dario ballantini

“NANNI MORETTI SI SENTI’ OFFESO. VANNACCI CON IL BOA DI STRUZZO? UNA VARIANTE VOLUTA DA ANTONIO RICCI PER SMONTARE IL SUO MACHISMO” – LE MILLE FACCE DI DARIO BALLANTINI, DA 30 ANNI IMITATORE DI "STRISCIA" – L’ESPERIENZA “TERRIBILE” NEI NIGHT E LA BOCCIATURA DI BAUDO - “A UN CERTO PUNTO SI ERA PROFILATA L’IDEA DI FARMI FARE IL TRUCCATORE PERCHÉ I MIEI PERSONAGGI NON SFONDAVANO: LA SVOLTA FU VALENTINO - VITTORIO EMANUELE SI IRRITO’ MOLTO ANCHE PER LA PRESENZA DI ALVARO VITALI CHE FACEVA LA MOGLIE E CI MANDÒ PURE UNA INUTILE DIFFIDA" - "IL FIGLIO DI GINO PAOLI MI HA SCAMBIATO PER IL PADRE. DRAGHI MI DIVERTE. HA QUEL CHE DI ALBERTO SORDI: IO SONO IO E VOI…"

 

 

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/ballantini-vannacci-il-mondo-e-al-contrario-e-strapieno-di-panna_703985/

 

 

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/ballantini-la-russa-su-carlo-conti-ha-quella-faccetta-nera-che-mi-ispira-fiducia_737491/

 

dario ballantini in versione vannacci

Renato Franco per il Corriere della Sera - Estratti

 

La sua faccia le piace?

«Ultimamente un po’ di più».

E perché ha sempre voluto nasconderla?

«Forse voglio sfuggire alla mia vera identità... A un certo punto della mia vita mi sono assuefatto al fatto che spesso non venivo riconosciuto nemmeno dai parenti, una volta mio nonno mi aveva a due passi e non mi vide. Bastava che mi tagliassi i capelli o cambiassi il vestito e diventavo un altro. Alla fine però avere un volto neutro aiuta: è adatto a tutti i personaggi».

 

Dario Ballantini, imitatore e trasformista, è il volto mascherato di «Striscia la notizia» da 30 anni. Ha imitato 70 personaggi: il migliore?

«Gino Paoli: il figlio mi ha scambiato per lui, più di così».

 

A Cannes pensarono fosse il vero Nanni Moretti.

dario ballantini vannacci

«Salimmo sulla Montées des Marches e in Eurovisione annunciarono l’arrivo di monsieur Nanni Morettì, con l’accento sulla “i”. Dopo 10 secondi sono arrivate le guardie e ci hanno strappato i pass dal collo».

 

Moretti si offese.

«Non ama che si faccia spirito su di lui. Abbiamo calcato la mano, la sua imitazione era molto eccessiva, con il sederone di plastica finto. Penso che per lui non fosse abbastanza chic».

 

Chi altri non la prese bene?

dario ballantini 33

«Vittorio Emanuele si irritò molto, anche per la presenza di Alvaro Vitali che faceva la moglie. Ci mandò pure una, inutile, diffida».

 

(...)

La Russa?

«Quello anni Novanta era demoniaco, mefistofelico, faceva paura. Ora è uno che la spara, deborda e poi si corregge. Dice qualcosa di eccessivo e solo alla fine si ricorda che ha un ruolo istituzionale».

 

Conte?

«Ha delle somiglianze con il Totò di Signori si nasce: mi piace calcare su quel carattere da gagà, l’eleganza eccessiva».

 

favino con dario ballantini in versione nanni moretti

Ora c’è Vannacci.

«Uno dei più difficili, mi porta via quattro ore e un quarto di trucco, il più lungo in assoluto. La parlata è difficile, come tutti i militari che hanno girato tanto ha diverse inflessioni. Uno slang particolare, militaresco».

 

Il tocco che alimenta la farsa è il boa di struzzo.

«Una variante voluta da Antonio Ricci, un modo per smontare il suo machismo».

 

Chi si diverte a fare?

«Mi piace Draghi, perché ha quel che di Alberto Sordi: io sono io e voi...».

 

Valentino fu l’inizio di tutto, la svolta della sua carriera.

«Mi mandarono all’arrembaggio per strada e cambiò il modo di fare tv. Nessuno aveva mai fatto imitazioni in mezzo alla gente facendo finta di essere il vero personaggio che agisce. Antonio mi disse: vuoi vedere che tutto il repertorio dei tuoi personaggi funziona se lo fai in strada? Non come qui in studio che non funziona nulla».

dario ballantini nanni moretti

 

Il momento più basso della sua carriera?

«Poco prima di avere il successo con Valentino me la passavo male. Una volta avevo dovuto truccare dei finti albanesi per Striscia e si era profilata l’idea di farmi fare il truccatore perché i miei personaggi non sfondavano. In quel momento pensai: ahia, si mette male».

 

(…)

Ha fatto anche i night club.

«Un’esperienza terribile, c’era più attività sotto al palco che sopra al palco... Erano posti assurdi, imitavo Ray Charles, Dario Fo, Lucio Dalla e intanto gli spettatori si dedicavano ad altro».

La serata peggiore?

«Fine anni 80, a Milano, un pubblico di sei persone. Eroico io e eroici loro. Tornai a Livorno sconsolato, ma tra quei sei c’era Dino Tedesco, proprio del Corriere, che mi dedicò mezza pagina. Pensai: guarda che giornale serio».

 

Fu bocciato da Baudo.

dario ballantini striscia

«Partecipai a Gran Premio, un concorso della Rai per giovani talenti. Ero praticamente stato scelto da Baudo, ma mi misero nella squadra delle riserve e preferirono puntare su un’imitatrice, che non ha fatto carriera, perché una donna imitatrice era una novità, era più originale. Arrabbiato per essere stato messo in riserva, chiamai Rete4».

 

Andò a «Star 90», Ricci in giuria e nel suo destino.

«Porte chiuse da una parte e porte aperte dall’altra. Non solo lo vinsi, ma conobbi Antonio».

dario ballantini valentino rossi

 

«Striscia» però arriva quattro anni dopo.

«L’ho dovuto martellare per tutto quel tempo, ho dovuto insistere. Erano anni in cui gli imitatori erano visti come la kryptonite per Superman, fino al ‘98 la nostra categoria è stata bandita, dicevano che eravamo vecchia tv, che era da antichi avere parrucche, calotte, nasi finti. Fino a Valentino ho fatto grande fatica».

 

«Striscia» è la sua comfort zone?

«Ho pensato più volte di fare una cosa mia, ho avuto belle occasioni da Bibi Ballandi, Gabriele Lavia e Gigi Proietti, ma non me la sono sentita. Ho fatto mia la teoria di Ricci: Ballantini potrebbe fare un mega show, ma non lo fa».

 

«Lo Spettacolo di Ballantini - Conseguenze di 40 anni nei panni degli altri» fa diverse tappe tra cui quella del 4 febbraio 2025 al Brancaccio di Roma.

dario ballantini mario draghi

«In questo spettacolo porto in scena personaggi che non faccio da anni, racconti curiosi e inediti sono accompagnati dalle canzoni degli artisti interpretati. Mi piace fare cose che non vedi in tv».

 

Guardando alla concorrenza, chi le piace?

«Ce ne sono tanti bravi. In questo momento l’Aurelio De Laurentiis di Max Giusti è veramente irresistibile. Mi fa ridere anche Ubaldo Pantani che fa un Vespa diverso, perché non è perfetto quanto a trucco, ma è molto comico».

dario ballantini vittorio emanueleDARIO BALLANTINI GIANNI MORANDIdario ballantini4dario ballantini valentino 1dario ballantini2dario ballantini1dario ballantini3dario ballantini5dario ballantini ignazio la russa dario ballantini mario draghi 1dario ballantini mario draghi 2dario ballantini vasco rossi 2dario ballantini valentino italian party by giambalvo e napolitano

 

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...