al bano putin belve francesca fagnani rai 2

“PUTIN UNA BUONA PARTE DI RAGIONE CE L’HA” – AL BANO A “BELVE” RISCOPRE LA SUA VECCHIA PASSIONE PER PUTIN: “L’UCRAINA È SEMPRE STATA SOTTO LA GIURISDIZIONE RUSSA, LA NATO SE NE È APPROPRIATA. IO SUONO E CANTERÒ SEMPRE PER IL POPOLO RUSSO, MI AUGURO CHE QUESTA GUERRA FINISCA. IN PASSATO ERO MARGINALIZZATO PERCHÉ NON ERO COMUNISTA? NON SOLO ALLORA, FORSE SOLO ADESSO MI STANNO UN PO’ SDOGANANDO” – I CALMANTI PER LA SCOMPARSA DELLA FIGLIA YLENIA E L’ACCUSA DI PLAGIO A MICHAEL JACKSON - VIDEO!

 

AL BANO INTERVISTATO DA FRANCESCA FAGNANI A BELVE PARLA DI PUTIN

 

 

Comunicato stampa di “Belve – Rai2”

AL BANO BRINDA CON PUTIN

 

Al Bano senza sconti a belve. Dopo il successo di Sanremo, si racconta a viso aperto a Francesca Fagnani: dall’amicizia con Putin, alla perdita della figlia Ylenia; fino agli amori della sua vita.

 

Parlando della guerra in Russia, albano afferma che Putin “in qualche modo una buona parte di ragione ce l’ha, ma ha anche la parte del torto”. E quando la Fagnani chiede qual è la ragione Al Bano spiega: “l’Ucraina è sempre stata sotto la giurisdizione russa, la Nato se ne è appropriata” ma poi aggiunge, spiegandosi: “questa guerra è terribile, squallida. Io non approvo quello che Putin ha fatto, chi lo approverebbe? Invadere come ha fatto quel paese a me ha dato fastidio, e non solo a me”.

AL BANO BRINDA CON PUTIN

 

La Fagnani chiede quindi se anche oggi sarebbe disposto a suonare per Putin, ed AL Bano risponde: “io suono e canterò sempre per il popolo russo. Putin è un russo e io ho cantato anche per lui”. La Fagnani insiste facendogli notare che quello è il passato, ma lo farebbe anche in futuro? “Io mi auguro che succeda un miracolo, che questa guerra finisca; io farei il concerto della pace, magari nella piazza rossa e nella piazza di Kiev”. La Fagnani continua: nonostante quello che ha fatto Putin lo farebbe? E Al Bano: “vediamo come finirà questa drammatica guerra e se ci saranno i presupposti”.

 

AL BANO INTERVISTATO DA FRANCESCA FAGNANI A BELVE

Sulla scomparsa della figlia Ylenia, Al Bano racconta commosso: “è stato l’unico momento dove sono diventato un anticristo, un anti dio. Mi sono sentito violentato da quella forza superiore che è dio. Erano notti in cui per dormire prendevo il lexotan. Erano quelle notti che non finivano mai neanche durante la giornata. Quel dolore che si fa sentire anche adesso. Ma io sono cristiano e mi sono detto “se lui l’ha perso e tutto continua, chi sei tu per ribellarti a questa realtà?”.

 

 

AL BANO INTERVISTATO A BELVE DA FRANCESCA FAGNANI PARLA DELLA FIGLIA YLENIA

 

AL BANO INTERVISTATO DA FRANCESCA FAGNANI A BELVE

Torna Belve, il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani, finalmente in prima serata il martedì su Rai2. Un ciclo di puntate dedicate a donne (e uomini) indomabili, ambiziosi, forti, non necessariamente da amare, ma che non si potrà fare a meno di ascoltare.

 

Al Bano Carrisi, icona della canzone italiana, si racconta a viso aperto a Belve a partire dai suoi esordi. A proposito dei suoi successi, quando la Fagnani gli chiede se sente di aver avuto un riconoscimento maggiore in Italia o all’estero, Albano confessa che nell’ambiente “il successo all’estero ha dato fastidio; qui non venivano sopportati perché non dovevano dire grazie a nessuno”.

 

AL BANO INTERVISTATO DA FRANCESCA FAGNANI A BELVE

Quando la Fagnani fa riferimento al fatto che forse, questa marginalizzazione, derivava dal fatto che all’epoca non avesse aderito al partito comunista, Albano replica: “Solo allora?”. E la Fagnani: “Quindi anche adesso?”, Albano chiude: “Forse solo adesso mi stanno un po’ sdoganando”.

 

Passando poi ad altro, la Fagnani ricorda ad Albano la sua denuncia per plagio a Michael Jackson perché convinto che “Will you be there” fosse uguale alla sua “I cigni di Balaka”, e Albano conferma: “Me ne fece accorgere mio figlio Yari che studiava in America”. Quando la Fagnani gli ricorda che in terzo grado la corte ha stabilito che non c’era plagio, Albano ricorda che: “L’accordo finale era che avremmo dovuto fare un concerto insieme e devolvere il ricavato ad associazioni per bambini”.

 

francesca fagnani 3

E alla domanda della Fagnani su cosa avrebbe fatto cantare a Michael Jackson, Albano provoca: “Avremmo potuto cantare insieme I cigni di Balaka, anche la parte corale. Insieme avremmo fatto un botto enorme”.

francesca fagnani 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...