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SALE, SALE... E PUO' FAR MALE – MANGIARE TROPPO SALATO PUÒ PORTARE A UNA MORTE PRECOCE, PRIMA DEI 75 ANNI – LO AFFERMA UNO STUDIO DELLA TULANE UNIVERSITY DI NEW ORLEANS DURATO NOVE ANNI – L'ECCESSO DI QUESTO INGREDIENTE CONDUCE ALLA RITENZIONE IDRICA NEL SANGUE CHE AUMENTA LA PRESSIONE SANGUIGNA. E QUESTO NEL TEMPO ACCRESCE IL RISCHIO DI INFARTO O ICTUS – IL VERO PERICOLO È IL SALE “NASCOSTO” NEGLI ALIMENTI 

Caterina Galloni per www.blitzquotidiano.it

 

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Aggiungere troppo sale alle pietanze potrebbe comportare una morte precoce: è quanto emerge da uno studio della Tulane University a New Orleans, Louisiana. Come riporta il Daily Mail, per circa 10 anni i ricercatori hanno esaminato i dati della UK Biobank di 501,379 persone.

 

I risultati hanno mostrato che coloro che aggiungevano sempre una dose extra di sale ai pasti avevano il 28% di probabilità in più di morire prima di compiere 75 anni, rispetto a chi non lo aggiungeva mai o raramente. 

 

Lo studio sul troppo sale

Durante un follow-up medio di nove anni, sono stati registrati circa 18.474 decessi prematuri (di età inferiore ai 75 anni). Circa tre persone su 100 di età compresa tra 40 e 69 anni muoiono prematuramente. Nuovi calcoli per lo studio, pubblicati sull’European Heart Journal, indicano che una persona su 100 che aggiunge più sale al cibo potrebbe morire giovane.

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I rischi del troppo sale a tavola

L’eccesso di sale conduce alla ritenzione idrica nel sangue che aumenta la pressione sanguigna. Ciò può, successivamente, accrescere il rischio di infarto o ictus. Le malattie cardiache e gli ictus due dei più grandi killer, nel Regno Unito uccidono circa 160.000 persone all’anno, il bilancio delle vittime americane è di circa 887.500.

 

Le linee guida del SSN britannico affermano che gli adulti non dovrebbero assumere più di 6 g di sale al giorno. I bambini ancora meno.

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Gli esperti sottolineano che il sale “nascosto” negli alimenti rischia di farne assumere più di quanto ci si renda conto. I ricercatori hanno deciso di prendere in considerazione l’aggiunta di sale a tavola perché valutarne l’assunzione complessiva è difficile a causa degli alti livelli presenti nelle diete quotidiane.

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