“APOCALYPSE MURDOCH” DI GLAUCO BENIGNI, 15° PUNTATA - IL BUCANIERE MURDOCH SCHIERA NELL’ETERE USA LA FLOTTA DI FOX CONTRO I TRE GRANDI NETWORK NAZIONALI E FA RAZZIA DI STARS: “VENDIAMO AGLI INSERZIONISTI LA FUTURA GENERAZIONE DI CONSUMATORI” – INIZIA LA COLLABORAZIONE CON L’AMICO BARRY DILLER, IL RE DELLE SERIE TV (DA “HAPPY DAYS” AI “SIMPSON” PASSANDO PER L’ “ED SULLIVAN SHOW”) E DELLO SHOW BUSINESS…
Videoblog di Glauco Benigni
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FOX TELEVISION: IL NETWORK AGOGNATO...
Negli USA (prima di Murdoch) si diceva: "in America ci sono due partiti politici, due leghe di baseball e tre network Tv nazionali". Molti avevano provato a smentire la sua ultima affermazione, ma nessuno c'era mai riuscito. Lo stesso Murdoch dopo il primo entusiasmo provocato dall'affare Metromedia/Fox che lo porta a parlare di âquarto network', si rende ben presto conto che non si tratta di una partita di golf né di un viaggio in mongolfiera.
L'euforia passa e RKM preferisce aspettare un paio d'anni prima di ripresentarsi in pubblico con la sua nuova creatura e sferrare l'attacco alla teoria dei tre network. Nel frattempo ha venduto il «Chicago Sun Times», ha decisamente messo un piede a Hong Kong dove ha acquisito il «South China Morning Post» e, come abbiamo visto, ha vinto la battaglia di Wapping.
PRIMAVERA 1987 - Rupert schiera la flotta nell'etere Usa. L'ammiraglia si chiama Fox Broadcasting Tv. Oltre alle stazioni Metromedia, la compagnia raggruppa un centinaio di affiliate e consociate disseminate in tutto il territorio nazionale nelle più importanti città . Nonostante la forza del circuito messo in piedi, quella di Murdoch sembra ancora la guerra di Davide ben tre Golia, che possono schierare in campo ognuno quasi il doppio della sua forza. L'intenzione del bucaniere è quella di investire nel network 150 milioni di dollari in due anni.
Sa che per almeno tre anni i bilanci della compagnia segneranno rosso e che i dati d'ascolto saranno miserabili. Si affida quindi a una gestione al risparmio e a una programmazione accattivante. "Sperimentale" dicono i suoi competitors. Le spese dei network sono nell'ordine dei miliardi di dollari, ma le facce che si vedono sui loro schermi sono sempre le stesse. La Fox Tv invece punta su uno staff di una settantina di persone, tutti giovani e pieni di entusiasmo.
Murdoch lancia al proposito un appello: «La gente di talento può venire qui: noi l'accoglieremo a braccia aperte e l'aiuteremo ad avere successo». E intanto fa razzia di stars della Produzione: Davis Goldberg (Family Ties), Stephen Connel (A-Team), Gene Reynolds (Lou Grant) e molti altri. Dice in quei giorni: «Ho la sensazione che siamo riusciti a individuare un pubblico diverso e vicino alla nostra mentalità . Noi diamo alla gente quello che vuole e offriamo agli inserzionisti spazi pubblicitari su scala nazionale a prezzi concorrenziali». Inoltre, come precisò Jon Nesvig a «Business Week»: «Noi vendiamo [agli inserzionisti, nda] la futura generazione di consumatori».
Come si vede le sue dichiarazioni d'intenti non sono molto diverse da quelle che faceva per i suoi giornali. E se è vero che i suoi spot pubblicitari costano all'inizio la metà del prezzo corrente, il suo palinsesto si avvicina pericolosamente al profilo di una Tv-tabloid, in cui giocano molto le notizie-spettacolo, gli scandali, il sensazionalismo. Insomma, tutto l'armamentario già sperimentato. Con la Fox Tv in pista, Murdoch sembra riacquistare il suo ottimismo. Guarda al futuro dei satelliti e a quella che si comincia a definire la «global television».
L'AMICO AMERICANO
Il pilota della sua nuova macchina da guerra si chiama Barry Diller. Senza di lui, tutti ne convengono, il 4° network non sarebbe mai nato. Diller, durante il periodo in cui Murdoch doveva sistemare le questioni di cittadinanza, ha accettato anche di fare il prestanome, figurando per la Fcc (che comunque chiudeva un occhio) come il socio americano che possedeva il 76%, mentre il socio australiano si limitava al 24% delle azioni con diritto di voto. Essendo il 25%, il massimo consentito per uno straniero, tutto appariva OK.
Californiano doc, Barry cresce nella Beverly Hills degli anni Cinquanta e Sessanta, dove suo padre compra e vende case per i divi del cinema. L'uomo, che nel 1987 ha 45 anni, conosce tutti, e tutti lo conoscono. Da giovanissimo fa l'impiegato all'agenzia William Morris, uno dei più famosi centri mondiali di reclutamento e collocazione talenti dello show business. Successivamente tenta di acquisire il dottorato, ma gli studi e l'ambiente accademico non fanno per lui, tant'è che si ritira sia dalla Standford che dalla UCLA e, nel 1967, approda come assistente ai programmi alla Abc Television.
Lì comincia a sgomitare con successo e ottiene l'incarico per sviluppare un nuovo genere televisivo: i Tv movies. Radici sarà il suo primo piccolo trionfo. à alla Abc che Diller prende l'abitudine, ampiamente condivisa in seguito da Murdoch, di convocare estenuanti riunioni a porte chiuse, durante le quali pone i suoi collaboratori l'uno contro l'altro finché non viene fuori un'idea brillante. Fra gli altri, in questo periodo, si ritrova nella sua squadra anche Michael D. Eisner, il futuro boss della Walt Disney & Co.
Diller è uno di quelli che hanno fatto la fortuna della Abc e, in particolare, è quello che per primo individua la free spending audience, cioè quel gruppo di telespettatori in continua crescita, composto da yuppies, il cui credo è «guadagnare e spendere». à a loro che, agli inizi degli anni Settanta, Diller si rivolge dalle frequenze della Abc con Happy Days. à a loro che pensa quando, alla Fox, metterà in cantiere due straordinari successi: I Simpson e Ed Sullivan Show.
Nel 1974 Diller ed Eisner si spostano alla Paramount e triplicano, in sei anni, i profitti della vecchia major, grazie a film quali La febbre del sabato sera, Grease, I predatori dell'Arca Perduta e grazie a Tv show come Mork & Mindy. Diller è un cavallo di razza: lo show e il Tv-business sono casa sua, e Murdoch non poteva scegliere meglio.
Fra l'altro, nei cassetti di Diller, esistono fin dal 1977 progetti per un 4° network Tv negli Usa: lo voleva fare con la Paramount sfruttando soprattutto l'interminabile serie Star Trek, e aveva anche cominciato a siglare accordi con le Tv affiliate per creare il circuito di distribuzione. Ma la pubblicità non era arrivata e la Paramount aveva chiuso il portafoglio. Diller se n'era andato sbattendo la porta e il destino gli aveva fatto incontrare RKM. Murdoch gli garantisce 3 milioni di dollari l'anno, più il 25% su ogni profitto. Una partita stimolante.
15/Continua...
APOCALYPSE MURDOCH - PRIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-ogni-settimana-due-miliardi-di-persone-leggono-38253.htm
APOCALYPSE MURDOCH - SECONDA PUNTATA
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APOCALYPSE MURDOCH - TERZA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-3-puntata-il-clan-dei-murdoch-attraversa-38422.htm
APOCALYPSE MURDOCH - QUARTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-4-puntata-squalo-sul-lavoro-pesce-lesso-38486.htm
APOCALYPSE MURDOCH - QUINTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-5-puntata-la-terza-moglie-wendi-deng-che-ha-38535.htm
APOCALYPSE MURDOCH - SESTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-6-puntata-lo-squalo-compare-in-116-mln-di-38596.htm
APOCALYPSE MURDOCH - SETTIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-7-puntata-il-pulcino-che-divenne-un-cane-terrier-laustralianism-di-rupert-38667.htm
APOCALYPSE MURDOCH - OTTAVA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-8-puntata-lodio-di-ted-turner-fondatore-38720.htm
APOCALYPSE MURDOCH - NONA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-9-puntata-quando-blair-chiam-prodi-per-permettere-a-38760.htm
APOCALYPSE MURDOCH - DECIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-10-puntata-come-inizi-tutto-il-melbourne-herald-il-38823.htm
APOCALYPSE MURDOCH - UNDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-11-puntata-1968-un-canguro-alla-conquista-di-londra-38941.htm
APOCALYPSE MURDOCH - DODICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-12-puntata-durante-lo-scandalo-watergate-murdoch-sceglie-la-39263.htm
APOCALYPSE MURDOCH - TREDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-13-puntata-i-primi-fallimenti-negli-usa-a-causa-39374.htm
APOCALYPSE MURDOCH - QUATTORDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-14-puntata-dopo-la-delusione-della-warner-il-colpaccio-39498.htm
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