ALBERTO BARBERA PROMISE: “MAI E POI MAI TORNEREI AL FESTIVAL DI VENEZIA”. E ORA FA DI NUOVO IL DIRETTORE - CEDE UN FRAMMENTO DEL COLOSSEO. LICENZIAMO ORNAGHI? - BOCCA USATO PER GIUSTIFICARE IL PASS AI GIORNALISTI - MARPIONNE, UN GURU CHE È UN BLUFF - ASSAD: LA SITUAZIONE È DISPERATA MA NON SIRIA - SIGNORINI ANTIDROGA - BERLUSCHINA “DI SUCCESSO”? DE CHE? - LA SIGNORA MONTI AL MERCATO DELLA TRIPPA - REFERENDUM SU QUALUNQUE BOIATA. MA UNO SULL’EURO? - IL GOVERNO DEI PROFESSORI NON TOCCA LE PENSIONI DEI PROFESSORI…
Riceviamo e pubblichiamo
Lettera 1
Caro Dago,
naturalmente cambiare idea non è peccato. Tuttavia... Appena dodici giorni fa, il 15 dicembre, intervistato da Luca Beatrice per "il Giornale", Alberto Barbera spiegava con queste parole perché mai e poi mai sarebbe tornato a pilotare la Mostra di Venezia, da dove fu cacciato nel 2002 per mano del ministro Urbani e del presidente Bernabé.
Diceva: «Non sarei disposto a tornare indietro, sono felice di dirigere il Museo del cinema di Torino, al riparo dalla provvisorietà e dall'aleatorietà dei grandi eventi. Ho organizzato festival per vent'anni, conosco la folle competizione tra mostre internazionali, in particolare a Venezia ho imparato molto, ma sono impegnato in un progetto di stabilità che attualmente mi stimola di più». Da ieri, invece, Barbera, 61 anni, da Biella, è il nuovo direttore della Mostra del cinema scelto dal presidente Paolo Baratta. Ah, la coerenza...
Saluti.
Michele Anselmi
Lettera 2
Caro Dago, lo sapevi che a Roma hanno sospeso le tessere di libero accesso ad autobus e metropolitana per Polizia, Carabinieri e Finanza?
questo è un vero abuso in quanto un Regio decreto legge del 2 aprile 1925, n.382, all'art.4, mai abrogato e tuttora in vigore, autorizza la lbera circolazione degli appartenenti alle Forze di Polizia sugli autobus e similari.
Ora fa tanto notizia il fatto che i conducenti di autobus vengano aggrediti un giorno si e l'altro pure.
Addiririttura l'Atac ha pubblicizzato in pompa magna un accordo con i Carabinieri Congedo per salvaguardare i viaggiatori e gli autisti. Ma io mi chiedo: se un Poliziotto, un Carabiniere o un Finanziere è costretto a pagare il biglietto (e ripeto che per legge non è previsto) di fronte ad eventuali reati sugli autobus ora come si regolerà ? Secondo me si volta dall'altra parte. Dentro di se dirà : ma chi me lo fa fare visto che mi devo pagare anche la corsa? Ciao dago fatti sentire. Ne va della sicurezza dei cittadini. Non è più una questione di soldi.
Carlo
Lettera 3
Cede il frammento di un'arcata del Colosseo. Licenziamo il professore ministro dei Beni Culturali?
Vittorio Eppurebondinoncepiù InFeltrito
Lettera 4
Nel corso degli anni ci hanno posto i quesiti referendari più variegati, alcuni molto tecnici e a volte astrusi. Per citare solo quelli tecnici: scala mobile, voto di preferenza alla Camera, uso dei pesticidi, contributi di compensazione agli enti locali ospitanti centrali nucleari, controlli ambientali effettuati dalle USL, nomine alle banche pubbliche, partecipazioni statali, sistema elettorale maggioritario uninominale, rappresentanza sindacali, contrattazione collettiva nel pubblico impiego, norme sul soggiorno cautelare, autorizzazioni amministrative per il commercio,
poteri speciali del ministero del tesoro nelle aziende privatizzate, progressione delle carriere dei magistrati, quota proporzionale alla Camera dei Deputati, voto di lista per l'elezione dei membri togati del CSM, separazione delle carriere tra pubblico ministero e giudice, art. 18 dello statuto dei lavoratori, passaggio di condutture elettriche, limiti della ricerca clinica, procreazione medicalmente assistita, premio di maggioranza alla lista piuttosto che alla coalizione, affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Ora si guardano bene dal chiederci se vogliamo una moneta nazionale pienamente nel nostro controllo.
Cochise
Lettera 5
Marpionne - Un mediocre che si sente un "guru" che sta portando al de profundis la fiat e migliaia di lavoratori. Purtroppo il bluff e' stato scoperto troppo tardi.
Lettera 6
Nastasi, da un palco all'altro ..dalla Scala al San Carlo è lui al centro.
Incredibili storie italiane! E poi ce la prendiamo con i tassisti! Bravo Dago
ernesto
Lettera 7
Assad: la situazione è disperata ma non Siria
Ciao
dimpo
Lettera 8
Egregio Direttore, ho letto, non ricordo dove, che questo Natale doveva essere all'insegna della sobrietà : non nominare la parola per non toccare la suscettibilità dei musulmani. Parlare solo di feste in generale non guasta, secondo la mente marcia di alcuni, evitare la parola Natale. Ora si potrò almeno dire che "bella ciao" ai funerali di un longevo giornalista, che, come dicono in molti, ha visto l'Italia a modo suo, è stato un gesto di cattivo gusto, che ha creato dei distinguo in chi non condivide una partigianeria a volte di comodo?
Non sarà il caso in questione, ma molti che hanno cantato "bella ciao" avrebbero dovuto esaminarne le parole, proprio in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Forse d'Italia, chi ha tifato per anni a fianco del nemico, contro i nostri alleati e "sfamatori", a stento conosce l'espressione e la forma geografica, per il resto....cominciarono con l'immagine di Garibaldi ( che rovesciata dava Stalin) o col far uscir fuori dai contorni della bandiera rossa un misero bordo tricolore. Per amor di Patria ..mi fermo qui.
L. C. G. - Montepagano (Te)
Lettera 9
Mi farebbe piacere sapere qual' e' quell'ufficio che si e' riunito nella giornata di Natale per calcolare quanto avevano speso gli italiani fino alle ore 24 del 24 dicembre e il nome del funzionario che ha comunicato i dati alle redazioni dei TG nella nottata del SS Natale. Caino
Lettera 10
Dago darling, auguri ancora, ora che vai verso il Dodicesimo anno del tuo sito. Hai ragione nel tuo colloquio telefonico con Belpietro circa la Terza Guerra mondiale. Hai solo dimenticato che in questa guerra c'é anche un lato collaterale e sanguinoso: gli inverni arabi. Chissà cosa ora ne pensano dell'ultimo lato tutte le improvvide vispe terese (giornalisti, politologhi, maestri di pensiero, ecc,.) occidentali che saltellavano e cinguettavano, tutte felici e contente, sui benefici effetti delle "primavere" artificilamente create via FaceBook, Twitter e via sciochezzando. Salamalikum
Natalie Paav
Lettera 11
Alfonso Signorini, gran cerimoniere di Berluska, voleva che Kiran (un partecipante al Grande Fratello con un passato di tossicodipendenza), spiegasse agli italiani che la droga fa schifo. Come se non fosse chiaro che il ragazzo ne ha parlato come di una storia dolorosa. E io, invece, vorrei che Signorini spiegasse agli italiani che la cocaina di Tarantini (altro amico di Berluska), faceva anche più schifo. Per non parlare della cocaina trovata nell'auto di una olgettina amichetta del piduista.
Natale Pellizzer
Lettera 12
La giornalista del Corriere Monica Colombo nella recente intervista a Pato definisce Barbara Berlusconi "donna di successo": ma cosa cavolo ha fatto per essere di successo (se non uscire dalla giusta patonza) ? E non si capisce mica l'assetto proprietario del Corriere....
Sanranieri
Lettera 13
So dove è andata la Signora Monti al mercato comunale più caro di Milano: in quel mercato c'è un trippaio di eccellentissima qualità che fornisce a torme di filippine succulente trippe di maiale... I quali saranno pure extracomunitari indigentissimi ma lì ci vanno per le frattaglie che i milanesi residui non sanno più nemmeno come cuocere, se mai le hanno cotte... Però, che pena il quotidiano la Stampa che, con sovrano disprezzo del suo direttore che ha frequentato le elementari di via Zamagna, lower side di San Siro, e quindi conosce bene qual è la vera periferia milanese, colloca la sciura Monti a far la spesa al mercatino di "periferia" di piazza Wagner... Un sovrano puah! non glielo si può negare.
Riccardo De Benedetti
Lettera 14
Giorgio Bocca buono per tutti i ragionamenti. Anche per giustificare perché la casta dei giornalisti non pagherà dal 16 gennaio il pass per il centro storico a Milano. A pagina 9 di Repubblica Milano a una lettrice indignata per la gentile esenzione decisa dalla Giunta Pisapia, Pietro Colaprico risponde: ma come, proprio oggi che celebriamo i funerali di un maestro del giornalismo lei vuole impedire ai cronisti di andare in giro a cercare notizie? Apro una sottoscrizione per il diritto all'informazione su strada.
@carloottaviano
Lettera 15
Caro Roberto, giorno di Natale : la meravigliosa comunità di sant'Egidio offre un pranzo ai " poveri " aiutata in questo da attori famosi e dalla moglie del sindaco di Roma. . La tv indugia a lungo sui volti dei " poveri " e ti chiedo : il diritto alla privacy esiste solo per i figli degli attori ?
Margherita - Venezia
Lettera 16
Caro Dago, siamo passati da un Monti alla fase Due-Monti. A quando Tremonti?
cordialità .....
Walter F.G. Vacchi
Lettera 17
Caro DAGO, che dici che fanno le megabanche? si attrezzano per il ritorno della lira? visto in che mani siamo (perchè ormai è tutto chiaro, no?) meglio sarebbe attrezzarsi per il ritorno del sesterzio imperiale. Auguri, comunque
BLUE NOTE
Lettera 18
Verrà mai in mente a qualche illuminato che il domicilio di molte donne disoccupate, ma non incapaci, sia l'unico posto di lavoro possibile e che valga la pena sottrarlo alla carboneria di quartiere senza punizioni aggiuntive? Un esercito operoso e nascosto di estetiste, sarte, cuoche, insegnanti e baby sitter - ovviamente senza la 626, schifata di concedersi tra un divano in soggiorno e i broccoletti in cucina- è capace solo così di provvedere alle necessità economiche familiari svolgendo servizi per il vicinato. Chiudono fabbriche e graduatorie, botteghe e uffici, ma che concedano la casa, almeno, per poter esercitare il proprio diritto al lavoro.
T.
Lettera 19
Un assiduo frequentatore del vostro blog afferma che il regista Franco Zeffirelli sarebbe stato ingiustamente "ghettizzato" - testuale - dalla nomenkatura comunista che controlla con pugno di ferro la cultura del nostro Paese. Appena il signore capovolge la sua clessidra, informatelo che da 17 anni in Italia comanda Berlusconi, che tra l'altro dovrebbe essere proprietario anche di qualche casa di produzione cinematografica. O no?
Ferdinando Ricciardi
Lettera 20
Caro Dago, Bocca o Pansa o meglio l'ANSA ? Scelgo Giampaolo. Giorgio ? Un grande cronista, soprattutto al "Giorno" di Italo Pietra, anche sui drammi e sui mali del Sud : le 'ndrine e la malapolitica. E acuto osservatore dei primi anni di crescita e di sviluppo, al Nord, della Lega di Umberto Bossi.
Ma Bocca fu ferocemente astioso con Craxi- ormai in disgrazia ed esule ad Hammamet- dopo esser stato candidato, trombato, del PSI di Bettino al Consiglio Comunale, negli anni della Milano, socialista, da bere. E livoroso con Silvio Berlusconi, che lo aveva assunto e mega-stipendiato, nei primi anni di vita del "TG" pre-Chicco Mentana(PSI, corrente Martelli) di "Canale 5".
Infine, una notazione. Concordo con Piero Sansonetti, direttore di "Calabria Ora", che ha definito Bocca "il più bravo degli anti-meridionalisti", aggiungendo :"Anche i migliori e i più carismatici giornalisti italiani - Barzini,Bocca, Montanelli, Biagi, Scalfari e Benedetti- hanno fatto parte del "cortile di servizio" della politica e dell'economia, mai riuscendo a conquistare la completa autonomia, come invece sono riusciti in America, in Francia, in Gran Bretagna. Le nostre prime firme non sono mai state del tutto indipendenti".Un cordiale saluto
pietro mancini
Lettera 21
Caro Rigor Montis, Le piace vincere facile? Allora perché non si interessa di uno dei monopoli meglio difesi d'Italia che, nell'esperienza del cittadino medio, non si caratterizza proprio per la massima diligenza fiscale? Intendiamoci, figurano sovente tra i primi contribuenti nelle varie classifiche regionali ma di solito non disdegnano pagamenti "brevi manu" che fanno un baffo a ristoratori, artigiani e gioiellieri vari... Ci riferiamo ad una casta che non e' stata nemmeno lambita dalle ventilate liberalizzazioni del Suo Governo. Un consesso di fini giuristi, sparsi lungo lo stivale, che con la qualifica di Pubblico Ufficiale svolgono un'attività che negli Stati Uniti e' appannaggio di una sorta di impiegati postali!
Margy
Lettera 22
Caro Dago, ma secondo te Draghi, Merkel e Monti sono denunciabili per aggiotaggio? L'impressione é che stiano tentando di rovinare finanziariamente lo Stato Italiano per far comprare, quando non avremo più altra scelta, tutte le nostre maggiori imprese pubbliche e private a prezzo di saldo ai loro amichetti. Mentre invece gli basterebbe intervenire massicciamente con acquisti di BTP per raffreddare lo spread e dare un segnale, se proprio non vogliono fare questi benedetti eurobond.
E ci metto in mezzo anche Monti perché da quello che combina mi pare faccia più gli interessi della Germania che quelli Italiani. Cui prodest? Infatti si comincia già a parlare di privatizzazioni, vendite di aziende e patrimonio pubblico come dell'unica soluzione (vedi conclusione di Zingales sul Sole 24 Ore). E il bello é che tra un po' sarà la sinistra a proporla come la sola panacea. In fin dei conti lo hanno già fatto sia Prodi che D'Alema. Secondo me stanno già fremendo...
P.S. Il complottismo mi ha sempre fatto ridere, ma a questo punto siamo costretti a farci venire questo dubbio per non offendere la nostra intelligenza; insolventi sì, fessi no!
Lettera 23
Caro Dago, Con il nome che porto mi verrebbe naturale adeguarmi al clima di bontà natalizia e ancor di più lo vorrei fare per la pietas dovuta ai morti, ma preferisco un sincero cinismo a un buonismo ipocrita fabifaziesco. Solo l'ipocrisia infatti può indurre persone intelligenti a giudicare "coerente" il defunto Giorgio Bocca. Coerente uno che da fascista esaltatore delle leggi razziali, divene filoDC, poi Socialista con qualche puntata a Mediaset e poi filo lehghista per chiudere da Comunista e antiberluscone.
Suvvia, dategli di simpatico, o bravo, oppure onesto, ma coerente per favore, no. Come giornalista-scrittore lo si può definire "grande" solo se il metro di paragone sono Curzio Maltese, Corradino Mineo, o Beppe Severgnini, ma nei confronti di un Montanelli, o di un Longanesi gli si addice di più l'aggettivo "piccolo". Diciamo che Bocca sta alla letteratura come Bocchino sta alla politica. Pax !
P.S. Fortse sono stato troppo cinico, ma a noi Berluscones lui ha detto di
peggio ( senza nemmeno conoscerci e solo perché amiamo Silvio, come lui amava
Benito).
Natalino Russo Seminara
Lettera 24
Bocca se n'è andato al momento adatto: la gente con le "palle" non ha piu' posto in questo mondo.
a mandolfo 'StC)
Lettera 25
Caro Dago, poche pugnette Monti ha fatto quello che bisognava fare urgentemente, ma appena ha provato a fare qualcosa di strategico, per la crescita è stato bloccato dai "sindacati". I sindacati hanno visto quanto sono pavidi Monti e i partiti che lo sostengono. Hanno preso baldanza e ora vogliono ritornare sulle pensioni. Bene così non sarà Monti a licenziare le centinaia di migliaia di pubblici dipendenti incapaci o fannulloni, ci penserà la DEPRESSIONE.
Cyber
Lettera 26
Caro Dagos, fin dall'inizio, molti si sono chiesti quanto avrebbe potuto operare super partes un governo folto di personalità legate ai maggiori poteri finanziari nazionali e internazionali: e questo anche indipendentemente dalla volontà e dalla buona fede di quelle medesime figure. Ci sarebbe però, secondo me, un test di onestà abbastanza probatorio. Individualmente, molti ministri sono, prima che attori del teatro economico, accademici profondamente coinvolti nel mondo dell'Università : un ruolo al quale sono attaccati sul piano sia intimo che professionale.
Ecco il punto.L'ultimo atto del precedente governo fu il progetto del decreto-sviluppo - che decadde con le dimissioni di quel governo. Questo progetto conteneva una norma che abbassava l'età di pensionamento dei professori ordinari da 70 a 68 anni: una misura che scalfiva un privilegio grandemente apprezzato dalla casta accademica; ma al tempo stesso una misura che avvicinava, almeno in parte, la condizione dei professori universitari italiani a quella vigente nel resto d'Europa, dove l'età di pensionamento è di 65 anni. Non era la fine di un privilegio, ma almeno una parziale perequazione al resto d'Europa. Bene.
Anzi, male. La norma in questione non è cambiata nel decreto governativo attuale, ma è semplicemente scomparsa; sepolta senza lacrime. Forse stanno pensando di riproporla con una legge per sé stante? Non se ne ha sentore. Questa scelta potrebbe rivelare quanto siano super partes i ministri in carica: via le caste degli avvocati, dei farmacisti, dei tassisti, ecc. Ma quella dei prof non si tocca; e quindi, in questo conflitto d'interessi, quelli che vincono sono gli interessi degli interessati. Bella prova di disinteresse.
Govardana
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