GLI ITALIANI SONO SEMPRE PIÙ ANSIOSI, DEPRESSI E AGGRESSIVI – L’ALLARME LANCIATO DAGLI PSICOLOGI: SEMPRE PIÙ PERSONE SONO COLPITE DA QUESTI DISTURBI E IL SISTEMA SANITARIO NON È IN GRADO DI AIUTARE TUTTI I PAZIENTI – IN ITALIA CI SONO SOLO 5 MILA PSICOLOGI PUBBLICI (POI CI SONO QUELLI PRIVATI, MA BISOGNA SBORSARE) E MOLTI DI LORO ANDRANNO IN PENSIONE IL PROSSIMO ANNO – UN EURO INVESTITO NEI TRATTAMENTI DI DEPRESSIONE E ANSIA NE FA RISPARMIARE 2,5 PERCHÈ...
Estratto dell’articolo di Graziella Melina per “il Messaggero”
La pandemia prima, poi la crisi economica e la guerra in Ucraina. E intanto ansia, depressione, aggressività che prendono il sopravvento, anche tra le mura domestiche: l'emergenza invisibile eppure diffusa in modo crescente persino tra i più giovani, gli psicologi continuano a denunciarla da tempo, invano.
Ora però sperano che l'appello lanciato mercoledì e giovedì a Roma - agli "Stati generali della professione psicologica" organizzati dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi (Cnop) - non cada nel vuoto visto che ad ascoltarlo c'erano anche rappresentanti delle istituzioni, della politica, oltre che del mondo della psicologia, della salute, dell'università e della cultura. Del resto, basterebbero i dati per farsi un'idea dell'emergenza che stiamo vivendo.
«La presenza di problemi psicologici in tutte le fasce d'età ha raggiunto livelli mai visti e l'incidenza nelle fasce medio-basse di reddito è maggiore del 30%; in Italia però ci sono solo 5 mila psicologi pubblici per 60 milioni di abitanti, lo stesso numero di 40 anni fa quando venne fondato il Ssn - spiega il presidente del Cnop David Lazzari - Senza contare che 1200 andranno in pensione il prossimo anno, perché l'età media è intorno ai 58 anni».
Ma è il confronto con gli altri Paesi europei che la dice lunga sul ritardo culturale dell'Italia: siamo l'ultimo Paese in Europa per investimenti pubblici in questo campo, 61 euro l'anno a fronte di 500 euro di Francia e Germania, lo 0,2% in termini reali del Pil; mentre il costo per i disturbi psichici incide per il 4%, poiché è la maggiore causa di assenza dal lavoro.
[…] Secondo diversi studi, la maggior parte dei disturbi psichici ha infatti cause psicologiche e i maggiori fattori di rischio per le malattie cardiovascolari sono di natura psicologica; senza contare che il rischio di diabete aumenta del 60%, e che un disagio psicologico prolungato fa crescere il rischio di ammalarsi.
Inevitabili le ricadute sull'economia sanitaria: i problemi psicologici nelle malattie fisiche aumentano i costi in media del 50%, mentre un euro investito per trattare ansia e depressione produce oltre 2,5 euro di risparmi. Nei disturbi psichici e nelle malattie mentali, poi, la psicoterapia è spesso più efficace dei farmaci, senza effetti collaterali e con risultati più duraturi. […]