ventura ikea

POSTA! – CHE POPOLO RIDICOLO, GLI ITALIANI: SPIANANO I FUCILI CONTRO QUEL POLLO DI VENTURA E TACCIONO CON CHI HA DISTRUTTO LE BANCHE - ABBIAMO L’OMERTÀ NOSTRANA SULLA MORTE DI DAVID ROSSI E PRETENDAMO LA VERITÀ DALL'EGITTO SU REGENI?

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

DAVID ROSSI

L’omertà nostrana sulla morte di david rossi e pretendamo la verità dall'Egitto su Regeni? Ha ha.

Davide

 

Lettera 2

Caro Dago, 

non serve mica una guerra nucleare per far ritirare una nazionale: basta una bella mazzetta ai governanti giusti. Ora è troppo presto, ma non dubito che il “miracolo” accada… Anni e anni di riscatti pagati per cooperanti sequestrati in giro per il mondo, e vuoi che non riusciamo a “oliare” federazioni calcistiche del terzo mondo?

Russia aspettaci!

Amebolo

 

Lettera 3

Caro Dago,

devo complimentarmi con Dagospia: l'ultimo "CLINTON FATTA A MAGLIE" è un articolo veramente di grande spessore e profondità. Peccato che cose del genere non si riescano più a vedere sulla carta stampata e in tv, dove regnano l'incompetenza e varie degenerazioni di servilismo all'italiana.

giulio regeni

Saluti,

Carlton  

 

Lettera 4

Caro Dago, pare che il ministro Lotti, per selezionare il nuovo allenatore della Nazionale, voglia passare dalla Consip.

BarbaPeru

 

Lettera 5

Caro Dago, Lotti: "Calcio va rifondato del tutto". Modello Pd?

John Doe Junior

 

Lettera 6

Caro Dago, The Guardian: "La Russia ha supportato Brexit con falsi post su Twitter". Da noi invece, le notizie fasulle arrivano direttamente da Rai e giornaloni.

Fritz

 

PADOAN KATAINEN

Lettera 7

Caro Dago, vicepresidente Ue Katainen: "Tutti possono vedere dai numeri che la situazione in Italia non migliora". Ma ai numeri il nostro Governo preferisce i discorsi tarocchi.

Dario Tigor

 

Lettera 8

Caro DAGO, gli avvocati del C.T. Ventura tratteranno la cifra della sua liquidazione.

Sarà uno studio legale svedese a curare l'operazione, visto come lo hanno liquidato

sul campo.

Saluti, Labond

 

Lettera 9

Caro Dago, se scoppiasse una guerra nucleare l'Italia potrebbe essere ripescata per il Mondiale. Se poi riuscissimo a comprarci qualche arbitro, spezzare alcune gambe e provocare un mal di pancia agli avversari... Beh: vorrebbe dire che abbiamo superato anche i sedicesimi!

giovanni malago luca lotti

Mich

 

Lettera 10

Caro Dago, Gentiloni: "Non siamo più fanalino di coda in Europa". E quando mai ci aveva comunicato che lo eravamo?

Franco Giuli

 

Lettera 11

Dago scusa, ma il ministro Lotti che chiede le dimissioni di Tavecchio è lo stesso che avrebbe dovuto dimettersi per l'inchiesta Consip?

A.Del Giudice

 

Lettera 12

Ciao Dago, voglio oggi spezzare una lancia a favore di Gianpiero Ventura, senza dubbio oggi l'uomo più odiato d'Italia. Intanto è già strano che tutti se la prendano con lui e non anche con i calciatori, che sono sempre assolti a prescindere in questi casi, e l'unico colpevole è solo e sempre l'allenatore. In fin dei conti Ventura li metteva in campo, ma le partite dovevano giocarle i calciatori e se hanno perso, buona parte della colpa dovrebbe essere a loro imputata. Perchè non è che se ti mette in campo tizio giochi bene, mentre invece se lo fa Caio diventi una schiappa. Se giochi male sei una schiappa a prescindere.

GIAN PIERO VENTURA

 

Poi vediamo la cosa da un punto di vista non sportivo. Ventura, al pari di un manager di una azienda, è stato chiamato per dirigere l'azienda-nazionale sperando che portasse buoni risultati. Non ne ha portati e quindi giustamente dovrebbe essere licenziato, ma non lapidato sulla pubblica piazza. In fondo non ha truffato soldi a nessuno e non ha lasciato vedove ed orfani piangenti.

 

Due pesi e due misure, paragonandolo ad esempio ai dirigenti delle numerose Banche italiane fallite, i quali se ne sono andati alla chetichella, senza nessuna critica, con in tasca liquidazioni milionarie, dopo aver fatto gravissimi danni al sistema bancario italiano e messo sul lastrico decine di migliaia di risparmiatori. Hanno fatto molto peggio di Ventura e se la sono cavata molto più a buon mercato.

Ezzelino da Monselice

 

Lettera 13

Gentil Dago,

GIAN PIERO VENTURA

Solo don Luciano Moggi, 80 anni, già vice capostazione di Civitavecchia, avrebbe potuto evitare la (S)ventura dell'eliminazione, tragicomica, dell'Italia, provocata dal gioco, involuto e (Ta)vecchio degli azzurri. Come? Provvedendo a vergare, di suo pugno, la formazione dell'Italia, dopo aver rinchiuso, nello spogliatoio di Coverciano, come un arbitro Paparesta qualunque, Gian Piero Ventura. E spedendo in panchina, come dirigente accompagnatore....addetto all'arbitro, il giovin Franchino Carraro, 78 anni, ieri craxianandreottiano, oggi forzista, cioè l'uomo che, defunto Fidel Castro, ha occupato, più a lungo, il maggior numero di poltrone, politiche e sportive, nel mondo...

Ossequi

Pietro Mancini

 

Lettera 14

irene ghergo

Caro Dago, sulle molestie, per Irene Ghergo, "Si è aperto il vaso di Pandora". Alcuni registi, più modestamente, speravano che continuassero ad aprirsi solo le gambe delle aspiranti attrici...

E.Moro

 

Lettera 15

Caro Dago. Ho letto di quei coniugi  italiani trattati male all'aeroporto di Parigi per un vaffa sfuggito a quei cattivoni di poliziotti. Avranno anche avuto tutte le ragioni i nostri ma come adulti con un minimo di cervello dovrebbero sapere che, quando hai a che fare con la security di un aeroporto, soprattutto a casa d'altri e non sai esprimerti bene, devi saper tenere la lingua a posto . Soprattutto se ci troviamo a Parigi dove forse si ricordano ancora di Formigoni e del famoso "lei non sa chi sono io"  e di tutto il resto per  farsi riaprire il gate chiuso.

 

E che dire del pensionato Pasquinucci e della bella idea di fare dello spirito su eventuali bombe nel suo bagaglio a Phuket e dei due giorni passati in galera.  Provi a fare lo stesso negli Stati Uniti e vediamo cosa gli succede. Noi italiani facciamo i fenomeni in situazioni delicate all'estero salvo poi piangere dalla mamma perché ci mettono in castigo.  Solo questione di un po’ di buon senso e di amor proprio.

Cordialità.

Germa il pelide.

 

RENZI GENTILONI

Lettera 16

Dago darling, della serie "non farci mancare nulla". Invece di un solo remake di "L'armata Brancaleone", ne abbiamo tre che tutti i giorni si aggiornano e ci dilettano sui media (specie negli ospice dei talk show). Ovviamente sono quelli fornitici dalle tre formazioni politiche del Bel Paese. Dove, a giudicare anche dal tempo dedicato al cibo dai media del Regime multipartisan, é tutto un magna magna (ovviamene tutto in fin di bene: risolvere il problema della fame nel mondo!). Con un'abbondanza di "prime donne" che intrigano (mettono le tende e le smontano, si alleano il mattino e la sera cambiano letto, si pestano i piedi e poi s'abbracciano), ovviamente per "il bene del paese".

 

gentiloni e renzi

E intanto il premier Renziloni distribuisce nuovi "bonus", che faranno impazzire (burrocraticamente parlando) gli eventuali beneficiari (come se fossero quelli che s'arrampicavano sugli alberi della cuccagna nelle fiere di un tempo). E non un giornalista con la schiena dritta che indaghi sullo stato (pessimo) dei tanti bonus concessi nell'ultimo decenno. E i sondaggisti che dimenticano i 4 milioni (statali e famigliari) di voti che andranno sicuramente alla compagine di  Renziloni per grazie ricevute, semmai un bel giorno sì andrà a votare. Pace e bene

Natalie Paav

 

Lettera 17

angelino alfano

Caro Dago finalmente le elezioni siciliane si sono concluse. Dopo l’elencazione dei progetti e dei propositi, finalmente i siciliani hanno potuto scegliere, e perciò, il 50 e passa per cento, ha deciso di non votare. Bene, bravi, bis!!! Onestamente, visti i soggetti potenzialmente candidati, la scelta non sarebbe stata tanto peregrina, ma un minimo di sforzo, lo si poteva fare. Da questa tornata elettorale si deducono, comunque, un paio di cose.

 

La prima, i siciliani amano la storia, ma quella moooolto antica. Non si capirebbe altrimenti come la mummia di Arcore, abbia potuto smuovere, come un lassativo potentissimo, lo stomaco di chi ha votato il redivivo Silvio, anzi i suoi lacché. I siciliani, con la più alta percentuale di disoccupazione giovanile, affida le proprie speranze ad un ottantenne che tra l’altro vive a un migliaio di chilometri di distanza. La testa di legno del potenziale futuro presidente, è solo il paravento dietro il quale si nascondono nomi irripetibili, altrimenti si rischia l’esclusione dal paradiso per l’eternità. Il movimento stellato ha fatto il suo. Rischia di vincere, ma non è sicuro.

 

GRILLO CANCELLERI

A livello nazionale è un segnale forte. Dei perdenti ci sarebbe da raccontare una storia comica e tragica allo stesso tempo, quella dell’ex partito dei lavoratori che si è perduto dietro ad un segretario che scappa di fronte ai problemi, ma che gonfia il petto come un tacchino in amore se per caso vince. Il pd ha dato la misura della sua valenza attuale e, a livello nazionale, con la legge elettorale che hanno voluto a tutti i costi, rischieranno di farsi concorrenza, per rappresentanza con il partito di Alfano.

 

Bisognerebbe, lo dico sommessamente, trovare il modo di interdire, dai pubblici uffici per un semestre almeno, tutti coloro che non vanno a votare. Vediamo se questa forma “spontanea” di stimolo democratico, possa dare una svolta all’astensionismo. Troppa democrazia, probabilmente, fa male, e non tutti, in questo senso, la meritano.

 

nello musumeci

Quello che succederà domani, difficile dirlo. Se ci fosse uno intelligente al comando, dichiarerebbe default, ma siccome gli attributi mancano alla maggior parte dei concorrenti, e le promesse fatte hanno un loro peso, si lavorerà per sopravvivere sino a che la corte dei conti, farà il lavoro sporco. E tutti trasformeranno un’isola potenzialmente felice, in una bara gigantesca. Benvenuti in Sicilia, terra natale di santi, ed eroi, ma soprattutto, di cantastorie che si son dedicati alla politica. Saluti

Pegaso nero

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…