L’OPERAZIONE ALBANIA DELLA MELONI PARTE TRA CAOS E INCOGNITE – È GIA’ IN VIAGGIO LA PRIMA NAVE DELLA MARINA CARICA DI MIGRANTI CHE SARANNO RINCHIUSI NEI DUE NUOVI CENTRI COSTRUITI DALL'ITALIA – C’È UN NODO LEGALE: PUO’ ESSERE DEPORTATO IN ALBANIA SOLO CHI PROVIENE DA PAESI CONSIDERATI “SICURI”. MA LA LISTA DELL'ITALIA È PIU’ AMPIA DI QUELLA DELL’UE. QUINDI IN MOLTI NON POTRANNO RIMANERE NELLE STRUTTURE ALBANESI – GLI “OSPITI” AVRANNO SOLO 4 SETTIMANE PER CHIEDERE E OTTENERE L’ASILO, CON COMPLICATE PROCEDURE IN VIDEOCOLLEGAMENTO – IL PROBLEMA DEI COSTI SOTTOSTIMATI...
PRIMO GRUPPO DI MIGRANTI VERSO L'ALBANIA
NUOVI CENTRI PER I MIGRANTI IN ALBANIA
(ANSA) - E' diretta verso l'Albania - apprende l'ANSA - la nave Libra della Marina Militare per portare il primo gruppo di migranti nei centri allestiti in Albania per sottoporli alle procedure accelerate di frontiera. Sulle persone da trasferire, soccorse in mare, è stato fatto un primo screening a bordo per verificare che abbiano i requisiti previsti: provenienza a Paesi sicuri, maschi, non vulnerabili. E' il ministero dell'Interno a curare l'iniziativa. La scorsa settimana sono diventati operativi i centri di Schengjin e Gjiader che dovranno accogliere i migranti trasferiti.
LE FALLE DEL PROGETTO ALBANIA
Estratto dell’articolo di Niccolò Zancan per “la Stampa”
CENTRO PER MIGRANTI IN ALBANIA
Mare calmo, visibilità ottima. «Niente, ancora niente», dice il direttore del porto Sender Marashi. [...] Fra questi pescherecci che tornano carichi di sgombri e sardine, uno dei prossimi giorni attraccherà una nave della Marina Militare italiana. Porterà il primo carico di migranti della missione Albania. Una missione piena di incognite e di problemi. [...]
Roulette mediterranea
È una questione di fortuna. Si capisce bene. Ogni singola persona che tenterà l'attraversata per arrivare in Europa avrà quattro possibili livelli di rischio e di sventura. Scampata la morte per annegamento, potrebbe essere portata indietro dalla Guardia Costiera libica finanziata dal governo italiano: altre torture, altre violenze, altri soldi da pagare. Il terzo livello di rischio è incontrare una motovedetta italiana.
edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 2
Perché da lì è probabile il trasbordo sulla nave hub della Marina, quindi una lenta navigazione verso l'Albania. Che non è ancora Europa, anche se sogna di farne parte. Per questo essere salvati da una nave Ong diventerà presto, per distacco, la migliore delle possibilità. [...]
Paesi sicuri
Possono essere deportati in Albania solo uomini adulti provenienti da Paesi considerati «sicuri». Ma l'Italia considera sicuri anche Egitto, Tunisia e Bangladesh. Mentre una sentenza del 4 ottobre della Corte di giustizia dell'Unione europea fissa altri parametri. Perché un Paese possa essere considerato sicuro, deve esserlo in qualsiasi parte e per qualsiasi cittadino. [...] Come si comporteranno i giudici che dovranno decidere sui singoli casi?
Un destino in pochi giorni
NUOVI CENTRI PER I MIGRANTI IN ALBANIA
La procedura accelerata per chiedere il diritto d'asilo dovrà durare al massimo 28 giorni. Servono interpreti preparati. Servono informazioni precise che mettano le persone nelle condizioni di esercitare un diritto. Serve sapere chiaramente – per esempio – che in caso di diniego della commissione, il tempo per presentare ricorso è stato appena ridotto a 7 giorni. Fare tutto questo in Albania, in video collegamento, secondo molti giuristi discrimina fra migranti e migranti, il che è anticostituzionale. Di sicuro un migrante in Albania sarà molto più solo. Più indifeso.
Avvocato d'ufficio o di fiducia Per esempio: vallo a trovare un avvocato di fiducia, stando dentro le gabbie del centro di detenzione di Gjadër. Devi difenderti in lingua italiana, in un Paese che parla albanese, mentre tu ne parli un'altra ancora. Da queste gabbie il diritto alla difesa appare fortemente indebolito.
Un piccolissimo Stato italiano in terra d'Albania
CENTRO PER MIGRANTI IN ALBANIA
Lo dicono gli agenti di guardia: «Oltre il cancello cambia nazione». Lo dice il premier albanese Edi Rama: «Quei centri non ci riguardano». Non si capisce quindi cosa succederà in caso di rivolte, di incendio, di tentatitivi di fuga. O, più semplicemente, se una persona dentro si sentirà male e avrà bisogno di cure urgenti dall'altra nazione. Oltre le gabbie.
Prigionieri di fatto
«L'accordo con l'Italia prevede che nessun migrante uscirà mai da lì», dice sempre il premier albanese Edi Rama. Ma l'Italia non può costringere all'infinito un migrante dentro a quelle gabbie. Si prevedono molti viaggi di ritorno: Adriatico coast to coast.
Il conto salato
Per costruire l'hotspot al porto di Shëngjin e il centro di trattenimento di Gjadër, il governo Meloni ha già stanziato 65 milioni di euro. Il costo di gestione previsto è di 120 milioni all'anno. Ma è un costo ipotetico. Sottostimato. Perché nessuno sa quanti trasbordi – effettivamente – verranno fatti.
giorgia meloni edi rama - hotspot per migranti in albania
Quanti poliziotti saranno impiegati in trasferta, quanti costi vivi e variabili dovranno essere sostenuti. Il miraggio delle espulsioni Nella prima metà del 2024 in Italia sono stati firmati 13.330 ordini di rimpatrio. Le espulsioni eseguite 2.242. [...]
Ma allora perché?
Per rimpatriare direttamente dall'Albania alcune nazionalità, pochissime. Quasi soltanto migranti tunisini, grazie all'accordo fra governi. Questo sembra l'obiettivo. Serve una foto simbolica. «Siamo nel propagandistico» dicono gli studiosi del fenomeno migratorio. Ma mentre il governo cerca la foto, il rischio è creare una zona franca. Sarà difficile testimoniare quello che accadrà lì dentro. I centri in Albania nascono per essere "un altrove". Un posto senza testimoni.
CENTRO PER MIGRANTI IN ALBANIA giorgia meloni edi rama - hotspot per migranti in albaniagiorgia meloni edi rama - hotspot per migranti in albaniaCENTRO PER MIGRANTI IN ALBANIA