banfi

VIDEO! NON MI CHIAMO FRÌ FRÌ, SONO NELL'UNESCO E TI FACCIO UN CULO COSÌ - BANFI SCATENATO DOPO LA NOMINA: “SECONDO IL DEM ORFINI LA MIA NOMINA E' ‘UNO SCHIAFFO AL MERITO? È UNA STRONZATA. ECCO PERCHE’" - "IO GRILLINO? NEANCHE DI MAIO MI HA CHIESTO PER CHI VOTO. FECI LO SPOT PER VELTRONI, SINISTRA VERA, ANCHE SE SI SAPEVA CHE AVEVO SIMPATIE PER UN ALTRO FRONTE" - SALVINI HA DETTO: MANCA SOLO JERRY CALÀ:SCHERZAVA, NON ME LA PRENDO”- "IL MINISTRO BONISOLI È UN MIO FAN, SA A MEMORIA LE BATTUTE DI TUTTI I MIEI FILM. E CONTE…" - VIDEO

1 - LINO BANFI: «ORA STUDIERÒ PER CAPIRE VORREI CANOSA DI PUGLIA PATRIMONIO DELL' UMANITÀ»

Monica Guerzoni per “il Corriere della Sera”

lino banfi

 

«Sulle prime ho pensato a uno scherzo».

 

Un comico all' Unesco, non le sembrava possibile?

«Il signore che mi ha telefonato lunedì si chiama Giorgio Giorgi - racconta Lino Banfi, sorpreso di essere stato catapulteto nel mondo -. Nell' avanspettacolo lavoravo con un attore che aveva lo stesso nome e mi sono detto "vuoi vedere che è un nipote che vuole fare teatro?"».

 

E invece?

lino banfi e luigi di maio

«Invece questo Giorgi è il portavoce del ministro della Cultura, che mi ha convocato da lui per comunicarmi ufficiosamente la nomina. Nell' incontro al ministero, Alberto Bonisoli mi ha detto solo che si trattava di una carica istituzionale all' Unesco, senza entrare nei particolari».

 

E dopo, che è successo?

«Mentre aspettavo il taxi sotto al ministero della Cultura e non vedevo l' ora di togliermi la cravatta, perché col mio collo alla Modiglieni mi sentivo impiccato, arriva di corsa il ministro e dice "niente taxi, lei viene con me". Di Maio aveva deciso di presentarmi subito, di fronte al governo».

 

Giuseppe Conte che impressione le ha fatto?

lino banfi e luigi di maio 2

«Gli ho dato del tu per pugliesità e per romanesità, lui si è messo a ridere e si è detto onorato».

 

E Di Maio, lo conosceva?

«Lo avevo visto al festival di Venezia e mi aveva detto "interrogami pure, conosco tutti i tuoi film a memoria". Poi, per i miei 82 anni, mi ha portato un mazzolin di fiori nella mia orecchietteria. Questo ragazzo mi ha commosso dicendomi "non me ne frega niente per chi voti, mi stai simpatico e ti voglio bene"».

lino banfi all'unesco

 

Lei dice «basta plurilaureati», ma intanto ammette di non sapere niente. Non si sente in imbarazzo?

«Non sono laureato, ma il teatro è cultura. Al ministro ho posto solo una conditio sine qua non . Gli ho chiesto se c' è l' obbligo dell' inglese perché non lo so parlare. Ho solo una laurea honoris causa in Scienze della comunicazione, ma non so se basta».

 

Pare che basti, sì.

lino banfi e alberto bonisoli

«Bonisoli mi ha detto "Banfi, lei è amato da tre generazioni e a noi serve qualcuno che abbia queste qualità". Magari un giorno, da membro dell' Unesco, proporrò il nonno patrimonio dell' umanità. Anche se la parola membro non mi piace».

 

Al Pd non piacciono le sue battute, Martina accusa il governo di prendere in giro gli italiani. Sbaglia?

«Tutte chiacchiere, per fortuna non le leggerò mai».

 

Non è ora di mandare avanti i giovani?

«Non diciamo stronzete . In posti così ci si va gratis, sono tutti settantenni e ottantenni come me. Un giovane non lo farebbe volentieri».

 

Dalla commedia sexy ad ambasciatore Unesco il salto non è un po' acrobatico?

«Se la vogliamo analizzare col senno del poi, è proprio una cosa socio-culturale e didattica. Io questa nomina me la merito in pieno. Ho cominciato da bidello e interpretato tutti i ruoli, fino al preside».

 

E Jerry Calà, Renato Pozzetto e Umberto Smaila?

lino banfi all'unesco

«Magari ha ragione Salvini. Tutti e quattro insieme potremmo far sorridere i politici, che sono sempre incazzeti . Grillo è ancora oggi un grandissimo monologhista».

 

La sua nomina non umilia chi fa sacrifici per lo studio, come dice il dem Orfini?

«Mamma mia! Io sono contento e sto facendo full immersion da ore per capire bene cosa fa l' Unesco».

 

E lo ha capito?

«Lo sanno tutti».

 

Le sue proposte?

«Il ministro mi ha detto che posso proporre il mio paese come patrimonio del mondo. Canosa di Puglia lo chiede da anni perché ha degli ipogei di bellezza incredibile, delle tombe etrusche, egizie...».

 

Tombe egizie ed etrusche, è sicuro?

«Comunque sono bellissime».

banfi di maio

 

E Conte? Di Maio?

«Sono tutti e due di Bolzeno come me ed essendo meridionali hanno una forza camaleontica che sta diventando capacità politica. Di Maio ha 32 anni, ma si fa valere come un cinquantenne. Quando stanno insieme procedono in sincrono come le coppie affiatate, nella vita o in palcoscenico. Diamogli il tempo di fare e vediamo che succede».

 

Alle Europee voterà per Di Maio o per Salvini?

«Ho sempre votato l' uomo, mai il partito. Feci lo spot per Veltroni, sinistra vera, dicendo "questo raghezzo devo aiutarlo a diventare sindaco", anche se si sapeva che avevo simpatie per un altro fronte. La gente mi ha sempre perdonato queste cose».

 

Lei è stato vicino al Msi, craxiano, berlusconiano, fan di Emiliano... E adesso?

«Ero liberale, ma ora sono vecchio. Non ho deciso come voterò e non dirò per chi. Comunque ci sono anche altri partiti, non solo Lega e M5S».

LUIGI DI MAIO LINO BANFI

 

Nonno Libero sarebbe contento della pensione di cittadinanza?

«Io del reddito non so nulla e non mi esprimo. Parlo solo della Quota 100, perché mi mancano 18 anni» .

 

 

 

 

 

 

 

 

2 - LINO BANFI: «BONISOLI È UN MIO FAN, SA TUTTE LE BATTUTE PROPORRÒ I NONNI PATRIMONIO DELL' UMANITÀ»

Ilaria Ravarino per “il Messaggero”

 

lino banfi all'unesco

«Basta, ora spengo il cellulare. Ho detto ai miei figli che non voglio saperne niente». Fresco di nomina nella commissione italiana per l' Unesco, Lino Banfi è stremato dalla bufera sollevata intorno al caso. «Non sono pentito di avere accettato, ma non voglio sentire tutte le stupidète che dice la gente».

 

Banfi all' Unesco: com' è successo?

«L' altro ieri mi ha chiamato il portavoce di Bonisoli, dicendo che il ministro voleva parlarmi di questa nomina e che voleva sentire il mio parere. Ci siamo incontrati ieri: il ministro è un grande banfiota, sa a memoria le battute di tutti i miei film. Dice che a volte, quando parlano di cose serie, usano il mio linguaggio. Insomma, lui mi parla di questa idea e dice che sarà ufficializzata dopo qualche giorno».

Invece l' ha ufficializzata ieri.

 

Di Maio.

«È successo tutto in fretta. Stavo uscendo dall' incontro col ministro, ancora non mi ero slacciato la cravatta, ed ecco che Bonisoli mi avverte di un cambio di programma: dal momento che i ministri e il presidente del Consiglio erano tutti da lui, Di Maio ha chiesto di poter far diventare ufficiale questa cosa».

 

E lei perché ha accettato?

lino banfi all'unesco

«Ho solo chiesto di non essere sul palco nel momento in cui avrebbero parlato di cose serie. Volevo che le due cose restassero nettamente separate. E cosi ho fatto».

 

Ma lei è grillino?

«Non voglio espormi in politica. Neanche Di Maio mi ha chiesto per chi voto».

 

Salvini ha detto: E Jerry Calà?

«Va bene, scherzava, non me la prendo. Gli attori possono fare tante cose. Anche Grillo è un attore, un monologhista meraviglioso, eppure ha fatto politica».

 

Secondo Orfini la sua nomina sarebbe «uno schiaffo al merito».

«Ma un giovane non lo chiameranno mai a fare questa cosa, un incarico che non credo sia nemmeno retribuito. Che lo chiamano a fare un giovane? È un paragone ingiusto, una str... E poi, tra parentesi, magari avessi potuto prenderla io la laurea. Ma non ne ho avuto la possibilità. Non si toglie lavoro a nessuno, accettando una carica istituzionale».

lino banfi all'unesco

La sua frase sul portare il sorriso fra i plurilaureati non è piaciuta ai plurilaureati.

«Ma io sono orgoglioso dei sorrisi che ho portato. Il mio film Vieni avanti cretino lo proiettano in alcune cliniche: ridere rimette in moto i muscoli facciali dei malati, fa meglio di tante medicine. Io penso di meritarla, la nomina».

 

Cosa farà all' Unesco?

«Sono dieci anni che il mio paese, Canosa di Puglia, aspetta di essere nominato patrimonio dell' umanità. Ci sono tombe etrusche, gli ipogei, di recente hanno trovato una necropoli. Sono felice di essere membro di una commissione che decide su queste cose. Voglio valorizzare il mio paese, la Puglia, la nostra cucina. Ma sa cosa farò per prima cosa?»

LINO BANFI - GIULIANA CALANDRA

 

Cosa?

«Chiederò che i nonni diventino patrimonio Unesco. Quella del nonno è una figura che rischia di sparire, una carica che va tutelata. I giovani gli devono rispetto. Da 80 anni in su non dovrebbero più pagare i biglietti dell' aereo e del treno, per cominciare».

 

Quando inizia?

«Mercoledì prossimo. Sarò con Bonisoli a Canosa».

walter veltroni

lino banfi il vigile urbanoLUIGI DI MAIO LINO BANFIlino banfi il vigile urbanoCOMIZIO DI ORFINI A PIAZZA BOLOGNA A ROMACOMIZIO DI ORFINI A PIAZZA BOLOGNA A ROMAbanfi di maiolino banfi all'unesco

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…