20230423divano

IL DIVANO DEI GIUSTI – CHE VEDIAMO STASERA? IN PRIMA SERATA MI VEDREI VOLENTIERI “LA GRANDE CORSA”, INCREDIBILE KOLOSSAL COMICO CON JACK LEMMON E TONY CURTIS – OCCHIO CHE SU LA7 ALLE 23, 50 APPARE “PLATOON”, VIETNAM-MOVIE CHE PORTÒ AL SUCCESSO OLIVER STONE – RAI MOVIE PROPONE IL BELLISSIMO FILM A EPISODI “I COMPLESSI” DI DINO RISI, CON IL SORDI “GUGLIELMO IL DENTONE” – SU RAI 3 ALLE 2,10 SVEGLIATE DAGO PERCHÉ PASSA “GIMME DANGER”, IL DOCUMENTARIO ECCEZIONALE REALIZZATO DA JIM JARMUSCH SUGLI STOOGES – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

la grande corsa 1

Che vediamo stasera? Confesso che in chiaro, in prima serata, il film che mi vedrei davvero volentieri è “La grande corsa”, incredibile kolossal comico costruito su una gara New York-Parigi di inizio secolo diretto nel 1965 da Blake Edwards. Con Jack Lemmon e Tony Curtis, la coppia di “A qualcuno piace caldo”, la favolosa Natalie Wood, Peter Falk come assistente di Lemmon, Keenan Wynn, Arthur O'Connell, Dorothy Provine, Warner tv alle 21,30.

 

C’è dentro di tutto. Il cinema seriale dei tempi del muto e una folle parodia de “Il prigioniero di Zenda”. Jack Warner, leggo, chiese a Tony Curtis di dare un po’ delle sue royalties a Natalie Wood per invogliarla a fare il film, ma lui rifiutò. Allora Warner promise alla Wood di farle fare, come ricompensa, “lo strano mondo di Daisy Clover”, il film che lei voleva fare da tempo.

la grande corsa 2

 

Gli 11 milioni di dollari di incasso, che all’epoca era moltissimo, non bastarono a coprire il costo del film, che era lievitato da 6 a 12 milioni. Jack Lemmon si sdoppia in due personaggi, il cattivissimo professor Fate, in guerra con Tony Curtis, e il dolce Principe Frederick, costruito sul modello della versione comica del “Prigioniero di Zenda” di Harry Langdon. Tutta la grande scena delle torte in faccia finale è invece un omaggio ai grandi del cinema comico. Il film è dedicato a Stanlio e Ollio.

 

 

Un figlio di nome Erasmus 7

Per il resto, avete su Iris alle 21 “Storia di una ladra di libri” diretto da Brian Percival e tratto dal romanzo dell’australiano Markus Zusak con Sophie Nélisse, Geoffrey Rush, Emily Watson, Ben Schnetzer, Nico Liersch, Barbara Auer. Una ragazzina orfana cresce nella Germania nazista, viene affidata a una coppia che le insegna a leggere e scopre, oltre alla passione per i libri e la lettura, che il padre e la madre nascondono un ebreo in casa.

 

Cine 34 alle 21 presenta una commedia con Luca e Paolo, “Un figlio di nome Erasmus” di Alberto Ferrari con Ricky Memphis, Daniele Liotti, Carol Alt, Filipa Pinto, mentre Rai Due alle 21 si butta su un giallo del tutto ignoto, “Il cruciverba della morte” di Don McCutcheon con Lacey Chabert, Brennan Elliott, John Kapelos, Barbara Niven, Romaine Waite.

Un figlio di nome Erasmus

 

Su Canale 20 alle 21,05 trovate invece “Operazione U.N.C.L.E” di Guy Ritchie con Henry Cavill, Armie Hammer, Alicia Vikander, Elizabeth Debicki, Luca Calvani, versione cinematografica di una celebre serie tv degli anni ’60. Questa non ha nessun fascino. Le cose migliori sono un dotto dialogo tra i protagonisti sulla moda degli anni ’60 e su che abito debba indossare la bellissima Alicia Vikander e un bell’inseguimento in auto per le strade di Berlino Est che culminerà con lo scavalcamento del Muro come nei bei film di spionaggio di allora.

 

 

operazione u.n.c.l.e.

Per il resto questo stiloso ma un po’ vuoto “Operazione U.N.C.L.E. “diretto dal Guy Ritchie è una macchinona a grossi effetti che non va da nessuna parte. Anche perché non è né un reboot adattato ai tempi d’oggi della vecchia e gloriosa serie tv americana né una rivisitazione affettuosa. Guy Ritchie sembra più interessato al mettere in scena la sua personale variante a 007 e al mondo delle spie e della Guerra Fredda che a un vero interesse per la serie tv e i suoi personaggi.

 

operazione u.n.c.l.e.

Così, mentre si perde per le location a Berlino e a Roma e per gli abiti delle ragazze, non si concentra davvero sui due protagonisti, la spia americana Napoleon Solo, che affida al bistecchone Henry Cavill, già Superman, e la spia russa Ilya Kuryakin, che affida al bellone troppo americano e troppo high society Arnie Hammer. I due ragazzoni non hanno il fascino sixties dei due vecchi protagonisti, Robert Vaughn, allora riconosciuto come il dandy coi guanti de I magnifici 7, e David McCallum, giovane inglese zazzeruto credibilissimo come russo un po’ beatnik.

 

operazione u.n.c.l.e. 2

Per non parlare del loro capo, Leo G. Carroll, così anni ’40, e della schiera di bellezze del tempo, così eurospy, da Luciana Paluzzi a Sylva Koscina a Elke Sommer. Perché quel qualcosa in più che aveva la serie, oltre alla scelta dei due protagonisti, gli veniva anche dal fatto di essere nata da un’idea di Ian Fleming e di poter vantare un’atmosfera totalmente eurospy come tema, la Guerra Fredda, location e guest star.

 

In un primo tempo, anzi, la serie si sarebbe dovuta chiamare addirittura “Ian Fleming’s Solo”, puntando sul nome del protagonista e sulla fama di Fleming, ma anche un cattivo di 007, interpretato da Martin Berman, si chiamava Solo e Satzam e Broccoli, produttori di James Bond, si opposero a una simile rapina. Si optò così per The Man from the U.N.C.L.E., che per noi aveva comunque un valore, perché allora andavano forte le sigle.

 

operazione u.n.c.l.e.

La sigla sta in realtà per United Network Command for Law Enforcement, ma allora non riuscivamo a decifrarla. Già il progetto, vecchio di anni, non era facilissimo. E in diversi momenti venne affidato a Roque e Ficarra, Quentin Tarantino, Steven Sodenbergh. Guy Ritchie sembra però averlo preso un po’ sottogamba, come se avesse sottovalutato il potenziale che aveva, che non era poco. In America è stato un mezzo flop.

 

 

metti la nonna in freezer

Canale 27 alle 21,10 presenta invece il fantasy “Stardust” riuscita versione, diretta da Matthew Vaughn del romanzo di Neil Gaiman con Claire Danes, Charlie Cox, Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Peter O'Toole, Sienna Miller.

 

Fece colpo la curiosa dark comedy italiana, quando le dark comedy in Italia non piacciono proprio, “Metti la nonna in freezer” diretta da Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi, gli stessi di “The Bad Guys”, con Miriam Leone e Fabio De Luigi protagonisti, Barbara Bouchet come nonna stecchita in freezer, Rai Movie alle 21,10.

miriam leone nuda in metti la nonna in freezer

 

L’idea, per quanto assurda, è presa dalla realtà. Tanti italiani campano con la pensione dei nonni e delle nonne, e è capitato che, quando il nonno muore per cause naturali, c’è chi tenta di farlo passare per vivo chiudendo il defunto nel freezer. E la Finanza indaga. A addolcire la macabra situazione ci pensa la coppia formata da Fabio De Luigi, molto divertente come ispettore inflessibile della Guardia di Finanza e innamorato pasticcione, e Miriam Leone, brava e bellissima, come restauratrice in bolletta e nipote della nonna in freezer.

 

 

metti la nonna in. freezer

Ma ci pensano anche un bel po’ di presenze comiche, Lucia Ocone, Marina Rocco, Susy Laude, Francesco Di Leva, Carlo De Ruggeri, sparse nella storia per rendere il tutto più commedia all’italiana e meno commedia nera all’inglese. Il duo di registi, Fontana e Stasi, già responsabili di video e di corti nonché di un film precedente, “Amore e oggi”, fanno il possibile per rendere moderna e fantasiosa la commedia. Ottimi Fabio De Luigi e Miriam Leone. Per non parlare di Barbara Bouchet molto divertente sia da viva che da congelata.

metti la nonna in freezer

 

Su Rai Storia alle 21,10 trovate “Uomini e no” di Valentino Orsini con Flavio Bucci, Monica Guerritore, Ivana Monti, Renato Scarpa, non riuscitissima versione cinematografica del romanzo di Elio Vittorini ambientato nella Milano in mano ai nazisti dell’inverno 1944.

 

 

Schegge di paura

Trovate un Nicolas Cage a caccia di un serial killer, John Cusack, in “Il cacciatore di donne” di Scott Walker con Vanessa Hudgens, Radha Mitchell, Jodi Lyn O'Keefe, 50 Cent, Cielo alle 21,15, mentre La7 ripropone il supervisto “Schegge di paura” di Gregory Hoblit con Richard Gere, Edward Norton, Laura Linney, Frances McDormand.

 

Melodrammone di indiani in America alle prese con tradizione e nuove culture trovate in “Il destino nel nome” diretto nel 2006 da Mira Nair con Tabu, Irfan Khan, Kal Penn, Jagannath Guha, Ruma Guha Thakurta, Tv2000 alle 21,20. Ci sarebbe pure su Rai 4 alle 21,30 un interessante e recente “Trois jours et une vie” di Nicolas Boukhrief con Sandrine Bonnaire, Charles Berling, Margot Bancilhon, Philippe Torreton, Pablo Pauly, con un bambino che scompare in un bosco nelle Ardenne nel 1999.

 

 

piedone a hong kong

In seconda serata posso consigliarvi “Piedone a Hong Kong” di Steno con Bud Spencer, Al Lettieri, Enzo Cannavale, Renato Scarpa, Francesco De Rosa, Rai Movie alle 23, giallo comico col vecchio Bud ingiustamente accusato di complicità coi malviventi, “Tutto molto bello” di Paolo Ruffini con lo stesso Paolo Ruffini, Frank Matano, Chiara Francini, Paolo Calabresi, Gianluca Fubelli, Cine 34 alle 23,05, versione all’italiana di “Una notte da leoni”, “Casino Royale”, primo James Bond con Daniel Craig diretto da Martin Campbell con Eva Green, Mads Mikkelsen, Judi Dench, Jeffrey Wright, Giancarlo Giannini, TV8 alle 23,15.

piedone a hong kong 2

 

Occhio che su La7 alle 23, 50 appare “Platoon”, vietnam-movie che portò al successo Oliver Stone, fino allora sceneggiatore, con Charlie Sheen, Tom Berenger, Willem Dafoe, Forest Whitaker, film da quattro Oscar, miglior fil, regia, montaggio e suono. Su Warner tv alle 0,30 ricompare “Desiderio nel sole”, film sentimentale e di guerra ambientato in Congo, diretto da Gordon Douglas con Angie Dickinson, Peter Finch, Roger Moore, Woody Strode.

 

 

sul set di platoon

Su Rete 4 alle 0,50 trovate un film sulla resistenza italiana, “Piccoli maestri”, diretto da Daniele Luchetti, scritto da Domenico Starnone e Sandro Petraglia dal romanzo di Luigi Meneghello con Stefano Accorsi al massimo della sua notorietà, Stefania Montorsi, Marco Paolini, Giorgio Pasotti. Non era riuscitissimo.

 

Su Cine 34 alle 0,55 si arriva a “Giggi il bullo” del vecchio Marino Girolami con Alvaro Vitali, Adriana Russo, Susanna Fassetta, Marcello Furgiele, Cinzia De Carolis. Ricordo che non lo avevo visto e mi piazzai su una tv privata per vederlo i primi giorni di matrimonio. “Ma è il mio specifico” risposi a mia moglie che non sopportava l’idea che mi isolassi per vedere Gigi il Bullo. “Cambia specifico” fu la sua replica. Ricordo che tentai di vederlo a casa di mia madre che rimase molto colpita dal mio desiderio “A volte dubito della tua intelligenza”, mi disse. Così è la vita.

 

 

parasite 1

Su Rai 4 all’1,10 avete il fenomenale “Parasite” di Joon-ho Bong con Kang-ho Song, Sun-kyun Lee, Hyae Jin Chang, Yeo-Jeong Cho, Woo-sik Choi, So-dam Park. Mi interessa anche su Tv8 all’1,45 “Una notte in giallo” di Steven Brill con Elizabeth Banks, James Marsden, Gillian Jacobs, la protagonista di “Transatlantic”, Ethan Suplee, Sarah Wright. Iris all’1,50 presenta un film del 1987 di Bertrand Tavernier, “Il quarto comandamento” con Bernard-Pierre Donnadieu, Julie Delpy, Niels Tavernier, Monique Chaumette, in pratica una rilettura, francesizzata e ambientata nel 1300 della storia di “Beatrice Cenci”, già filmata da Riccardo Freda, mito assoluto per Tavernier.

 

 

i complessi 2

Su Rai 3 alle 2,10 svegliate Dago perché passa “Gimme Danger”, il documentario eccezionale realizzato da Jim Jarmusch sugli Stooges. Cine 34 alle 2,30 se la cava con la parodia hithcockiana “Psicosissimo” di Steno con Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Monique Just, Edy Vessel. Da bambino mi mise molta paura.

 

Seguono molti film interessanti. Un po’ buttati via. “Messico in fiamme” di Sergej Bondarchuk con Franco Nero come John Reed, Ursula Andress, Jorge Luke, Jorge Reynoso, Rai Movie alle 2,55, il bellissimo film a episodi “I complessi” di Dino Risi, Luigi Filippo D'Amico, Franco Rossi con Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Ilaria Occhini, Riccardo Garrone, La7 alle 3,05. Ovviamente contiene l'episodio di Luigi Filippo D’Amico “Guglielmo il dentone”, dove si vede dal di dentro tutta la Rai dei primi anni ’60.

 

 

i complessi 1

Chiudo con una doppia scelta, “Storia d’amore” di Citto Maselli con Valeria Golino nel film che la lanciò, Rai Movie alle 5, o il floppissimo e rarissimo “Afyon oppio” di Ferdinando Baldi con Ben Gazzara, Silvia Monti, Fausto Tozzi, Luciano Catenacci, Luciano Rossi, Malisa Longo, Jess Hahn, Iris alle 5. Il film andò così male che Ciro Ippolito chiese al distributore, Maggi, di poterlo utilizzare per costruire di corsa un suo film con Mario Merola, “I contrabbandieri di Santa Lucia”. E così andò. Che molte delle scene di “Afyon oppio” finirono nel film di Ciro, dove appare, in una curiosa apparizione, il giornalista Dante Matelli che era andato sul set per scrivere un articolo.

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