biden trump

“L’ATTENTATO A TRUMP? CON 450 MILIONI DI ARMI PER 330 MILIONI DI ABITANTI POTREBBE NON ESSERE UN EPISODIO” - LUCIO CARACCIOLO: “PUTIN SI FREGHERÀ LE MANI? NON CREDO SIA COSÌ TRANQUILLO, PERCHÉ LA GUERRA LOGORA ANCHE CHI APPARENTEMENTE LA STA VINCENDO SUL TERRENO. MA DI CERTO SI APRE UN'OPPORTUNITÀ PER GLI AVVERSARI DELL'AMERICA E PER I SUOI ALLEATI NON PROPRIO FEDELI CHE PENSANO DI RITAGLIARSI UNO SPAZIO AUTONOMO, COME LA TURCHIA. SI APRE UNA FASE INCERTA PER L'OCCIDENTE, PREOCCUPATO DAL FATTO CHE WASHINGTON AVRÀ ORMAI PRIORITÀ DIVERSE DALLA SUA SICUREZZA”

Estratto dell’articolo di Francesca Paci per “la Stampa”

 

LUCIO CARACCIOLO

Lucio Caracciolo, come si sveglia l'America all'indomani dell'attentato di Butler?

«[…] Il rischio è che negli Stati Uniti con 450 milioni di armi per 330 milioni di abitanti e una certa abitudine alla violenza non si tratti di un episodio. Da un certo punto di vista questo attentato non dovrebbe stupire, perché avviene in un clima già verbalmente violento e dunque perfetto per lo slittamento alla violenza fisica».

 

E ora? Odio chiamerà odio?

«L'odio c'è già, l'attentato non è un fulmine a ciel sereno, lo scontro tra Trump e Biden è solo il riflesso di una situazione incancrenita da anni in un Paese diviso, dove i trumpiani pensano di essere l'America e viceversa […]».

attentato a donald trump

 

L'incombente guerra civile impatterà sulla politica estera americana, che finora ha tenuto una linea omogenea?

«[…] Da tempo tutti paiono posizionati su questo clima da cui deriva la disfatta di Biden, a partire da Zelenski che si trova in una situazione critica sapendo come a breve l'aiuto, se tale sarà, non sarà più lo stesso».

 

I complottisti impazzano.

«Sentiremo qualsiasi cosa, il presunto assassino è morto e non sapremo mai la verità. Diranno che non era lui. Ma non è la storia di Kennedy, un fatto out of the blue: questo attentato è into the blue, perfettamente dentro il clima corrente».

attentato a donald trump foto di evan vucci 4

 

Putin si fregherà le mani.

«Non credo Putin sia così tranquillo, perché la guerra logora anche chi apparentemente la sta vincendo sul terreno. Ma […] qui si apre un'opportunità per gli avversari dell'America e per i suoi alleati non proprio fedeli che pensano di ritagliarsi uno spazio autonomo, come la Turchia. E si apre una fase incerta per l'occidente, preoccupato dal fatto che Washington avrà ormai priorità diverse dalla sua sicurezza».

 

Cosa cambia per l'Ue l'accelerazione della Storia Usa?

«Molto. L'Europa non ha capito il terremoto del 22 febbraio 2022. I Paesi occidentali continuano a pensare l'invasione dell'Ucraina una ferita che prima o poi si rimarginerà mentre gli orientali sono convinti che Putin, dato per finito alcuni anni fa, possa arrivare a Parigi. […]».

attentato a donald trump foto di evan vucci 3

 

L'ultimo vertice Nato ci dice che corriamo verso il riarmo?

«Bisogna distinguere. Un Paese come la Polonia spende già in armi il 4% del pil e passerà presto al 5%. Ci sono i Baltici, la prima linea antirussa, e ci sono quelli che annunciano ma non fanno. La verità è che mancano le risorse anche umane per un'economia di guerra, pochi europei sono pronti ad arruolarsi per la patria, soprattutto a ovest. Gli Stati Uniti hanno i loro interessi. L'Europa non ha forze armate per difendersi […]».

PUTIN ZELENSKY

 

Non è ora per l'Ue di pianificare un esercito comune?

«No perché non c'è un soggetto politico che possa esprimersi, un ministro della difesa richiede uno Stato e noi siamo 27, con storie diverse e idee diverse su chi sia il nemico. Inoltre, ammesso che fosse possibile, ci vorrebbero decenni. Partiamo piuttosto da cose concrete come un minimo riarmo per esistere e il vincolo atlantico senza cui tutto può capitare».

 

attentato a donald trump foto di evan vucci 5

Putin è una minaccia militare per l'Unione europea?

«L'Ue è vasta. Per l'Irlanda non lo è, per gli scandinavi potrebbe esserlo. Ma non mi pare che Putin abbia intenzione di invadere l'Europa […]. Inoltre Putin non ha le risorse per andare oltre».

 

Sarà terza guerra mondiale?

«Le guerre si scoprono mondiali dopo averle combattute, è stato così per la prima e per la seconda. Quando inizia non lo sai mai. Ma le guerre senza politica e senza diplomazia si espandono, mi preoccupa il non vedere oggi né l'una né l'altra, tutto è affidato alle armi e tutto potrebbe succedere».

zelensky putin

 

Basta la diplomazia a difendersi in un mondo di bulli?

«L'alternativa è la giungla. Esistono per fortuna ancora persone che ragionano. Anche oggi si tratta, dietro le quinte. Russia e Stati Uniti per esempio, hanno meccanismi di dialogo semiautomatici. […] è l'Europa a rischiare di più, schiacciata nello scontro tra Stati Uniti e Russia in cui per ora vince Pechino».

 

Nel nome della diplomazia l'Europa dovrebbe rinunciare a fare rispettare il diritto internazionale in casa propria?

«[…] Chi parla a nome di 27 Paesi con opinioni diverse? Quel che è praticabile è che alcuni Paesi condivano la responsabilità di iniziative come la mediazione di Sarkozy in Georgia nel 2009 o a Kiev nel 2014. […]»

dibattito trump biden sulla cnn 5

 

Il 2014 è per l'Ucraina il via libera all'invasione del 2022.

«[…] nell'aprile del 2022 la Russia era sotto shock per quella che pensava sarebbe stata una vittoriosa campagna di tre giorni e si stava invece rivelando una disfatta, si raggiunse allora un accordo con la disponibilità logistica turca ma la Gran Bretagna disse no perché con Mosca in ginocchio sognava il colpo di grazia. Purtroppo o per fortuna non è andata così e oggi le condizioni sono cambiate».

volodymyr zelensky e vladimir putin 1

 

Se l'Ucraina avesse rifiutato il memorandum di Budapest mantenendo l'arsenale nucleare, sarebbe stata invasa?

«Penso proprio di no, ma allora Kiev aveva 2000 bombe atomiche ed era terza potenza mondiale, nessuno avrebbe accettato un'Ucraina del genere, neppure l'America».

 

Se non vince la deterrenza vincono i prepotenti.

dibattito trump biden sulla cnn 2

«La deterrenza è durata fino al 2022, quando Putin ha dimostrato di non esserne spaventato. Oggi, con l'America nel caos, ricostruirla è difficile. […] se Putin morisse la situazione non cambierebbe. […] E l'Ucraina sa che non tornerà più ai confini del '91, il negoziato oggi non riguarda i confini ma lo status dell'Ucraina, smilitarizzato come vuole Putin o atlantizzato da garantirle la sicurezza. Sapendo che l'ingresso di Kiev nella Nato è una promessa destinata a restare sulla carta, specie con questa America».

 

Vincerà Trump?

«[…] più passa il tempo più Trump diventa il probabile vincitore».

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

donald trump giorgia meloni vertice europeo

DAGOREPORT - ADDIO ALLA LOVE-STORY CON TRUMP, MELONI DOVRÀ ACCONTENTARSI DI UN POSTO DI SECONDA FILA DIETRO A MACRON E STARMER - COME NELLA FOTO UFFICIALE DEL SUMMIT DI LONDRA: SBATTUTA IN UNA POSIZIONE "PERIFERICA" (MA GIÀ ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ROSICO' PER ESSERE STATA RELEGATA IN FONDO ALLA SALA, ACCANTO AL BOSS ARGENTINO JAVIER MILEI) -E QUANDO, PRIMA DEL SUMMIT DI LONDRA, LA DUCETTA HA TELEFONATO A KING DONALD PER UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA (AL PARI DI MACRON E STARMER) E' STATA RIMBALZATA CON UN "SE VEDEMO": IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, CHE HA IN MENTE DI MOLLARE NATO E ONU, SE NE FOTTE DI ASCOLTARE PIPPE SUL "TENERE UNITA LA NATO" E "MANTENERE IL DIALOGO USA-UE” - SE PER L’UCRAINA SI FA DURISSIMA DOPO LO STOP AI RIFORNIMENTI DI ARMI, ANCHE PUTIN HA I SUOI GUAI: I GIOVANI RUSSI SONO SEMPRE PIÙ RESTII A FARSI AMMAZZARE PER IL DONBASS...

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…