fake news russia

CI SONO LE ELEZIONI, LA DISINFORMAZIONE NON RUSSA! – IN VISTA DELLE EUROPEE AUMENTA A DISMISURA LA DIFFUSIONE DI NOTIZIE FARLOCCHE. INDOVINATE UN PO' CHI C'E' DIETRO? FACILE, MOSCA LE TECNICHE IMPIEGATE PREVEDONO SIA "INTERFERENZE DIRETTE CHE INDIRETTE", CON ATTORI IMPEGNATI AD "AMPLIFICARE" FRIZIONI GIÀ PRESENTI NEL DIBATTITO PUBBLICO - I "DISINFORMATORI" POSSONO SFRUTTARE L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CHE PERMETTE DI DIFFONDERE LE FAKE NEWS PIÙ VELOCEMENTE...

fake news 4

(ANSA) - La disinformazione cresce "sensibilmente" in Europa in vista delle elezioni europee, con un aumento "sia qualitativo che quantitativo", che punta come al solito a creare "confusione e sfiducia nel processo democratico". Lo afferma un alto funzionario europeo che ha conoscenza diretta del dossier.

 

Dietro alla campagna si cela principalmente la Russia. Le tecniche impiegate prevedono sia "interferenze dirette che indirette", con attori impegnati ad "amplificare" frizioni già presenti nel dibattito pubblico, come ad esempio "le proteste degli agricoltori". L'Ue è però in allerta e in contatto con i 27 per "proteggere" le elezioni.

 

LA DISINFORMAZIONE DI vladimir putin

"Una cosa va subito precisata", spiega la fonte. "Il fatto che stiamo registrando un aumento nella disinformazione non significa che la legittimità delle elezioni sia a rischio, anzi: la vediamo, la denunciamo, ci interfacciamo con le strutture preposte negli stati membri, siamo pronti". Fare un paragone con le elezioni del 2019 "è difficile" perché quantificare la disinformazione non è "una scienza esatta", "più la si cerca più la si trova" e, soprattutto, "gli strumenti sono migliorati in questi cinque anni".

 

fake news 2

Questo vale però anche per i disinformatori. Le strutture dell'Ue vedono infatti campagne lanciate su "più piattaforme contemporaneamente", "l'uso dell'intelligenza artificiale per produrre contenuti a basso costo o per le traduzioni", la creazione di siti "ad hoc", a volte "copie di testate legittime mainstream". Le tecniche variano ma un esempio pratico è quello dei domini 'Pravda'.

 

ELEZIONI EUROPEE

Dalle indagini di EDMO - European Digital Media Observatory - è emerso che nell'arco di una settimana (20-26 marzo 2024) la rete Pravda è stata attivata in 19 paesi dell'Ue: Grecia, Italia, Paesi Bassi, Danimarca, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Romania, Finlandia, Svezia, Portogallo, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Cipro, Irlanda, Slovenia (la registrazione dei siti è di un anno, per coprire le elezioni europee).

 

Tutti i siti web della rete Pravda utilizzano lo stesso tipo di fonti, in particolare i media russi di proprietà o controllati dallo Stato, come Tass, RIA, Lenta, Tsargrad e così via. I siti ripubblicano spesso contenuti provenienti da account specifici, il che suggerisce un elevato volume di automazione, e il loro comune modus operandi indica chiaramente "un coordinamento dietro le loro pubblicazioni".

 

"Una cosa va subito precisata", spiega la fonte. "Il fatto che stiamo registrando un aumento nella disinformazione non significa che la legittimità delle elezioni sia a rischio, anzi: la vediamo, la denunciamo, ci interfacciamo con le strutture preposte negli stati membri, siamo pronti". Fare un paragone con le elezioni del 2019 "è difficile" perché quantificare la disinformazione non è "una scienza esatta", "più la si cerca più la si trova" e, soprattutto, "gli strumenti sono migliorati in questi cinque anni". Questo vale però anche per i disinformatori.

 

Le strutture dell'Ue vedono infatti campagne lanciate su "più piattaforme contemporaneamente", "l'uso dell'intelligenza artificiale per produrre contenuti a basso costo o per le traduzioni", la creazione di siti "ad hoc", a volte "copie di testate legittime mainstream". Le tecniche variano ma un esempio pratico è quello dei domini 'Pravda'. Dalle indagini di EDMO - European Digital Media Observatory - è emerso che nell'arco di una settimana (20-26 marzo 2024) la rete Pravda è stata attivata in 19 paesi dell'Ue: Grecia, Italia, Paesi Bassi, Danimarca, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Romania, Finlandia, Svezia, Portogallo, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Cipro, Irlanda, Slovenia (la registrazione dei siti è di un anno, per coprire le elezioni europee).

 

Tutti i siti web della rete Pravda utilizzano lo stesso tipo di fonti, in particolare i media russi di proprietà o controllati dallo Stato, come Tass, RIA, Lenta, Tsargrad e così via. I siti ripubblicano spesso contenuti provenienti da account specifici, il che suggerisce un elevato volume di automazione, e il loro comune modus operandi indica chiaramente "un coordinamento dietro le loro pubblicazioni".

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…