stephen king holly

LUNGA VITA AL KING! IL RE DELL'HORROR, STEPHEN KING, TORNA CON IL ROMANZO “HOLLY’, CHE SARÀ PUBBLICATO IN CONTEMPORANEA MONDIALE IL PROSSIMO 6 SETTEMBRE – GIAN PAOLO SERINO HA TRADOTTO ALCUNI PASSAGGI DEL LIBRO CIRCOLATI SUI SITI AMERICANI: “HOLLY È UNA DETECTIVE PRIVATA DURA. SOFFRE DI DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO, E SU DI LEI ALEGGIA LO SPETTRO DELL’AUTISMO. NONOSTANTE CIÒ, È ATTENTA, GENUINA E IGNARA DELLA PROPRIA INNOCENZA. IL ROMANZO INIZIA IN UNA CITTADINA VITTORIANA DEL MAINE, TRA ATMOSFERE DA ‘SIGNORA FLETCHER’ E NUOVA CRIMINALITÀ...”

Estratto dell’articolo di Gian Paolo Serino per “il Giornale”

 

STEPHEN KING

E’ stata appena annunciata la data di pubblicazione del nuovo romanzo di Stephen King “Holly” in contemporanea mondiale il prossimo 6 settembre […]

 

Il “re dell’ horror” ha venduto oltre 500 milioni di copie dei suoi libri in tutto il mondo, l’ultima volta che è stato in Europa, a Parigi, per una sua presentazione davanti alla libreria c’erano due chilometri e mezzo di coda, mentre una copia autografata è valutata 1500 dollari. Dai suoi libri – sessanta romanzi e 200 racconti- sono stati tratti più di quaranta trasposizioni cinematografiche, molte delle quali diventate film di culto: da “Shining” a “Il miglio verde”, da “Misery non deve morire” a “Stand by me. Ricordi di un’estate”.

 

stephen king - holly - in uscita il 6 settembre 2023

Appena annunciata la data di pubblicazione – in Italia da Sperling&Kupfer nella traduzione di Luca Briasco, americanista e massimo esperto di King in Italia- sono subito circolate le prime indiscrezioni  mentre parti di romanzo sono apparse su vari siti americani. Un mistero per il re del mistero: in Italia – moltissimi i quotidiani che hanno scritto della nuova uscita in libreria- nessuno ad oggi se ne è accorto.

 

Noi abbiamo letto, e tradotto, diversi passaggi. Prima veniamo alla trama e alla dichiarazione ufficiale dello scrittore americano.  Protagonista e’ Holly Gibney, una presenza ricorrente nei suoi libri da quando ha introdotto il personaggio in “Mr. Mercedes” del 2014: nel corso del tempo Holly – che è anche il titolo del nuovo romanzo - è diventata una detective privata sempre più dura.

 

Holly è una dei protagonisti più amati di King anche se ad oggi era sempre apparsa come personaggio non protagonista: soffre di disturbo ossessivo compulsivo, sinestesia, disturbo dell’elaborazione sensoriale e su di lei aleggia lo spettro dell’autismo. Nonostante ciò, è una donna molto attenta, genuina e ignara della propria innocenza.

 

[…]

 

stephen king 3

“Non avrei mai potuto lasciar andare Holly Gibney”, scrive sul suo sito ufficiale Stephen King: Doveva essere un personaggio di contorno in “Mr. Mercedes” e invece ha rubato il libro e il mio cuore. Holly è tutta sua”.

 

Un romanzo, promette bene, che inizia (nostra la traduzione) immergendoci subito nelle atmosfere tipiche delle cittadine vittoriane del Maine, nel cuore del New England, ritratte da Edward Hopper.

 

“È una città vecchia e non è più in ottime condizioni, così come il lago su cui è stata costruita, ma ci sono parti che sono ancora molto belle. I residenti probabilmente concordano sul fatto che il quartiere migliore sia Sugar Heights, e la strada più bella che la attraversa è Ridge Road, che declina I’m una dolce curva in discesa dal “Bell College of Arts and Sciences” a Deerfield Park, due miglia più in basso. Lungo il suo percorso, Ridge Road passa accanto a molte case di pregio, alcune delle quali appartengono a docenti universitari e altre agli uomini d’affari di maggior successo: medici, avvocati, banchieri e dirigenti d’azienda di alto livello. La maggior parte di queste case sono vittoriane, con tinteggiature impeccabili e finestre ad arco”.

 

stephen king 1

E proprio del Maine ritrae le contraddizioni: da una parte paesaggi da cartolina e atmosfere da “Signora Fletcher” e dall’altra uno stato che negli ultimi anni ha visto triplicato il tasso di criminalità:  “Il parco dove termina Ridge Road non è grande come quello che si trova nel bel mezzo di Manhattan, ma ci si avvicina. Deerfield è l’orgoglio della città e un plotone di giardinieri lo mantiene in un aspetto favoloso.

 

C’è il lato ovest, poco curato, vicino a Red Bank Avenue, noto come Thickets, dove spacciatori e drogati si incontrano dopo il tramonto. Dall’altra parte ci sono sentieri dove gli innamorati passeggiano panchine dove gli anziani leggono i giornali (sempre più spesso su dispositivi elettronici) e le donne chiacchierano, a volte mentre cullano i loro bambini avanti e indietro in costose carrozzine”.

 

Stephen King ha ricevuto trenta no per Carrie

Ed ecco che introduce uno dei protagonisti: “Si tratta di Jorge Castro, che insegna scrittura creativa e letteratura latinoamericana all’università. Nonostante la sua specializzazione, è nato e cresciuto in America (…): a luglio ha compiuto quarant’anni e non può più illudersi di essere ancora il giovane leone che ha avuto un momentaneo successo  con il suo primo romanzo diventato un bestseller. A quarant’anni bisogna smettere di illudersi di essere ancora un giovane qualsiasi.

 

Se non lo fate, se vi iscrivete a certe stronzate autorealizzanti come “i quaranta sono i nuovi venticinque”, vi accorgerete di iniziare a scivolare. All’inizio solo un po’, ma poi un po’ di più, e tutto d’un tratto vi ritroverete a cinquant’anni con la pancia che spunta dalla fibbia della cintura e i farmaci anticolesterolo nell’armadietto dei medicinali. A

barrymore e stephen king

 

 vent’anni il corpo perdona. A quarant’anni, il perdono al massimo è provvisorio. Jorge Castro non vuole arrivare a cinquant’anni e scoprire di essere diventato solo un altro americano imbranato. A quarant’anni devi iniziare a prenderti cura di te stesso. Devi mantenere il macchinario, perché non c’è la possibilità di sostituirlo. Così Jorge beve succo d’arancia al mattino (potassio), seguito quasi tutti i giorni da farina d’avena (antiossidanti), e limita la carne rossa a una volta alla settimana.

 

Quando vuole fare uno spuntino, è solito aprire una scatola di sardine. Sono ricche di Omega 3. (Fa esercizi semplici al mattino e corre la sera, senza esagerare, ma aerando i suoi polmoni quarantenni e dando al suo cuore quarantenne la possibilità di fare il pieno di energia (frequenza cardiaca a riposo: 63). Jorge vuole sembrare e sentirsi un quarantenne quando arriverà a cinquant’anni, ma il destino è burlone. Jorge Castro non vedrà nemmeno i quarantuno”

stephen king odio volare, 17 storie turbolentela storia di lisey 7later stephen kingstephen king coverstephen king 3COPERTINA DEL LIBRO DI STEPHEN KINGSTEPHEN KING 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…