al bano bernardini de pace

"L’AVVOCATO BERNARDINI DE PACE? SE NON SI CALMA LA CHIAMERO’ DE GUERRA" – AL BANO RISPONDE ALLA LEGALE CHE HA DEFINITO IL SUO DIVORZIO CON ROMINA IL PIÙ “SANGUINOSO”: "UNA BELLA IMPOSTAZIONE L’HA DATA LEI. PRENDIAMOCI LE RESPONSABILITÀ. CHI È STATO IL GENERALE DI QUESTA ARMATA? NON VOGLIO ENTRARE IN POLEMICA. MI DIFENDO SOLO DA BATTUTE  INFELICI" – IL CANNAGATE E ROMINA: “NON LO SO SE HA CAPITO QUEL CHE HO DETTO. FORSE GLIELO DOVRÒ SPIEGARE MEGLIO...”. E SU PUTIN…

AL BANO A SANREMO 1996 1

Estratto dell'articolo di Daniele Priori per “Libero quotidiano”

 

Il telefono continua a squillare. È il grande giorno. Quello degli 80 anni di Al Bano Carrisi.

Proprio sabato, quando abbiamo incontrato il grande cantante e interprete alle prese con i suoi Quattro volte 20 che è poi anche il titolo del one man show andato in scena all’Arena di Verona. Canale 5 trasmetterà l’evento nella prima serata di domani. Sul palco col festeggiato una carrellata di ospiti, amici, colleghi: Gianni Morandi, Umberto Tozzi, I Ricchi e Poveri, Arisa, Iva Zanicchi e Renato Zero e ovviamente Romina Power.

 

(...)

L’avvocata Bernardini De Pace ha definito il suo divorzio con Romina il più «sanguinoso». Userebbe lo stesso aggettivo?

«Che si calmi sennò non la chiamerò mai più De Pace ma De Guerra. Se sanguinoso è stato, una bella impostazione l’ha data lei. Prendiamoci le responsabilità. Chi è stato il generale di questa armata? Non voglio entrare in polemica. Solo mi difendo da battute che reputo infelici».

 

AL BANO A SANREMO 1996

La storia di Romina che si faceva troppe canne l’ha tirata fuori giusto per festeggiare con più brio i suoi 80?

«Non è una cosa che ho detto contro Romina ma contro la marijuana che mi ha rubato due meravigliosi mondi: quello di mia figlia e della mia famiglia. Io sono contro la droga perché fa male alla società oltre che al singolo. Contro la droga mi batterò finché avrò fiato in gola».

 

Romina ha capito secondo lei il senso di questa sua rivelazione?

«Non lo so se l’ha capita. Forse gliela dovrò spiegare meglio...».

 

Coi suoi figli più giovani, Bido e Jasmine, parla della sorella Ylenia?

«Non ne parlo ma penso che ne sappiano più di quanto ne so io. Se dovessero affrontare il tema, certo lo affronterei».

al bano e romina

 

Lei ha due famiglie ormai da molto tempo. La definirebbe una “famiglia allargata”?

«L’altra sera ero di fronte a un’altra famiglia di 10mila persone. La mia famiglia va dai miei figli, dalle donne che me li hanno dati a chi mi ascolta con attenzione e amore o anche muovendo qualche critica».

 

Lei è un uomo di fede. È vero che È la mia vita a Sanremo è stata censurata perché nel testo c’era la parola “bestemmiare”?

«È una balla enorme. Che io sia contro le bestemmie è una grande verità. Quel testo non l’ho scritto io ma le garantisco che non c’è mai stata la parola bestemmiare».

 

(...)

Lei ha conosciuto Putin che le disse di essere un suo fan...

al bano

«Era il 1986, lui era il capo del Kgb. Ci trovavamo a Leningrado. Poi ho cantato per lui in numerose altre occasioni: quando fu eletto presidente e fino a 5 anni fa a Budapest, dove c’era anche Orban. Putin era il più occidentale dei russi. Amava l’Italia. Lui ha deciso di difendere la sua territorialità ma in maniera sbagliata, perché la guerra non andava scatenata».

 

Se oggi potesse che cosa gli direbbe?

«Che nella vita si può anche sbagliare. Non dico di ammettere l’errore, ma una buona intenzione per terminare questa squallida e tragica guerra ci vorrebbe».

annamaria bernardini de pace 11annamaria bernardini de pace 1annamaria bernardini de pace con le figlie

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO