ALENA NON DIMENTICA - ''OGGI SI ARRIVA ALLA SEPARAZIONE TROPPO VELOCEMENTE, LE COPPIE NON PARLANO PIÙ DEI LORO PROBLEMI. MI IMMAGINAVO LA FAMIGLIA DEL MULINO BIANCO, MAI UN DIVORZIO''. LA SEREDOVA RACCONTA A ''F'' DI AVER SCOPERTO DALLA RADIO CHE GIGI BUFFON STAVA CON ILARIA D'AMICO. ORA STA PER AVERE IL TERZO FIGLIO, IL PRIMO PER IL COMPAGNO ALESSANDRO NASI: ''NON VIVIAMO INSIEME MA PASSIAMO IL 90% DEL TEMPO LIBERO INSIEME. HO LASCIATO LA CASA DOVE SONO NATI I MIEI FIGLI PERCHÉ…''
Sara Faillaci per ''F''
Lei mi intervista sempre quando sono incinta».
Alena Seredova sorride. Sono passati 12 anni dal nostro primo incontro: all’epoca era la compagna del portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon, e aspettava il loro primo figlio. Già “mamma” dentro, mentre posava nel giardino di una villa sulle colline di Torino, si preoccupava di non prendere troppo freddo. Stava coronando un sogno: arrivata in Italia ventenne dai concorsi di bellezza (nel ’98 si classifica quarta a Miss Mondo), dopo aver lavorato nella moda e nel cinema nostrano a 29 anni non ha esitato a mettere da parte la carriera per dedicarsi alla famiglia.
Da quel giorno molte cose però sono cambiate. Dopo il primo figlio ne è arrivato un altro, poi il matrimonio con Buffon nel 2011. Improvvisamente qualcosa nella coppia si rompe e per Alena il risveglio è amaro: nel 2014 scopre dalla radio che il marito frequenta un’altra donna, la conduttrice Ilaria D’Amico. La separazione è inevitabile. Alena si chiude in un silenzio che ha un solo scopo: proteggere i loro figli.
Fino al giorno in cui al suo fianco compare un altro uomo, il manager Alessandro Nasi, cugino di John Elkann. La coppia, sempre senza rumore né clamore mediatico, si frequenta. Passano 5 anni e pochi giorni fa, l’annuncio su Instagram: aspettano un bambino, il terzo per Alena, il primo per lui. Quando la incontro è raggiante.
Diventerà di nuovo mamma a giugno. Immagino sia stata una gravidanza cercata.
«Non ho mai negato che mi sarebbe piaciuto. Ma all’inizio della storia con Alessandro non l’avrei mai fatto: il benessere degli altri miei due figli è sempre venuto prima di tutto, non sarebbe stato il momento giusto per loro, avevano bisogno di me e non avrebbero potuto condividermi con un bebè.
alena seredova alessandro nasi
Inoltre volevo essere sicura anche che il mio compagno fosse l’uomo giusto. Per fare un passo così importante devi avere delle certezze. La cosa strana è che è arrivato adesso, quando forse non me lo aspettavo nemmeno più».
In che senso?
«Quando lo abbiamo cercato non è arrivato subito. Io poi ho sempre detto che non capisco chi fa i figli tardi. E invece è accaduto proprio a me, incinta a 41 anni! Al di là della mia età, però, penso sia davvero il momento giusto: la nostra famiglia è pronta, solida, i ragazzi sono più grandi, tutte cose che avrei voluto pensando a un altro figlio».
Pensa che a 40 anni sarà una mamma diversa rispetto a 30?
«Sicuramente sarò una mamma con meno tempo perché non voglio togliere nulla ai miei due ragazzi: tornei di calcio e partite domenicali faranno sempre parte della mia vita. Ma non penso sarò diversa, nemmeno più apprensiva. Il bebè avrà lo stesso trattamento».
Il suo compagno non ha figli. Immagino che lui ci tenesse particolarmente a diventare padre.
alena seredova alessandro nasi
«Credo di sì ma non mi ha mai fatto pressione. E questa cosa mi è piaciuta tantissimo di lui. Ha sempre avuto rispetto, sapeva che avevo già due cuccioli da coccolare. Penso che la voglia di diventare padre gli sia venuta vivendo con noi: passa tanto tempo con i miei figli, vede che mamma sono io e quanto è bella la vita di famiglia».
Un figlio per coronare un amore?
«Un percorso naturale di un amore. Alessandro ha 45 anni e ha aspettato tanto per diventare padre, era un desiderio legittimo e penso che oggi questo figlio voglia davvero goderselo. Io sono nata per fare la mamma e in questi ultimi anni avevo poca materia sotto mano quindi... ci voleva».
So che non vuole dire il sesso del bimbo.
«In questo momento è ancora un nostro segreto e mi piace l’ idea di condividerlo con i miei ragazzi».
Immagino però sognasse la femmina.
«La femmina la desideravo molto come primo figlio e per fortuna mi è nato un maschio perché il mio primogenito è come me e una donna con la mia testa non la raccomando a nessuno! Oggi il sesso mi è del tutto indifferente, basta che sia sano e felice».
Vivete già insieme con Alessandro?
«No, ma passiamo già il 90 per cento del tempo libero insieme. Lui per lavoro viaggia tantissimo ma io sto bene anche da sola, sono abituata fin da piccola a essere autonoma. Poi, certo, quando c’è, ne approfitto per mollare un po’ e prendermi qualche coccola. Ora stiamo finendo una casa dove andremo a vivere tutti insieme tra qualche mese. Un anno fa ho lasciato la casa dove sono nati i miei figli: ci ero molto legata ma non sentivo più una bella energia. Ho fatto bene perché staccarmi da lì mi ha aiutato a fare quell’ultimo passo per essere davvero libera».
Ha fatto capire, in altre interviste, di aver sofferto molto per la separazione.
«Ho sempre creduto alla famiglia del Mulino Bianco e non ho mai pensato che potesse accadere a me, anche perché non vedevo grossi problemi nel mio matrimonio. Un divorzio non avrei mai voluto facesse parte della mia vita, soprattutto per le difficoltà che vivono i bambini, la confusione. Non si può proprio dire che i genitori separati non creino nessun problema. Poi dipende dai genitori gestirlo e saperlo rendere meno doloroso ma che sia un sogno, no».
Quindi bisognerebbe restare insieme anche se non ci si ama più?
«Questo non lo so ma di certo oggi si arriva alla separazione troppo velocemente, manca il dialogo, le coppie non parlano dei loro problemi. È una malattia dei tempi moderni e del benessere. Perché costa mantenere due famiglie. Un tempo nessuno poteva permetterselo ma c’erano anche più valori. Bisognerebbe dare più importanza a certe promesse. Io sono stata cresciuta in maniera diversa».
Parlava dell’importanza del dialogo.
«Vale per la coppia ma anche per i figli. Molti oggi non si fermano più a chiacchierare con i ragazzi, se li sono persi. Viaggiano tutti con i telefonini, li lasciano da soli con la tecnologia. Non si insegna il rispetto verso gli adulti, i nonni, gli insegnanti».
Lei ha avuto un’educazione severa?
«Io vivevo totalmente in un altro mondo: la Praga degli Anni ’80, dove era appena finito il regime. I ragazzi ribelli lì non potevano esistere. Io ero una ragazza molto educata e tranquilla, di certo non c’erano le possibilità che hanno i miei figli oggi qui. Ma i valori che insegno ai miei figli sono quelli che mi hanno trasmesso i miei genitori, ci tengo molto».
È soddisfatta, alla fine, di come ha gestito queste difficoltà familiari?
«Penso che, nel male, sia andata bene per tutti. Oggi ci sono due famiglie serene, ognuna fa la propria vita, i nostri ragazzi stanno bene. Certo, da mamma, non mi fa piacere avere i miei figli un capodanno sì e l’altro no, li vorrei sempre con me».
Come si fa a far prevalere la mamma sulla donna ferita in amore?
«Mettendo da parte l’egoismo e le ferite, tanto certe ferite non guariranno mai».
Chi l’ha aiutata a superare quel momento di grande crisi?
«Ho la fortuna di avere tante amiche che sono state al telefono con me anche alle 4 del mattino, a turno, nelle notti difficili. Ma ho anche qualche amico maschio, uno che conosco da 18 anni e con cui passo ore e ore a parlare. Con gli uomini mi sono sempre trovata bene».
alena seredova alessandro nasi
Uomini che non si innamorano di lei?
«Non sono mai stata la cosiddetta “gatta morta”, amo i rapporti franchi e diretti. Quindi poi divento amica anche delle loro mogli e i miei amici adorano Alessandro».
A proposito di Alessandro, come è nato l’amore tra voi?
«Dal mio punto di vista molto con calma. Avevo bisogno di tempo e dei miei spazi, dovevo prima smettere di avere paura degli uomini e dell’amore. Alessandro in realtà lo conoscevamo già tutti perché è il cugino del marito della mia amica (Lavinia Borromeo Elkann, ndr). Era molto piacevole e ha saputo aspettare. Penso di essere stata la sua conquista più difficile, avevo creato un muro. Quindi oggi lo devo ringraziare per la sua pazienza, per non avermi mai costretto a fare o dire cose che non mi venivano».
La voleva proprio.
alena seredova alessandro nasi
«Lo penso anche io perché con noi ha cambiato del tutto la sua vita, si è preso una donna ferita e con figli. Un uomo che arriva a 40 anni senza una famiglia, quando decide di averla sa che cosa vuole, è una scelta consapevole. A 40 anni diventano maturi anche gli uomini».
E lei, alla fine, come si è convinta?
«Io che sono sempre stata una donna che fa tutto veloce, mi sono concessa del tempo per riflettere. E alla fine, un bel giorno, ho capito che lui è il mio uomo. L’unico uomo rimasto sulla terra che mi poteva salvare. Non sono una donna da avventure. In lui ho visto un porto sicuro».
Si risposerà?
«Non ne abbiamo ancora parlato. Il bebè è più importante per una coppia. Un figlio è per sempre».
Non ha paura che un figlio possa turbare il vostro equilibrio familiare e anche la vita a due?
«No. Siamo una famiglia complice e oggi i miei figli si sentono sicuri anche del rapporto con Alessandro. La nuova creatura si inserirà senza traumi, anche perché ha un bellissimo ruolo: da lei non ci si aspetta nulla, solo la felicità di stare tutti bene insieme».
alena seredova alessandro nasi
lavinia borromeo elkann con alena seredovaALENA SEREDOVA SEREDOVAilaria damico e gigi buffon alle mauritiusilaria damico e gigi buffon alle mauritius 5SEREDOVAILARIA D AMICO ALLO STUDIO DI GRANDE STEVENS FOTO DA CHI ILARIA DAMICO E GIGI BUFFON alena seredova e ilaria d'amico