L’EREDE DI GIANNI VATTIMO È UNA CUGINA CALABRESE DI 89 ANNI! QUATTRO MESI DOPO LA SENTENZA CHE AVEVA DICHIARATO SIMONE CAMINADA INDEGNO A SUCCEDERE AL COMPAGNO DI VITA, C’È UNA SVOLTA NEL CASO CHE RIGUARDA L’EREDITA’ DEL FILOSOFO - L'ANZIANA DONNA È GIÀ ENTRATA IN POSSESSO DELLO STORICO APPARTAMENTO DI VIA PO A TORINO. MA LA CASA ERA VUOTA, SENZA GLI ABITI, "CHE GIANNI VATTIMO AVREBBE VOLUTO LASCIARE IN BENEFICENZA ALLA CHIESA DI SAN FILIPPO NERI", COSÌ COME MANCAVANO OROLOGI, QUADRI E ALTRI OGGETTI PREZIOSI E PURE "IL TACCUINO DI FIDEL CASTRO"
VATTIMO FUGGENTE - MEME BY SHILIPOTI
(ANSA) - Quattro mesi dopo la sentenza che aveva dichiarato Simone Caminada indegno a succedere al compagno di vita Gianni Vattimo, spostando la destinazione dei beni su due cugine di secondo grado, spunta una nuova erede del filosofo del pensiero debole. Si chiama Rita Vattimo. Ha 89 anni, abita a Cetraro (Cosenza) ed è una cugina di primo grado dell'intellettuale morto a Torino a 87 anni nel settembre 2023.
gianni vattimo in ospedale con simone caminada
La donna, assistita nel percorso legale dall'avvocato Emilio Enzo Quintieri, nipote dell'anziana, è già entrata in possesso dell'eredità, tra cui lo storico appartamento di via Po. Lo riportano i quotidiani Corriere della sera, Repubblica e Stampa. A spiegare la parentela è lo stesso Quintieri, penalista del foro di Paola. "Rita Vattimo è la figlia di Michele Vattimo, fratello di Raffaele, padre del filosofo. Vattimo è di origine calabrese: il padre di Gianni era un agente di custodia e venne trasferito per lavoro nel 1925 al carcere di Torino. Nel 1926 sposò a Torino Rosa Richiero, la madre di Gianni Vattimo, che era originaria di Pinerolo.
Suo fratello scelse invece di restare a Cetraro", aggiungendo che sua nonna Rita era ignara dell'esistenza delle due cugine, per breve tempo destinatarie dell'eredità, e loro di lei. Forniti i riscontri di parentela, il legale si è trovato di fronte l'appartamento dell'intellettuale, privo però degli abiti, "che Gianni Vattimo avrebbe voluto lasciare in beneficienza alla chiesa di San Filippo Neri", così come di orologi, quadri e altri oggetti preziosi e pure "il taccuino di Fidel Castro". Sono rimasti invece i molti libri, che l'ereditiera intende donare al dipartimento di Filosofia dell'università, auspicando l'intitolazione di un'aula in onore del cugino filosofo, o a Barcellona, altro ateneo con cui Vattimo aveva stretti rapporti.
GIANNI VATTIMO E SIMONE CAMINADAGianni Vattimo_Gianni Vattimo_vattimo simone caminadaGianni Vattimo e il compagno Simone Caminadagianni vattimo