UN LAVORO NUOVO DI…ZECCA - L’EX INVIATO E CAPO REDATTORE DI “REPUBBLICA”, MARCO MENSURATI LASCIA LA DIREZIONE DEL “GAMBERO ROSSO” PER PASSARE AL POLIGRAFICO (LA ZECCA DELLO STATO) DOVE SARÀ IL RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE - MENSURATI AD APRILE 2023 AVEVA ACCETTATO L’OFFERTA DEL GRUPPO “CLASS” DI PRENDERE LA GUIDA DEL “GAMBERO ROSSO” CHE STAVA VIVENDO UN MOMENTO DI APPANNAMENTO - CON QUESTA SCELTA, IL POLIGRAFICO CONFERMA DI VOLER…
Dagonews
Dopo il cambio di direzione a “Gusto”, il verticale di enogastronomia del Gruppo Gedi, un altro piccolo terremoto sta per squassare il ricco (fin troppo) mondo della comunicazione del cibo e del vino. Marco Mensurati sta per lasciare la direzione del Gambero Rosso per passare al Poligrafico dello stato (la Zecca, ndr) dove sarà il responsabile della comunicazione.
Ex inviato e capo redattore di Repubblica, Mensurati ad aprile 2023 aveva accettato l’offerta del Gruppo Class di prendere la guida del Gambero, vecchia gloria dell’editoria enogastronomica italiana che stava vivendo un momento di appannamento giornalistico.
L’operazione di rilancio e digitalizzazione del brand sembra aver dato buoni frutti, almeno stando ai bilanci aziendali e ai dati di traffico di cui il Gambero si è vantato nelle scorse settimane, pubblicando i numeri degli exploit degli ultimi 12 mesi sul suo sito.
Dal lato del Poligrafico, la scelta di puntare sull’ex Repubblica conferma, dopo l'acquisto di PagoPa e in vista del lancio dell’ItWallet, l’intenzione di investire sulla digitalizzazione del business, concentrandosi in particolare sugli aspetti legati alla filiera vinicola e agroalimentare, per la quale l’Istituto produce etichette anticontraffazione e tecnologia per la tracciabilità.
Oltre al business tradizionale (documenti digitali, anticontraffazione, coniazione moneta), infatti, l'Istituto partecipa come socio fondatore, alla Fondazione Qualivita, che ha l’obiettivo di valorizzare e tutelare le produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità europee, e pubblica la rivista scientifica Consortium dedica alla così detta Dop economy.