fabrizio pregliasco orazio schillaci

“NON SARA’ UN’ONDATA MA UN’ONDA DI CONTAGI” – GLI ITALIANI HANNO ABBASSATO LA GUARDIA CONTRO IL COVID E IL VIROLOGO FABRIZIO PREGLIASCO AVVERTE: “OCCORRE RILANCIARE LA CAMPAGNA VACCINALE PERCHÉ IL NUMERO DI CASI STA RISALENDO. E CON L'INFLUENZA STAGIONALE NON SARÀ FACILE DISTINGUERE TRA LE DUE PATOLOGIE” – POI STRONCA LA LINEA DEL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI: “IL RECUPERO DEL PERSONALE MEDICO-SANITARIO NON VACCINATO VEICOLA UN MESSAGGIO DI NONCURANZA…” 

 

Francesca Del Vecchio per “La Stampa”

 

fabrizio pregliasco

«Il desiderio di tornare alla vita normale e una certa rilassatezza nella percezione del pericolo epidemico sono senz' altro due dei fattori che hanno inciso» sul rallentamento della campagna vaccinale, specie sulla somministrazione della quarta dose. Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Ospedale Galeazzi-Sant' Ambrogio di Milano, spiega così i dati, anticipati da Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, sul ritardo delle quarte inoculazioni italiane rispetto a quelle degli altri Paesi Ue.

 

Pregliasco, è solo "stanchezza vaccinale" o c'è qualcosa che non ha funzionato?

ORAZIO SCHILLACI 6

«La narrazione dell'epidemia e della sua gestione attuale influisce in maniera significativa sulla percezione del rischio pandemico. Per esempio, il recupero del personale medico-sanitario non vaccinato veicola un messaggio di noncuranza. Oltre ad alimentare la facile propaganda No Vax, costruita sapientemente anche a livello internazionale per minare la credibilità dei vaccini e sulla quale sarebbe utile istituire una commissione d'inchiesta.

 

Dunque, si registra una certa fatica nella vaccinazione. Noi chiediamo alle persone di fare un richiamo a distanza di sei mesi dall'ultima dose o dalla guarigione, ma molti, nella pratica, ci rispondono: "La terza dose l'ho fatta ma adesso basta"».

 

Il governo sta sbagliando?

FABRIZIO PREGLIASCO

«Sicuramente i messaggi politici relativi alle misure anti-Covid erano attesi da molte persone perché sono stati oggetto di campagna elettorale da parte di almeno due dei partiti che oggi sono al governo. Certo, l'obbligatorietà del vaccino è una scelta politica e ciascun governo stabilisce la propria linea, ma nella fase acuta dell'epidemia era indispensabile come strumento contenitivo dall'efficacia oggettiva, per una più rapida ripresa. Oggi viviamo una situazione relativamente positiva, di stabilità, con qualche lieve oscillazione: l'Rt è inferiore a 1 e l'ospedalizzazione è sotto controllo.

 

ROBERTO SPERANZA ORAZIO SCHILLACI

In ogni caso, il ministro (della Salute, Orazio Schillaci, ndr) l'ha già detto: occorre una comunicazione istituzionale importante e persuasiva sulla campagna vaccinale. La normalità che rincorriamo dipenderà soprattutto da quanto i fragili e i soggetti a rischio saranno protetti con il vaccino. Le risalite ci sono, le curve ci mostrano che ci sarà un'onda, non un'ondata, e che non sarà pesante. Ma bisogna essere preparati. E con l'influenza stagionale non sarà facile distinguere tra le due patologie».

 

Il cambio di periodicità del bollettino Covid da quotidiano a settimanale influisce sulla "rilassatezza" delle persone?

«A dire la verità, non è la frequenza a incidere quanto l'enfasi che si utilizza nel comunicare quei dati. Sono numeri, e restano disponibili su internet, per chi li cerca. Non credo che quello faccia la differenza».

 

Tornando al vaccino, si va verso un'«annualizzazione» della campagna di immunizzazione anti-Covid?

fabrizio pregliasco

«Al pari del farmaco anti influenzale, credo sia importante che il vaccino contro il Covid, per le categorie a rischio per patologia e per età, entri a far parte del calendario vaccinale annuale. Non possiamo andare avanti con una campagna emergenziale periodica e disomogenea, sia a livello di costi che di gestione. Quanto alle categorie non a rischio, sulla base dei dati il vaccino è risultato utile anche per far durare meno la malattia in caso di contagio, oltre che per ridurre il rischio di trasmissione della malattia ai familiari fragili. Quindi è uno strumento di protezione sia sociale sia personale».

 

L'Italia è passata dai primi agli ultimi posti nella classifica europea per percentuale di vaccinazioni effettuate. All'estero sono stati più bravi di noi?

«Difficile fare classificazioni di risultato. A livello mondiale non c'è stata la dovuta copertura vaccinale, quindi il virus ha circolato e circola ancora. Il punto è che c'è stata una diseguaglianza a livello internazionale. Alcune iniziative hanno funzionato, altre meno.

 

NO VAX PARAGONE CON SHOAH

Quanto all'andamento dell'epidemia, ciascun Paese ha adottato una propria metodologia: Cina e Corea del Nord puntano al contagio zero ma, al momento, risulta impossibile per via della contagiosità del virus. India, Brasile e altri, vuoi per ragioni organizzative, vuoi per motivazioni ideologiche, hanno lasciato che la malattia si diffondesse immediatamente. Altri, invece, hanno cercato di spalmare l'incidenza della malattia nel tempo. Ed è quello che abbiamo cercato di fare in Europa».

NO VAX PARAGONE CON SHOAH 4

Orazio Schillaci

medici no vax

fabrizio pregliasco canta si si si vacciniamoci 2fabrizio pregliasco canta si si si vacciniamoci

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”