I CONTI TORNANO A SANREMO – COME DAGO DIXIT, CARLO CONTI E’ SEMPRE PIU’ VICINO AL RITORNO AL FESTIVAL COME CONDUTTORE – “AMADEUS HA FATTO UN GRANDE LAVORO, MA NON SI PUÒ RAGIONARE SUI PRECEDENTI, ALTRIMENTI DOPO BAUDO NON LO AVREBBE DOVUTO FARE PIÙ NESSUNO” - IL 74,1 PER CENTO DI SHARE MONSTRE RAGGIUNTO DA AMADEUS? MA IO NON POTREI MAI REPLICARLO, NON ARRIVEREI ALLE 2 DI NOTTE! IL FESTIVAL È TORNATO AI VECCHI FASTI. QUALCUNO DICE CHE SONO STATI I MIEI A FARLO RIPARTIRE. IO QUESTI MERITI NON ME LI PRENDO MA..."
Elvira Serra per il Corriere della Sera - Estratti
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Il 3 maggio presenterà di nuovo la serata dei David di Donatello, accanto ad Alessia Marcuzzi. È stato lei a non volere Geppi Cucciari?
«Ma perché mi mettete in mezzo? In questo periodo c’è un clima da caccia alle streghe. Oggi si strumentalizza tutto, con la complicità dei social. Vedi il caso Scurati».
Beh, lì c’era poco da strumentalizzare. Era una censura bella e buona.
«Un autogol pazzesco. In quanti lo avrebbero visto, se fosse andato in onda? Ma c’è chi è più realista del re».
Chiederà l’aumento, dopo la dipartita di Amadeus?
«Non funziona così. Ma sono contento. Nel 2025 compio 40 anni in Rai. Per me a ogni rinnovo è importante che oltre al pilota ci sia la macchina. Finora hanno creduto in me. Poi, mai dire mai: di doman non c’è certezza».
Ha condotto Sanremo 2015-16-17. Non sarebbe bello un altro triplete: 2025-26-27?
«Non so se ho ancora l’orecchio musicale giusto».
Non è che la spaventa quel 74,1 per cento di share monstre raggiunto da Amadeus?
«Ma io non potrei mai replicarlo, non arriverei alle 2 di notte (ride, ndr )! Amadeus ha fatto un grande lavoro, ma non si può ragionare sui precedenti, altrimenti dopo Baudo non lo avrebbe dovuto fare più nessuno».
E lei una medaglietta per Sanremo non se l’appunta?
maria de filippi telefona a tale e quale 9
«Il Festival è tornato ai vecchi fasti. Qualcuno dice che sono stati i miei a farlo ripartire. Io questi meriti non me li prendo: l’unico è aver avuto la fortuna di trovare tra le nuove proposte Mahmood, Irama, Gabbani e Ermal Meta, Nigiotti, Caccamo».
Nessuna donna.
«Me ne rammarico. Però le donne le ho volute sul palco, a partire da Maria De Filippi».
Un programma non suo che vorrebbe condurre?
« C’è posta per te . Non ne sarei capace: lei è perfetta».
Di quale è più orgoglioso?
carlo conti tale e quale sanremo
«Forse I migliori anni , venduto anche all’estero».
La ridarella in diretta?
«Sì, quando a Ieri e oggi invitai Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello e Giorgio non si ricordava il titolo del libro che doveva promuovere».
Miss Italia?
«Il concorso è stato demonizzato per niente, c’è in tutto il mondo: è una gara di bellezza che ha dimostrato come le concorrenti avessero molti altri talenti. Ma non potrei più condurlo: largo ai giovani».
Si emoziona al lavoro?
«Sempre. Penso a quando ho ospitato Gloria Gaynor, che poi mi ha taggato su Instagram. Lei a me! Oppure alla reunion degli Spandau Ballet al mio Festival: da giovane dj andai a Sanremo con la mia 127 arancione, sperando in qualche battuta per la radio».
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Miti che sogna di incontrare?
«Pink Floyd e Vasco Rossi».
Potrebbe invitarli.
«Ma sa quanto costa riunire e far venire i Pink Floyd?».
Con Vasco è più facile.
«E come faccio? Vado a Zocca e suono il campanello: “Ciao Vasco, ti va di fare due chiacchiere?”». E perché no?
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