giuseppe conte elly schlein davide casaleggio

“L’OBIETTIVO DI CONTE È FONDERE IL M5S CON IL PD” – DAVIDE CASALEGGIO AZZANNA PEPPINIELLO APPULO E LA SUA LINEA “PROGRESSISTA”: “FORSE CONTE VUOLE CANDIDARSI ALLA SEGRETERIA DEM. OGGI IL MOVIMENTO È UN PARTITO OLIGARCHICO, NON ACCOGLIENTE, È RESPINGENTE. È L’ECLISSI FINALE DI UN SOGNO” – LA SLINGUAZZATA A ELON MUSK: “È IL LEONARDO DA VINCI DELL’ERA MODERNA. A DIFFERENZA DI LEONARDO, PERÒ, DETIENE UN GRANDE POTERE ECONOMICO, INTELLETTUALE E ADESSO ANCHE POLITICO…”

Estratto dell’articolo di Federico Novella per “La Novella”

 

BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO

«È l’eclissi finale del Movimento 5 stelle. Spero perlomeno che adesso cambino nome. È diventato un partito respingente, esclusivo e non inclusivo, con mille mandati e il potere concentrato in una sola persona. La volontà è quella di fondersi con il Pd, e forse l’obiettivo di Conte è candidarsi alla segreteria del Partito democratico».

 

Incontriamo Davide Casaleggio, presidente di Casaleggio Associati e figlio di Gianroberto, fondatore del Movimento 5 stelle, poco prima della presentazione del suo libro Gli Algoritmi del Potere (Chiarelettere). Da Elon Musk a Giuseppe Conte, proviamo con lui a immaginare l’avvenire. «Il futuro? Altro che scissione, tutta la politica dovrà misurarsi con il partito sintetico. Sarà l’Intelligenza artificiale a scrivere programmi e scegliere le persone».

 

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

Dobbiamo essere ottimisti o pessimisti?

«Non è una questione di tifoseria. È un’evoluzione inarrestabile.

È come l’elettricità nell’Ottocento. Pensavamo di sfidare i computer, dapprima cercando di vincere una partita a scacchi, ma siamo usciti sempre perdenti. La tecnologia ci porterà in dimensioni che non possiamo neanche immaginare. Non possiamo più sfidarla, ma dobbiamo governarla. Come una formidabile auto da corsa con cui non possiamo più gareggiare: dobbiamo salire a bordo e provare a metterci al volante».

 

Quali saranno le conseguenze più eclatanti?

«Solo in Italia, si calcola che almeno 1.700.000 posti di lavoro saranno sostituibili dall’Intelligenza artificiale. Ci spoglieremo del concetto di lavoro come attività obbligatoria della nostra vita. E sarà un cambiamento molto più rapido di quanto pensiamo».

 

[...]

 

GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO

Chi controllerà l’Intelligenza artificiale?

«È il problema fondamentale, che va affrontato subito. Le regolamentazioni europee sono farraginose. Se una piccola impresa europea decide di puntare sull’Intelligenza artificiale, spende più in avvocati che in programmatori. Con queste norme, gli investitori punteranno altrove. E, quel che è peggio, si favoriranno le grandi multinazionali che hanno la capacità di creare grandi sistemi verticistici, e sono meno controllabili».

 

Parla di Elon Musk?

«È il Leonardo Da Vinci dell’era moderna. A differenza di Leonardo, però, detiene un grande potere economico, intellettuale e adesso anche politico. Questo connubio crea un problema di conflitto di interessi».

 

Cioè?

GIANROBERTO DAVIDE CASALEGGIO GRILLO

«Faccio un esempio: oggi Musk sta proponendo la sua rete internet Starlink in Italia. È un’ottima notizia per la connessione delle nostre aree rurali. Ma nel momento in cui Musk inizia a connettere le nostre ambasciate con le sue tecnologie, a quel punto a rischio è la sovranità italiana. Il fatto di aver unito 200.000 dipendenti, 7.000 satelliti e un patrimonio immenso, nelle funzioni di un Cottarelli all’americana, con tutti i poteri in mano, è una situazione che va regolamentata. Non l’hanno fatto negli Stati Uniti, forse dovremmo pensarci noi in Europa».

 

[...]

 

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

Lei ha scritto che in politica «le persone vengono comprate con potere, denaro e ricatti. Ed è per questo che molti movimenti non riescono a continuare la loro battaglia nel tempo». È la storia dei 5 stelle, naufragati per sete di potere?

«Sì, e anche qui si tratta di un grande conflitto di interessi. Se chi decide sulle regole è il beneficiario delle regole stesse, ovviamente le norme si snaturano. Come nella Fattoria degli animali di Orwell, a un certo punto gli animali hanno preso il potere e hanno ritoccato tutto il loro manifesto, stravolgendolo».

 

Quali principi sarebbero stati stravolti?

Per esempio, il principio base del “secondo mandato” è che la politica debba essere un’attività esercitata per un tempo limitato, per poi tornare al proprio lavoro. Se la politica diventa professione, allora davvero non resta nulla dei principi di una volta. Il Movimento che ho contribuito a fondare era “inclusivo”, questo invece è “esclusivo”, a tal punto da cacciare via 80.000 persone alla vigilia di un’assemblea costituente».

 

donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 2

Esclusivo, vale a dire oligarchico?

«Sì, è un partito non accogliente, è respingente. È l’eclissi finale di un sogno.

 

Già il fatto di chiamare “Nova” un evento dedicato ai 5 stelle è curioso. Non so se sia un lapsus o una volontà precisa…». Effettivamente la «supernova» è tecnicamente una stella che esplode. Non è un’immagine ottimistica. Saranno gli italiani a disintegrare definitivamente i 5 stelle, alle prossime elezioni? Oppure verrà fagocitato dal Pd?

«Ci sono spinte interne, a partire dall’attuale leadership, che da sempre premono per una fusione col Pd. È questo l’obiettivo finale dell’attuale dirigenza: diventare una componente del Pd e magari anche candidarsi alla segreteria del Partito democratico. Mi pare il punto di caduta finale di questa esperienza: un partito con mandati infiniti e in connessione col Pd. Storie già viste anche con altri ex premier, come Renzi e Monti».

 

DAVIDE CASALEGGIO

Quindi lei non si meraviglierebbe se Conte si candidasse alla guida del Pd?

«No. D’altra parte, intendeva farlo già prima di entrare nel Movimento, e anche oggi i suoi “consigliori” sono persone del Pd, da Bettini in giù».

 

Immagina una scissione, che porti avanti lo spirito originario del Movimento?

«Penso che il Movimento digitale, come l’abbiamo conosciuto, abbia già espresso il suo massimo in passato, in Italia come in tutto il mondo. I veri protagonisti del futuro saranno i movimenti “sintetici”, gestiti dall’Intelligenza artificiale. Già oggi queste intelligenze sono in grado di elaborare programmi di partito, gestire l’organizzazione economica, scrivere progetti di legge. In alcune realtà sono stati addirittura creati dei “candidati artificiali”, sulla scia della serie distopica Black Mirror. Queste novità diventeranno strutturali all’interno della politica classica».

 

[...]

 

correnti nel m5s

Cos’ha provato quando l’assemblea 5 stelle ha abolito il ruolo del garante, di fatto rompendo con il passato? Si è sentito come un padre tradito dal figlio?

«Questa diversa forma di organizzazione politica non ha funzionato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Hanno perso 6 milioni di voti alle politiche, 2 milioni alle Europee, i mille consiglieri comunali a 5 Stelle negli ultimi tre anni si sono ridotti a 150. Ad ogni elezione regionale, comprese le ultime, perdono la metà dei voti. Dal punto di vista meramente scientifico, questa gestione è un fallimento».

 

Il suo consiglio?

DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA

«Se l’obiettivo di questa creatura politica è rappresentare “la novità”, e riposizionarsi politicamente, allora consiglierei di cambiare il nome. Se qualcuno vuole produrre una Coca Cola di colore blu, sperando che qualcuno la riconosca sugli scaffali, il minimo che si possa fare è cambiare il marchio.

 

Non è solo un consiglio: è anche una mia speranza. Vorrei che il nome del Movimento che abbiamo creato non venga sporcato dalle storture che abbiamo sempre combattuto: il finanziamento pubblico, i mandati senza limiti, e la concentrazione di potere nelle mani di una sola persona».

ELON MUSK CONTRO L ITALIA - MEME BY VUKICBEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE 3

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…