FIGLIUOLO PRODIGO DI VACCINI - IL COMMISSARIO PER L’EMERGENZA ANNUNCIA CHE IL PRIMO MARZO SI COMINCIA CON LA SOMMINISTRAZIONE DELLA QUARTA DOSE AI FRAGILI, MA NON TUTTI GLI ESPERTI SONO D’ACCORDO - WALTER RICCIARDI DÀ PER SCONTATO CHE SARÀ ALLARGATA A TUTTI, MENTRE IL DG DELL’AIFA, NICOLA MAGRINI, È PRUDENTE. INTANTO DALL’AMERICA ARRIVANO STUDI CHE FRENANO: CON OMICRON IL SECONDO BOOSTER DIVENTEREBBE QUASI INUTILE (LA RISPOSTA IMMUNITARIA È ALTA, MA NON CONTRASTA L’INFEZIONE)
IL GENERALE FIGLIUOLO - IN MEZZORA IN PIU
Adriana Logroscino per il "Corriere della Sera"
Il primo marzo inizierà la somministrazione della quarta dose ai fragili. Lo ha annunciato il commissario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo.
Ma il via libera a questo ulteriore richiamo, ora riservato ai soli immunocompromessi, accende la discussione. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, dà per scontato che la quarta dose dovrà essere somministrata a tutti in autunno.
Il sottosegretario Pierpaolo Sileri ipotizza «si possa valutare una dose di richiamo alle fasce più a rischio, come gli anziani». Mentre Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa, sostiene invece che «per decidere di eventuali vaccinazioni annuali occorrerà valutare quello che accadrà nei prossimi mesi». Negli Stati Uniti, però, si accumulano studi che frenano sui richiami.
pierpaolo sileri foto di bacco (2)
Il New York Times , riportando che Anthony Fauci, consigliere capo del presidente Joe Biden sul Covid, «ritiene improbabile di dover raccomandare una quarta dose prima dell'autunno», analizza i dati di quattro diversi lavori scientifici, di altrettanti università e centri di ricerca, per desumere che il nuovo richiamo potrebbe non essere necessario per anni.
«Quando dovremo ricevere un'altra dose?», si domanda il quotidiano americano. «Secondo una serie di studi recenti, non prima di diversi mesi e forse di anni. Per il momento potrebbe non essere necessaria per la maggioranza delle persone, al di là degli over 65».
Merito, riporta l'articolo, di una capacità immunitaria che, dopo la terza dose, resterebbe alta nonostante Omicron, che ha caratteristiche parecchio diverse dalle precedenti varianti; anche col passare dei mesi.
il generale Francesco Figliuolo e roberto speranza
Sul fronte dei contagi, ieri sono stati registrati 24.408 nuovi casi (e 201 morti): un dato che segna una leggera frenata nella caduta della curva. C'è un aumento anche nei reparti ordinari: +91. Mentre calano le intensive (-6). Intanto è in arrivo quello che è stato battezzato «il vaccino per i no vax».
Un ossimoro, ma in realtà anche l'ultima speranza. Condivisa da Figliuolo, che ieri ha annunciato che sarà consegnato alle Regioni un milione di dosi di Novavax a fine settimana, e dai governatori, che attiveranno percorsi separati per la somministrazione fin da venerdì.
L'obiettivo, appunto, è quello di convincere chi finora ha resistito a immunizzarsi, nonostante l'obbligo previsto per diverse categorie e per tutti gli over 50 (obbligo che continua a resistere).
Il Novavax è il quinto vaccino a ricevere il parere favorevole dall'Agenzia europea per i medicinali, l'Ema.
Ma è diverso dai precedenti quattro: è infatti il primo a lavorare con un sistema classico, e per questo meno «sospetto» agli occhi di chi diffida della metodologia a mRna : non istruisce a produrre la proteina spike, come Pfizer o Moderna, ma la introduce direttamente inducendo l'organismo a rispondere.
Per rendere più esplicita questa differenza, gli amministratori regionali di Veneto e Piemonte, tra i primi, hanno annunciato che attiveranno corsie dedicate e autonome per la somministrazione del Novavax.
«Non si può eseguire la vaccinazione eterologa in questo caso - spiega il presidente del Piemonte, Alberto Cirio - per questo è indispensabile separare i percorsi». In Piemonte il via è previsto già da venerdì.
LA QUARTA DOSE - VIGNETTA BY BUCCHI
Nel Lazio le prenotazioni si aprono giovedì. Luca Zaia, presidente del Veneto, ha annunciato da qualche giorno l'apertura di «linee Novavax e vaccinazione ad accesso libero: tutto pur di recuperare i non vaccinati». Di Novavax arriveranno altri due milioni di dosi entro il mese di marzo.
E alla fine dello stesso mese, quando lo stato di emergenza dovrebbe terminare e la struttura commissariale essere smantellata, non ci saranno problemi di approvvigionamento. «Abbiamo dosi stivate per ogni eventualità - assicura Figliuolo - quando passeremo la mano, lasceremo un pacchetto pronto. Sono in corso interlocuzioni col ministero per organizzare il passaggio».