barack obama kamala harris

GLI OBAMA ROMPONO GLI INDUGI ED ESCONO ALLO SCOPERTO PER KAMALA HARRIS, MA CON POCA CONVINZIONE – BARACK E MICHELLE PUBBLICANO UN VIDEO TRISTANZUOLO E SENZA METTERCI LA FACCIA: SI VEDE KAMALA HARRIS CHE RISPONDE AL TELEFONO E RICEVE IL LORO SOSTEGNO – I MEDIA CONSERVATORI SMALIGNANO: “OBAMA NON PENSA CHE SIA LA CANDIDATA GIUSTA” - LE BATTUTE ONLINE SULLA "SCALATA" DI KAMALA, CHE A 29ANNI SI FECE STRADA GRAZIE ALLA RELAZIONE CON IL 60ENNE SINDACO DI SAN FRANCISCO, WILLIE BROWN - VIDEO

 

 

 

 

il video dell endorsement di barack e michelle obama a kamala harris 5

Harris: ringrazia gli Obama, vostro sostegno significa molto

(Il Sole 24 Ore Radiocor) -  "Significa molto avere il vostro sostegno, @MichelleObama e @BarackObama. Mettiamoci al lavoro". Così Kamala Harris risponde su X al messaggio con cui Barack Obama ha ufficializzato sempre sul social network il proprio sostegno ufficiale alla Harris che si appresta a diventare la candidata democratica ufficiale per le elezioni presidenziali di novembre.

 

USA: OBAMA, 'HARRIS SARA' FANTASTICO PRESIDENTE, HA MIO SUPPORTO'

KAMALA HARRIS E BARACK OBAMA

(Adnkronos) - "All'inizio di questa settimana, Michelle e io abbiamo chiamato la nostra amica Kamala Harris. Le abbiamo detto che pensiamo che sarà una fantastica presidente degli Stati Uniti e che ha il nostro pieno supporto. In questo momento critico per il nostro Paese, faremo tutto il possibile per assicurarci che vinca a novembre. Speriamo che vi unirete a noi". Lo ha scritto su X l'ex presidente Usa Barak OBAMA.

 

USA: BARACK E MICHELLE OBAMA ANNUNCIANO IL LORO SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA PRESIDENZIALE DI HARRIS

(Nova) - L'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e sua moglie, l'ex first lady Michelle, hanno annunciato il loro sostegno alla vicepresidente Kamala Harris come candidata del Partito democratico alla Casa Bianca. In una nota e in un video pubblicato proprio da Harris sui social media, quest'ultima riceve una chiamata da Obama, che la informa del suo appoggio in vista delle elezioni presidenziali di novembre.

 

il video dell endorsement di barack e michelle obama a kamala harris 6

"Abbiamo chiamato per dirti che Michelle e io non potremmo essere piu' orgogliosi di sostenerti e di fare tutto quello che possiamo per aiutarti attraverso questa elezione e fino allo Studio ovale", afferma l'ex presidente. Michelle prende a sua volta la parola, dicendosi "orgogliosa" di Harris e affermando che la sua elezione alla Casa Bianca "sara' storica".

 

Il riserbo dell'ex presidente Obama, che per giorni non si era espresso pubblicamente in merito alla candidatura di Kamala Harris, era l'ultima grande incognita che pesava sulla nomina della vicepresidente come candidata del Partito democratico dopo il recente ritiro del presidente Joe Biden.

 

LA SCELTA DI OBAMA “ENDORSEMENT” PRONTO E CAMPAGNA ELETTORALE ACCANTO A HARRIS

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

KAMALA HARRIS E BARACK OBAMA

Perché Barack Obama non ha ancora appoggiato pubblicamente la candidatura alla Casa Bianca di Kamala Harris? La televisione Nbc scrive che la sua dichiarazione di sostegno è imminente e sarebbe potuta avvenire già ieri. È condivisa dalla moglie Michelle, e lui si impegnerà di persona nella campagna elettorale.

 

Il New York Post , citando fonti vicine alla famiglia di Joe Biden, scrive che l’ex presidente è stato finora cauto perché non pensava che Harris fosse la candidata giusta per battere Donald Trump, e quindi sperava in un processo di selezione aperto per consentire di scegliere una persona con più probabilità di vincere.

 

[…] Il New York Post è di proprietà della famiglia Murdoch e quindi sulle sue notizie grava sempre il sospetto che siano pilotate per favorire la causa conservatrice. Mercoledì, citando una fonte anonima vicina alla famiglia Biden, ha scritto che Obama non ha appoggiato immediatamente Harris perché non ritiene che sia la persona giusta per battere Trump.

 

KAMALA HARRIS E BARACK OBAMA

Ha debolezze politiche, legate ad esempio al ruolo avuto nella gestione degli arrivi al confine degli immigrati illegali, e personali, come aveva dimostrato la sua fallimentare campagna presidenziale nel 2020. Barack teme che non sia all’altezza del compito e durante i comizi, o peggio ancora durante i dibattiti, che finisca per fare o dire qualcosa che comprometterà la sua sfida a Donald, che intanto sta già cercando di definirla e bocciarla come un’estremista liberal, accusandola di essere la vera anima di tutti i provvedimenti sbagliati dell’amministrazione Biden.

 

Perciò Obama favoriva il processo aperto che avrebbe permesso di puntare su un’alternativa, e si è infuriato quando Joe ha appoggiato Kamala, mettendo in moto il blitz per rendere inevitabile la sua nomina.

 

il video dell endorsement di barack e michelle obama a kamala harris 4

La Nbc , con un articolo firmato dalla veterana della Casa Bianca Carol Lee, riporta invece una versione opposta. Obama ha già parlato con Harris in varie occasioni, oltre alla telefonata pubblica di domenica sera, dopo l’annuncio del ritiro di Biden. Le ha dato consigli per mettere in piedi rapidamente la sua campagna e si è messo a disposizione per apparire presto con lei, impegnandosi poi in maniera costante durante la parte finale e decisiva della corsa in autunno.

 

[…]  Il motivo del ritardo di Barack starebbe nel ruolo che vuole ritagliarsi nel Partito democratico, e soprattutto in ciò che considera più utile per vincere. Lui non voleva oscurare Joe durante l’annuncio e Kamala nei primi giorni di campagna, per non sottrarre a loro l’attenzione. Poi intendeva preservare almeno una parvenza di processo democratico, aspettando che i delegati alla Convention di Chicago si esprimessero.

Infine vuole presentarsi come il padre nobile del partito che sancisce l’unità e lancia la sfida contro Trump. […]

 

INSULTI, SESSISMO, FAKE NEWS SUI SOCIAL È CACCIA A KAMALA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

Donald Trump ha fatto cadere il primo masso, lunedì 22 luglio, da Truth la sua piattaforma social. Il giorno prima, Joe Biden aveva annunciato il ritiro e lanciato la candidatura della vice Kamala Harris. E Trump, tornato al vecchio stile, commenta: «È stupida come una roccia». Da lì in poi una frana di lazzi, insulti, volgarità si è abbattuta sulla rete, in particolare sui social più usati dall’estrema destra, come Telegram, Gab, 4 Chan, colpendo la numero due di Biden e suo marito Doug Emhoff.

 

KAMALA HARRIS E BARACK OBAMA

Il viaggio in questa spazzatura comincia, però, da Capitol Hill. Tim Burchett, deputato repubblicano del Tennessee, liquida l’ormai certa nomina di Kamala, come un «Dei Hire», cioè un reclutamento «politicamente corretto» in omaggio alla «diversità», «l’equità» e «l’inclusione» (da qui l’acronimo «Dei»). In sostanza Burchett sostiene che se «la mediocre» Harris non fosse stata la figlia di un’indiana e di un giamaicano non sarebbe stata scelta. Anche altri parlamentari sono sulla stessa linea. Per esempio Harriet Hageman, del Wyoming.

 

il video dell endorsement di barack e michelle obama a kamala harris 2

[…]  Di sicuro […] non sarà Trump a spezzare il circolo vizioso. Nelle ultime ore è in grande tendenza un post dell’ex presidente, sempre su Truth, datato 4 luglio: «Kamala è andata malissimo nelle primarie del 2020, ma ciò non significa che non abbia talento politico, basta chiedere al suo mentore, il grande Willie Brown di San Francisco».

 

Brown è stato sindaco di San Francisco dal 1996 al 2004. Nel 1995, l’allora ventinovenne Kamala ebbe una relazione con il sessantenne Brown, che si era da tempo separato dalla moglie. Durò un anno. In quel periodo Brown, nella sua qualità di speaker del parlamento californiano, nominò Harris nei board della «California Unemployment Insurance Appeals» e della «Medical Assistance Commission».

willie brown e kamala harris a cena nel 1995

 

[…] l’accenno trumpiano al flirt con Brown ha scatenato gli imbecilli, con la fioritura di false immagini e di caricature. Ecco Kamala, arrampicatrice sociale, in lingerie, ritratta nelle più fantasiose posizioni sexy. Le due «erre» del logo Harris diventano tacchi a spillo. E ancora lo slogan «Kamala finisce sempre il lavoro» che sormonta, con una pesante allusione, la bocca della vice presidente.

 

JD VANCE NEL 2012 CONTRO LE DONNE DEMOCRATICHE GATTARE SENZA FIGLI

Poi c’è il «filone Vance». Nel 2021 il numero due del ticket trumpiano aveva dichiarato a Fox News : «L’America è nelle mani dei democratici, un gruppo di gattare senza figli, infelici per la loro vita e che vogliono rendere infelice il resto del Paese». […] le parole di Vance vanno alla grande sulla Rete. Ne è nata un’aspra polemica, con gli interventi, pro Kamala, di Hillary Clinton, dell’attrice Jennifer Aniston, della rapper Cardi B. Ma non è finita. Poteva mancare il «complotto giudaico»? Certamente no. Questa volta il protagonista è il «Second Gentleman», o meglio «il pluri cornuto», Doug Emhoff. «Un ebreo» che, dicono i cospiratori del web, avrebbe tramato con «i potenti della sua comunità», ovviamente c’è anche la famiglia Soros, per far estromettere Biden e piazzare Kamala al suo posto.

il video dell endorsement di barack e michelle obama a kamala harris 3il video dell endorsement di barack e michelle obama a kamala harris 1jd vance con la divisa dei marines willie brown con la moglie il giorno del giuramento da sindaco

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!