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DAZI AMARI PER XI JINPING! – LA CASA BIANCA ANNUNCIA UN FORTE AUMENTO DELLE TARIFFE SULLE IMPORTAZIONI DI PRODOTTI CINESI PER UN EQUIVALENTE DI 18 MILIARDI DI DOLLARI - SI APPLICHERANNO A SETTORI INDUSTRIALI "STRATEGICI", COME I SEMICONDUTTORI, I MINERALI CRITICI, I PRODOTTI MEDICI E, SOPRATTUTTO, I VEICOLI ELETTRICI (CON DAZI CHE PASSANO DAL 25% AL 100%) – LA REAZIONE FURIOSA DI PECHINO: “INFLUENZERÀ GRAVEMENTE LA COOPERAZIONE BILATERALE”

USA AUMENTANO DAZI SU 18 MILIARDI DI PRODOTTI CINESI

XI JINPING E JOE BIDEN

(ANSA-AFP) - La Casa Bianca ha annunciato un forte aumento delle tariffe sull'equivalente di 18 miliardi di dollari di prodotti cinesi, al fine di "proteggere le imprese e i lavoratori americani" dalla concorrenza ritenuta "sleale" da Washington. Le nuove tariffe si applicano a quasi una dozzina di settori industriali considerati "strategici", come i semiconduttori, i minerali critici, i prodotti medici e i veicoli elettrici, con un aumento delle tariffe su questi ultimi dal 25% al 100%.

 

Oltre a quadruplicare la tariffa sui veicoli elettrici, Washington ha aumentato la tariffa sull'acciaio e sull'alluminio dal 7,5% al 25%, come per le batterie, e quella sui semiconduttori dal 25% al 50%, che ora si applicherà anche ai pannelli solari e ad alcuni prodotti medici. Ieri il segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen aveva sottolineato la necessità che la Casa Bianca "deve garantire lo stimolo fornito dall'Ira (il grande piano verde votato un anno fa, ndr) per sostenere queste industrie, che questi investimenti siano protetti".

 

auto elettriche - cina

Il governo statunitense ha investito oltre 860 miliardi di dollari attraverso l'Ira per accelerare la produzione di auto elettriche, batterie per veicoli, pannelli solari e turbine eoliche 'made in America'. Ma Washington accusa Pechino di sostenere pesantemente le sue industrie in questi settori, considerati strategici, con grandi sussidi che portano a una sovrapproduzione, che le aziende cinesi vendono sul mercato mondiale abbassando i prezzi, impedendo così lo sviluppo di industrie concorrenti in altri Paesi.

 

BIDEN XI JINPING

Questo timore è condiviso dall'Unione Europea e da altri Paesi come Turchia, Brasile e India, ha sottolineato un funzionario statunitense in una conferenza stampa. L'obiettivo di questi dazi doganali è quindi quello di "eliminare le pratiche commerciali sleali, sia che riguardino il trasferimento di tecnologia, la proprietà intellettuale o l'innovazione", ha spiegato la Casa Bianca nel suo comunicato stampa.

 

Lael Brainard, direttore del Consiglio economico nazionale della Casa Bianca, ha giustificato queste scelte affermando che la Cina "finanzia la sua crescita a spese di altri". "Come risultato delle sue pratiche sleali, la capacità di produzione di pannelli solari della Cina sarà più del doppio della domanda globale prevista nel prossimo futuro", ha aggiunto Brainard.

 

CINA, DAI DAZI USA PESANTE IMPATTO SU RELAZIONI BILATERALI

XI JINPING JOE BIDEN

(ANSA) - La Cina ha messo in guardia gli Usa sul fatto che i nuovi dazi americani su 18 miliardi di dollari di importazioni made in China sono destinati ad avere un pesante impatto sulle relazioni tra i due Paesi. Tutto questo, si legge in una nota del ministero del Commercio, "influenzerà gravemente l'atmosfera della cooperazione bilaterale". L'invito di Pechino, pertanto, è quello di "rettificare immediatamente le azioni sbagliate e di annullare le misure tariffarie aggiuntive contro la Cina".

 

La cosiddetta indagine della Sezione 301 del Trade Act del 1974 si è configurata come lo strumento grazie al quale l'amministrazione del presidente Joe Biden ha puntato a far emergere l'aggressiva politica cinese dei sussidi, cosi' come fatto dal suo predecessore Donald Trump per giustificare i dazi: il rappresentante del Commercio Usa è tenuto a esaminare l'impatto delle imposte dopo quattro anni.

 

XI JINPING E JOE BIDEN GIOCANO A SCACCHI - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY

Washington, ha proseguito la nota del ministero del Commercio cinese, sta "politicizzando e strumentalizzando le questioni economiche e commerciali, in un tipico caso di manipolazione politica e la Cina esprime tutta la sua forte insoddisfazione su questo". I dazi ex Sezione 301, infine, "non sono in linea con lo spirito del consenso raggiunto dai due capi di Stato", quello maturato al summit di San Francisco di novembre 2023 a margine dell'Apec tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden. La Cina, pertanto, "adotterà misure risolute per difendere i propri diritti e interessi".

xi jinping e joe biden joe biden xi jinping

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