maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

"GENNY" NON MOLLA. ANZI, RADDOPPIA! - OGGI HA FIRMATO IL DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA DEL MINISTERO DELLA CULTURA, CHE RIORGANIZZA LA MACCHINA DIRIGENZIALE FACENDO INCAZZARE MOLTI FUNZIONARI APICALI - "IL FATTO": "IL TEMPISMO E I MODI DELLO SCANDALO SONO PERFETTI PER UN REGOLAMENTO DI CONTI ALL'INTERNO DEL MINISTERO, CHE NON NE POTEVA PIU' DELLA GESTIONE SANGIULIANO, CHE PORTAVA OVUNQUE CON SE' LA BOCCIA, PRESENTANDOLA COME CONSULENTE E COLLABORATRICE SENZA ALCUN INCARICO FORMALE" - ''PERCHÉ LA EMAIL DEL DIRETTORE DI POMPEI DATATA 3 LUGLIO È ARRIVATA ALLA STAMPA IL 29 AGOSTO, DUE MESI PRIMA DELLA NOMINA DI OLTRE 100 DIRIGENTI?'' AH, SAPERLO...

SANGIULIANO FIRMA DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA DEL MIC

(ANSA) - Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato il decreto ministeriale di articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del MiC, in attuazione del nuovo Regolamento di Organizzazione del dicastero. Il provvedimento - informa una nota - sarà pubblicato ad avvenuta registrazione da parte degli organi di controllo.

 

GESTIONE SANGIULIANO, AL MIC È L’ORA DELLE FAIDE: IN BALLO BEN 130 NOMINE

Leonardo Bison per “Il Fatto Quotidiano”

 

gennaro sangiuliano maria rosaria boccia 1

Gennaro Sangiuliano ha commesso errori gravi, pubblicamente, da maggio, portando Maria Rosaria Boccia ovunque con sé, presentandola come consulente e collaboratrice senza alcun incarico formale.

 

Eppure il caso è esploso solo il 26 agosto, a poco più di 20 giorni dal G7 su cui il ministro (e la “non consulente”) lavoravano da mesi. Pesante imbarazzo per il governo, anche internazionale, e anche per il Parco archeologico di Pompei.

 

Un tempismo che crea il massimo caos possibile, e certo funzionale anche a tutta quella parte di ministero e di politica che non ne poteva più della gestione Sangiuliano, soprattutto per quanto riguarda le nomine dirigenziali.

 

Insomma, perché la email del direttore di Pompei datata 3 luglio è arrivata alla stampa il 29 agosto, due mesi prima della nomina di oltre 100 dirigenti? Il tema tiene banco nei corridoi del ministero diretto da Gennaro Sangiuliano.

 

gennaro sangiuliano maria rosaria boccia

Sicuramente lo strappo tra Sangiuliano e Boccia va datato alla metà di agosto: il 15 agosto, Boccia è ancora sorridente al ministero, in occasione di una riunione, il 16 agosto viene rimossa dalle chat di lavoro, come da lei stessa rivendicato sui suoi social (era stata inserita il 3 luglio), il 23 agosto è al Meeting di Rimini con il ministro, ma nessuna foto insieme.

 

E il 26 agosto scatta il “nomina gate”, con Dagospia che svela la storia e Boccia che ringrazia il ministro sui social per quella nomina a consigliere per i grandi eventi mai arrivata, e che si apprenderà poi “stracciata”.

 

Ma che il tempismo e i modi dello scandalo siano a dir poco perfetti per un regolamento di conti interno al MIC, e che una parte del ministero stia tifando dimissioni, è pure certo.

 

Le riunioni organizzative del G7 e i sopralluoghi con Boccia presente sono di inizio giugno, ma la fuoriuscita di una email specifica, firmata dal direttore di Pompei – figura marginale in questa storia, ma a cui Sangiuliano, anche nei colloqui con Meloni, ha addossato la responsabilità dell’errore nella condivisione dei dati – a 20 giorni dal G7, fanno più rumore e male nei corridoi del Collegio Romano. A chi possa fare comodo l’uscita di quella email è intuibile.

maria rosaria boccia al meeting di rimini con gennaro sangiuliano

 

Dopo la riforma del ministero della Cultura fortemente voluta dal gabinetto di Sangiuliano, che ha ristrutturato la macchina dirigenziale con 4 nuovi capi dipartimento, da ottobre vanno rinominati tutti i dirigenti, con nomina fiduciaria: direttori generali, direttori dei musei autonomi (tranne i più grandi, che andranno a scadenza e nuovo bando).

 

Circa 130 dirigenti che Sangiuliano si preparava a nominare da qui alla fine dell’anno. Chi diventa ministro prende “tutto il cucuzzaro” e con la volontà di sbarazzarsi di buona parte della dirigenza precedente il ministro di nemici negli uffici se ne è fatti, anche a livello apicale. E poi a dicembre scade il mandato da direttore di Pompei di Gabriel Zuchtriegel stesso.

 

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano 2

La fila dei pretendenti alla successione è lunga, sia a Roma sia a Pompei, e attraversa tutto l’arco politico che la coppia Franceschini-Nastasi per otto lunghi anni ha portato a guidare il fu ministero dei Beni culturali.

 

Le manovre iniziano, pubbliche e non, tanto che anche Matteo Renzi martedì sera, ospite a Cartabianca su Rete 4, ha calcato sulla presunta inadeguatezza dell’attuale direzione di Pompei, paragonandola con quella precedente:

 

“Sangiuliano non ha neppure promosso Massimo Osanna”, cioè l’ex direttore di Pompei. Il piatto è ricco, anche per questo Meloni vuole fare di tutto per evitare le dimissioni. E c’è da credere che lotterà per mantenere il MIC in quota FDI, respingendo i colpi dell’altra lotta intestina al ministero, cioè quella che vorrebbe la Lega alla guida del dicastero con Lucia Borgonzoni. Ma che sembra, per ora, non avere chance.

gennaro sangiuliano maria rosaria boccia Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI A POLIGNANOmaria rosaria boccia a pranzo con gennaro sangiuliano a taormina MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA OPERAZIONE SAN GENNARO - MEME BY LABONDGIULIANO L APROSTATA - MEME BY EMILIANO CARLI maria rosaria boccia gennaro sangiuliano maria rosaria boccia e gennaro sangiuliano alla camera 1meme maria rosaria boccia - sangiuliano come san gennaroGENNARO SANGIULIANO CON MARIA ROSARIA BOCCIA AL FORTE SANTA TECLA DI SANREMOmeme gennaro sangiuliano maria rosaria boccia 3maria rosaria boccia gennaro sangiuliano. gennaro sangiuliano con maria rosaria boccia alla pinacoteca di brera gennaro sangiuliano maria rosaria boccia - meme ultimo tango a time squaremaria rosaria boccia e gennaro sangiuliano alla pinacoteca di brera gennaro sangiuliano a pompei senza fede il 23 luglio storia instagram di maria rosaria boccia a montecitorio 2carmine lo sapio gennaro sangiuliano simona russo maria rosaria boccia 4 maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…