2023divanostream

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 – HO SEGUITO LE INDICAZIONI DI SKY E AMAZON E MI SONO VISTO DUE FILM BRUTTI O BRUTTINI O FORSE INVEDIBILI. IL PRIMO È “OPERATION FORTUNE”, SUB 007 DI GUY RITCHIE CON JASON STATHAM CHE MENA TUTTI. NIENTE DI CHE, ANCHE PEGGIO DI QUEL CHE CREDEVO, CON QUALCHE BATTUTA DIVERTENTE PERÒ – SI SCENDE ANCORA PIÙ IN BASSO CON LA COMMEDIA “IO E MIO FRATELLO”, CON LA DENISE TANTUCCI DI “TRE PIANI” QUI IN VERSIONE LESBO CHE VUOLE RICONQUISTARE LA RICCIOLUTA GRETA FERRO – VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

operation fortune 2

Ieri sera, invece di cercarmi qualcosa di strano o di buono o di classico, ho seguito le indicazioni di Sky e di Prime Video e mi sono visto due modestissimi film proposti con grande spolvero dalle piattaforme. Alla fine con piacere, perché non mi dovevano impegnare granché.

 

La sera prima mi ero visto il ben più complesso “Partner” di Bertolucci su Mubi con un fenomenale Pierre Clementi e una favolosa Tina Aumont. Credo che avesse ragione il cugino di Bernardo, il produttore Giovanni Bertolucci che, con film come “Partner” e una dipendenza così stretta da Godard e dalla Nouvelle Vague, non sarebbe mai esploso. “Il conformista”, prodotto da Giovanni Bertolucci, fu tutta un’altra storia.

 

 

partner di bernardo bertolucci 2

Ma “Partner” con i suoi colori pop e la sua ingenuità godardiana ha il suo fascino. I film brutti o bruttini o forse invedibili che mi sono visto invece ieri sono il sub 007 “Operation Fortune: Ruse de guerre” di Guy Ritchie con Jason Statham che mena di brutto, Aubrey Plaza in versione Rebecca Ferguson, Josh Hartnett che finge di far la star di Hollywood, Hugh Grant in versione villain sofisticato, e la commedia “Io e mio fratello” diretta da Luca Lucini, prodotta da Saccà padre e figlio con la Denise Tantucci di “Tre piani” (ricordate la scena con Scamarcio che se la tromba togliendosi pantalone mutanda con la mano destra in mezzo secondo?) qui in versione lesbo che vuole riconquistare la riccioluta Greta Ferro (protagonista del modestissima serie “Made in Italy”) che sta per sposarsi proprio con suo fratello, Cristiano Caccamo, in un paesino della lontana Calabria come vuole la Saccà connection.

 

 

denise tantucci cristiano caccamo io e mio fratello

Il primo film, l’action-spy che Guy Ritchie ha diretto non so se prima o dopo il più interessante war movie “The Covenant" con Jake Gyllenhaal, appena uscito in America, è fracassone e stupidino quanto basta per veder qualcosa in tv. Jason Statham mena tutti, Hugh Grant si diverte a fare il miliardario matto, Aubrey Plaza pensa di essere arrivata tra le grandi star. Niente di che, anche peggio di quel che credevo, con qualche battuta divertente però.

 

aubrey plaza josh hartnett operation fortune

Direi che si scende ancora più in basso con il triangolo amoroso calabrese di “Io e mio fratello” dove, oltre alla presenza di qualche buon comico buttato nella mischia, la mamma di Lunetta Savino, la zia di Teresa Mannino in versione milf che vuole scopare, un Nino Frassica viticultore con cappelletto impossibile, la vera cosa interessante è proprio l’idea di una protagonista lesbica in guerra col fratello per recuperarsi la vecchia fidanzata del paesello. E pensare che Cristiano Caccamo, il fratello etero, aveva già interpretato la commedia con matrimonio gay tra lui e Salvatore Esposito, “Puoi baciare lo sposo”. Devo dire che, anche se il film è vedibile solo a tarda notte, quando ti guardi qualsiasi cosa, Denise Tantucci ha una freschezza. 

io e mio fratello partner di bernardo bertolucci hugh grant operation fortune greta ferro e denise tantucci io e mio fratello aubrey plaza operation fortune partner di bernardo bertolucci operation fortune hugh grant jason statham aubrey plaza operation fortune jason statham aubrey plaza operation fortune

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO