arnold schwarzenegger

"A HOLLYWOOD HANNO IMPARATO A PRONUNCIARE LOLLOBRIGIDA, IMPARERANNO ANCHE SCHWARZENEGGER" - ARRIVA "ARNOLD", L'AUTOBIOGRAFIA "FOTOGRAFICA" IN CUI SCHWARZENEGGER RACCONTA LA SUA ASCESA, DAL PAESINO AUSTRIACO DI THAL AGLI STATI UNITI - NEL VOLUME, DI 800 PAGINE, CI SONO ALCUNI RITRATTI FIRMATI DA RICHARD AVEDON, ANNIE LEIBOVITZ, ROBERT MAPPLETHORPE, ANDY WARHOL: "AVEVO DECISO CHE IL BODYBUILDING MI AVREBBE PORTATO IN AMERICA, MIA MADRE CHIAMÒ UN DOTTORE, PENSAVA FOSSI GAY…"

Estratto dell'articolo di Andrea Palazzo per “il Messaggero”

 

arnold schwarzenegger arnold il libro fotografico 3

Arnold Schwarzenegger […] celebra la sua carriera a stelle e strisce tra culturismo, cinema e politica con una monografia fotografica in due volumi (dal 19 luglio, edita da Taschen), che arriva dopo una docuserie online su Netflix da pochi giorni. Entrambi i progetti si intitolano semplicemente Arnold, l'uomo che ce l'ha fatta nonostante il cognome impronunciabile. «A Hollywood hanno imparato Lollobrigida, impareranno anche il mio», commentava. Nell'imponente biografia per immagini di 800 pagine, con tante foto d'archivio e i ritratti firmati dai giganti della fotografia che lo hanno immortalato negli anni: Avedon, Leibovitz, Erwitt, Ritts e Warhol.

 

arnold il libro fotografico 9

SEZIONI

 «Con il curatore Dian Hanson ho messo dieci anni per realizzare l'opera - racconta Schwarzenegger - che abbiamo diviso in quattro sezioni: l'atleta, l'attore, l'americano e l'attivista. È stato più semplice diventare Mr. Universo». Viene venduta in tre versioni deluxe, la più economica è stata tirata in 1,947 copie (l'anno di nascita di Arnold) e costa 1.250 euro. La seconda è corredata da un leggìo a forma di capitello corinzio, in omaggio all'ideale greco incarnato dal suo fisico (prezzo 2.500 euro), mentre la più esclusiva ha la copertina di Annie Leibovitz stampata su lastra di alluminio e viene 12.500 euro. […]

arnold il libro fotografico 8

 

«Avevo deciso che il bodybuilding mi avrebbe portato in America, lontano dall'Austria brutalizzata dalla guerra dove vedevo solo uomini distrutti». Così commenta le foto dei primi allenamenti, quando da giovane appendeva i poster di Steve Reeves - l'Ercole di Cinecittà - in cameretta.

«Mia madre chiamò un dottore, pensava fossi gay», ricorda. Dopo essere diventato il più giovane Mister Universo a 20 anni, finalmente realizzò il suo sogno e nel 68 si stabilì in California[…]

 

arnold il libro fotografico 7

«Arnold aveva capito l'importanza dell'immagine nella promozione del bodybuilding», ricorda uno dei suoi primi fotografi, Jimmy Caruso. […] Andy Warhol, per primo, lo invitò alla Factory e lo ritrasse con la polaroid (cover del libro), oltre a farlo posare per la sua rivista, Interview; mentre Francesco Scavullo lo volle nudo ma non full frontal - per il paginone di Cosmopolitan: «Ero diventato un sex symbol», commenta Schwarzenegger. Un altro a consacrare il suo mito fu Robert Mapplethorpe nel 76 (le foto non sono incluse nel volume), che ha donato plasticità alla sua pelle, animandola come in una scultura di Rodin.

 

arnold il libro fotografico 6

SUCCESSI

Nella parte dedicata ai successi cinematografici, ci sono gli Anni '80 dell'ottimismo reaganiano e degli action movie, da Conan il barbaro di John Milius fino a Terminator e all'incontro con James Cameron: «Con il suo accento tedesco parlava già come una macchina», rivela il regista. […]

 

Con le cover di Vanity Fair degli Anni '90, realizzate da Annie Leibovitz, maestra dell'ambientazione, Schwarzenegger raggiunge i vertici del ritratto. In uno è ripreso su uno sfondo alpino, in omaggio all'iconografia del Terzo Reich di Leni Riefenstahl, in un altro galoppa a torso nudo su un cavallo bianco, con un tocco di ironia che fa capolino anche nei film, da True Lies alla commedia I Gemelli.

 

LE BATTAGLIE

arnold il libro fotografico 13

Gli ultimi capitoli sono dedicati alla vita politica e alle battaglie in difesa dell'ambiente (è fotografato anche con Greta Thunberg). C'è il periodo da governatore della California e il matrimonio dell'86 con Maria Shriver, erede Kennedy che lo ha mollato nel 2011, dopo l'adulterio consumato con la governante. Ma qui con la retorica delle foto patriottiche di Nigel Parry si rischia il monumento al brand Schwarzenegger, che è anche il limite del progetto Netflix, sembrato a molti critici troppo autocelebrativo. […]

arnold il libro fotografico 3arnold il libro fotografico 12arnold schwarzenegger arnold il libro fotografico 5arnold schwarzenegger fotografato da annie leibovitz arnold schwarzenegger arnold il libro fotografico 2arnold schwarzenegger arnold il libro fotografico 4 arnold schwarzenegger fotografato da annie leibovitz arnold schwarzenegger fotografato da annie leibovitzarnold il libro fotografico 1arnold il libro fotografico 10arnold schwarzenegger arnold il libro fotografico 1arnold il libro fotografico 11arnold il libro fotografico 2arnold il libro fotografico 14arnold il libro fotografico 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...