direttori under 40

BACCHETTE MADE IN ITALY – MATTIOLI: DA MICHELE MARIOTTI A JADER BIGNAMINI, AVANZA LA NUOVA GENERAZIONE DI DIRETTORI UNDER 40 – È IL PARADOSSO ITALIANO: TRATTIAMO MALISSIMO LA MUSICA, MA CONTINUIAMO A SFORNARE GENTE CHE LA FA BENISSIMO - VIDEO

 

 

 

Alberto Mattioli per la Stampa

 

 

È il paradosso italiano: trattiamo malissimo la musica, ma continuiamo a sfornare gente che la fa benissimo. Una generazione di direttori under 40 si sta facendo onore nel mondo. Resta da vedere se riporterà la bacchetta tricolore ai fasti di quella Abbado-Muti o Sinopoli-Chailly, ma intanto fa parlare di sé, e quasi sempre bene.

MICHELE MARIOTTIMICHELE MARIOTTI

 

Il capofila è Michele Mariotti, 37 anni, direttore musicale al Comunale di Bologna, Scala, Met e Opéra già debuttate, quest' estate per la prima volta a Salisburgo. Gesto e attitudini ricordano Abbado, e del resto su Rossini è già ai suoi livelli come certifica la stupefacente Semiramide con cui ha appena debuttato a Monaco.

 

Puntualizza subito: «Sui giovani c' è un equivoco. Non devono per forza piacere, non sono bravi perché sono giovani. Ma non vale nemmeno il discorso opposto: non sono troppo giovani per fare questo o quello. L' unica cosa che conta è la qualità del lavoro. Il resto è chiacchiera, età compresa».

 

I critici al saggio Semmai, talvolta è essere italiani che risulta un handicap. Spiega Francesco Cilluffo, torinese, 38 anni, in partenza per il debutto suo americano ( Tosca a Tulsa), portatore sano del virus per il Novecento storico dimenticato che lo ha portato a riesumare titoli come Guglielmo Ratcliff di Mascagni e, prossimamente, Resurrezione di Alfano: «Il problema è la formazione. Io ho studiato anche a Londra. Lì, se dirigi il saggio di fine anno di una scuola importante, vengono a sentirti i critici dei grandi giornali, non gli amici e la zia».

 

DIRETTORI UNDER 40DIRETTORI UNDER 40

Poi c' è chi è uscito dall' orchestra. Come Jader Bignamini, 40 anni, «direttore residente» alla Verdi di Milano dove ha cominciato a 21, clarinettista: «Stare in orchestra è importante. Come diceva Kleiber, dai direttori buoni impari cosa fare; da quelli cattivi, cosa non fare. All' estero, vero, programmano meglio e prima.

 

Però l' opera italiana la facciamo ancora meglio noi, ed è un vantaggio». Infatti il suo titolo feticcio è Madama Butterfly , che ha già diretto in mezza Italia e con la quale debutterà al Met in novembre.

 

Matteo Beltrami, 41 anni (sì, leggermente fuori età, ma troppo bravo per lasciarlo fuori) è l' autore del «miracolo del Coccia», il teatro di Novara di cui è il direttore musicale, diventato una meta dove andare. «Dell' ultima Butterfly vado fiero non solo perché per pubblico e critica è andata bene, ma anche perché l' abbiamo realizzata con un budget inferiore del 20% a quello abituale, già risicatissimo.

 

Anche questo è importante. Sono finiti i tempi delle vacche grasse. Con i soldi risparmiati voglio adesso a Novara una stagione sinfonica. È la conditio sine qua non per restar lì».

 

JADER BIGNAMINIJADER BIGNAMINI

Idee chiare, insomma. Altri nomi? Il pubblico torinese conosce bene il «nosediano» Daniele Rustioni, 34 anni, lanciatissimo, da settembre «chef permanent» all' Opéra di Lione, già trampolino di lancio per molti colleghi. Andrea Battistoni a 30 anni è già «chief conductor» della Tokyo Philharmonic e detiene il record di direttore più giovane ad aver mai diretto un' opera alla Scala: erano Le nozze di Figaro , correva l' anno 2012 e lui ne aveva 24.

 

Una sicurezza, e un giovin direttore sempre stimolante, è Francesco Lanzillotta, 39 anni, atteso quest' estate al Rof di Pesaro da un titolo rognosissimo come Torvaldo e Dorliska . Oppure Giacomo Sagripanti, 35 anni, ultimamente attivissimo all' estero e meno in Italia.

 

Al momento giusto Valerio Galli, 37 anni, si è conquistato la fama di specialista pucciniano, e non solo perché è di Viareggio, insomma conterraneo. Annuncia debutti a Detroit e al Concertgebouw. Un' altra bacchetta che ha qualcosa da dire è Francesco Ivan Ciampa, 35 anni, che ha appena fatto una notevole Wally nei teatri emiliani e attualmente è al Colón a dirigere Adriana Lecouvreur . Si tratta di essere al posto giusto al momento giusto.

 

MATTEO BELTRAMIMATTEO BELTRAMI

Ne sa qualcosa Michele Gamba, 33 anni. L' anno scorso ricevette una telefonata alle 19.40 che lo convocava alle 20 alla Scala per sostituire Mariotti ammalato sul podio dei Due Foscari . Era in tram, arrivò in tempo.

 

I nomi sono tanti, si potrebbe continuare. Per ora, ci fermiamo a questi. Guarda caso, sono undici: la Nazionale under 40.

 

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