IL GOVERNO INIZIA A BALLARE! “LA MANOVRA? NON C’È UNO CHE LA SCRIVE E GLI ALTRI CHE L’APPROVANO” – GIANCARLO GIORGETTI SI FA AZZANNARE ANCHE DA QUEL CHIHUAHUA DI ANTONIO TAJANI CHE PROVA A FRENARE (DI NUOVO) L’IPOTESI DI TASSARE GLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE (PER DIFENDERE GLI INTERESSI DI MEDIOLANUM DEI FRATELLI BERLUSCONI): “UNA COSA DA UNIONE SOVIETICA. NOI NON SIAMO CONTRARI A CHI HA SUCCESSO. CHI FA PROFITTI NON È UN MALFATTORE. PIUTTOSTO BISOGNA TAGLIARE LE SPESE INUTILI DEI MINISTERI…” – LA FARNESINA È CHIAMATA A TAGLIARE IL PROSSIMO ANNO 164 MILIONI. MEZZO MILIARDO FINO AL 2026. MENO DEL CONTRIBUTO CHIESTO A SALVINI...
Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”
antonio tajani giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt077
Si alza la temperatura politica attorno alla manovra. Il malcontento, dopo le lamentele salviniane sui tagli ai ministeri, questa volta arriva dall’altro vicepremier. «Non c’è uno che la scrive e gli altri che l’approvano», avverte il leader forzista Antonio Tajani. «Non sarà una manovra facile, ma la dobbiamo scrivere tutti assieme».
Avviso diretto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che domani porterà in Consiglio dei ministri il Dpb, il documento programmatico di bilancio, il primo quadro sintetico della manovra. Tajani prova così a frenare ogni fuga in avanti degli alleati. Ad esempio l’ipotesi di tassare gli extraprofitti delle banche: «Una cosa da Unione sovietica. Noi non siamo contrari a chi ha successo. Chi fa profitti non è un malfattore.
Piuttosto bisogna tagliare le spese inutili dei ministeri».
GIANCARLO GIORGETTI MEME BY EDOARDO BARALDI
Il suo dicastero, quello degli Esteri, è chiamato a tagliare il prossimo anno 164 milioni. Mezzo miliardo fino al 2026. Meno del contributo chiesto al collega Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti: 771 milioni di tagli entro il 2026, di cui 237 l’anno prossimo.
Sarà per questo che Salvini si lamenta. E schiera invece la Lega a favore della tassa sulle banche. Dice il vicesegretario leghista Andrea Crippa che bisogna «far pagare banche e banchieri, chi in questi anni ha giocato con i tassi di interesse alti, non gli operai e i cittadini che vivono una vita normale». […]
GIANCARLO GIORGETTI ANTONIO TAJANI
Dice Giorgetti – e l’ha scritto nel Psb – che la spesa sanitaria verrà protetta. Anzi sarà più alta dell’ 1,5% medio della spesa in generale. Ma questo era vero già prima del nuovo Piano, osserva la Corte dei Conti. Non è dato sapere di quanto il governo vorrà aumentare i suoi impegni, osservano i giudici contabili che sperano di vederci più chiaro nel Dpb, il documento di bilancio che domani approverà in Cdm.
Stando però alle tabelle, analizzate dalla Corte, la spesa sanitaria quest’anno perde 800 milioni a quota 138 miliardi. Poi aumenta a 142 miliardi nel 2025, 145 miliardi nel 2026 e 147,5 miliardi nel 2027. Esattamente quanto il governo prevedeva nel Def di aprile. Questo significa che la spesa rispetto al Pil decresce.
GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI ANTONIO TAJANI
Era al 6,41% nel 2019, prima della pandemia. Calerà al 6,19% nel 2027. Per fare un confronto europeo, in Germania siamo al 10,9%, in Francia al 10,3%, nel Regno Unito al 9,3%, in Spagna al 7,3%.[…]
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