javier milei julio garro argentina coro

"GIOCANO PER LA FRANCIA MA VENGONO DALL'ANGOLA!" - IL CORO RAZZISTA CONTRO LA NAZIONALE FRANCESE, CANTATO DAI CALCIATORI ARGENTINI DOPO LA FINALE DI COPA AMERICA, DIVENTA UN CASO POLITICO - IL PRESIDENTE JAVIER MILEI HA LICENZIATO IL SOTTOSEGRETARIO ALLO SPORT, JULIO GARRO, PERCHÉ HA "OSATO" CHIEDERE AL CAPITANO DELLA "SELECCION" LEO MESSI E AL PRESIDENTE DELLA FEDERCALCIO DI SCUSARSI: "DIRE CHE MESSI DEVE CHIEDERE SCUSA A DEGLI EUROPEI COLONIZZATORI PER UNA CANZONE CHE FRA L'ALTRO DICE LA VERITÀ SIGNIFICA…" - VIDEO

1. CALCIO: MINISTRO ARGENTINA, SELECCION SI SCUSI CON LA FRANCIA

julio garro

 (ANSA) - Il governo argentino ha suggerito che il capitano della "albiceleste", Lionel Messi, e l'Associazione calcistica argentina (AFA) si scusino pubblicamente dopo le polemiche generate dalle immagini dei festeggiamenti della squadra per la vittoria della Coppa America, con cori razzisti e offensivi nei confronti della nazionale francese.

 

"Sono d'accordo con chi dice che il capitano della nazionale e il presidente dell'AFA (Claudio "Chiqui" Tapia) dovrebbero chiedere scusa perché sarebbe un esempio di come anche il calcio sa chiedere scusa", ha dichiarato Julio Garro, sottosegretario allo Sport, in un'intervista a una radio locale, ritenendo che quanto accaduto "ci lascia in una brutta posizione come Paese dopo tanta gloria".

cori razzisti della nazionale argentina contro i calciatori francesi

 

La polemica è scoppiata quando sono diventate virali le immagini registrate dal centrocampista Enzo Fernandez con il suo cellulare durante i festeggiamenti, in cui i membri della nazionale intonano cori che deridono i colleghi francesi appellandosi a una canzone che i tifosi argentini hanno reso popolare durante i Mondiali di Qatar 2022.

ENZO FERNANDEZ

 

Fernández, campione del mondo in Qatar e all'ultima Coppa America e giocatore del Chelsea, dal suo profilo X si è scusato "sinceramente per il video pubblicato sul canale Instagram durante i festeggiamenti della nazionale. La canzone include un linguaggio molto offensivo e non ci sono assolutamente scuse per queste parole", ha dichiarato il centrocampista. "Mi oppongo alla discriminazione in tutte le sue forme e mi scuso per essermi fatto prendere dall'euforia dei festeggiamenti per la Coppa America. Quel video, quel momento, quelle parole non riflettono le mie convinzioni, né il mio carattere. Sono molto dispiaciuto", ha aggiunto.

JAVIER MILEI

 

2. CALCIO: MILEI,"CORI CONTRO FRANCESI? ARGENTINA NON CHIEDE SCUSA"

(ANSA) - Per il presidente argentino Javier Milei l'Argentina e ancor meno Lionel Messi devono delle scuse alla Francia per gli insulti razzisti pronunciati dai giocatori della nazionale durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa America. "Dire che Messi deve chiedere scusa a degli europei colonizzatori per una canzone che fra l'altro dice la verità significa andare totalmente contro l'ideologia del Javo (sic)".

 

cori razzisti della nazionale argentina contro i calciatori francesi

Con questo repost su 'X' il leader ultraliberista è intervenuto nella polemica che ha investito nelle ultime ore la 'Seleccion' oggetto anche di un'inchiesta della Fifa. A scatenare la reazione del presidente argentino sono state le affermazioni di un funzionario del suo stesso governo, il sottosegretario allo Sport Julio Garro, che in un'intervista si era detto d'accordo con eventuali scuse ufficiali da parte della Federcalcio (Afa) e del capitano della nazionale, Lio Messi. Nel repost di Milei si chiedono inoltre le dimissioni immediate del funzionario.

 

Garro appare adesso con i minuti contati nonostante abbia cercato di ritrattare le sue affermazioni dopo essere stato oggetto di feroci attacchi sui social da parte di altri funzionari e dell'esercito di trolls del governo. "I campioni del mondo non devono chiedere scusa a nessuno", afferma un post del deputato de La Libertà Avanza, Agustin Romo.

 

JAVIER MILEI

"Julio Garro dev'essere espulso immediatamente dal governo", afferma invece il post di un utente che riceve spesso repliche dello stesso presidente. La vicenda potrebbe incidere adesso anche sull'invito che il presidente francese Emmanuel Macron aveva fatto al suo omologo argentino per assistere alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici il 26 luglio a Parigi.

 

3. MILEI HA LICENZIATO IL SOTTOSEGRETARIO ALLO SPORT PERCHÉ AVEVA OSATO CHIEDERE A MESSI DI SCUSARSI PER I CORI RAZZISTI DELL’ARGENTINA

Da www.ilnapolista.it

julio garro javier milei

Mica puoi chiedere a Messi di scusarsi per il razzismo dei compagni. Nemmeno se sei il governo argentino. E allora, nel nome dell’orgoglio nazionale Javier Milei, il Presidente dell’Argentina, ha licenziato il suo sottosegretario allo Sport, Julio Garro. Perché Garro in un’intervista ha chiesto a Messi di fare il capitano della Nazionale e fare pubblica ammenda per i cori razzista nei video trasmessi su Instagram di Enzo Fernández, quelli che hanno scatenato quasi una crisi diplomatica.

Articoli correlati

IL CHELSEA HA AVVIATO UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE CONTRO ENZO FERNANDEZ, DOPO CHE AVEVA SUI SOCIAL

\'GIOCANO PER LA FRANCIA MA VENGONO DALL\'ANGOLA, GLI PIACE SCOPARE I TRANS\': BUFERA SUI CALCIATORI...

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?