asessuali

LEZIONI DI (A)SESSO CON BARBARA COSTA - SU RADIO2 PAOLA PEREGO E LAURA CAMPIGLIO HANNO DEFINITO GLI ASESSUALI ''PORTATORI DI UN MORBO'', ''GENTE MALATA'', AUGURANDO LORO L'ESTINZIONE - VE LO SPIEGO IO CHI SONO GLI ASESSUATI, UN MONDO FATTO DI PERSONE CHE AMANO E CHE NON MERITANO STIGMA - SONO SEMPRE ESISTITI, E PARE LO FOSSERO KANT, NEWTON, LAWRENCE D’ARABIA, IL DITTATORE SALAZAR, E FORSE PURE BORGES E G.B.SHAW…

Barbara Costa per Dagospia

paola perego asessuali

 

Di solito evito di incaz*armi per ogni sesso-boiata che passa in tv e radio, ed evito di scriverne sia per non dargli più luce, ma pure per mancanza di tempo. Tali boiate infatti son così numerose, che le 24 ore giornaliere a stento basterebbero. Quando però senti dire su Rai RadioDue che gli asessuali sono "gente malata", "strana", "portatori di un morbo", e senti augurar loro, seppur per scherzo,  l’estinzione, credo che si sia davvero passato il limite.

 

paola perego asessuali 4

È quanto hanno detto Paola Perego e Laura Campiglio, conduttrici del programma radiofonico "Al Posto del Cuore". Le due signore hanno irriso persone con un orientamento sessuale specifico che nulla hanno di sbagliato, riprovevole, diverso da chi vive la sua sessualità nel modo che ritiene più naturale, consono, opportuno.

 

paola perego laura campiglio

Hanno condito la loro disamina sugli asessuali con risatine, frasi quali "pazzesco, ma dove andremo a finire", deridendo e sfottendo, ("sono quelli che non battono chiodo!"), etichettando l’asessualità come una malattia, o una "condizione" privilegiata perché per loro un asessuale, non facendo sesso, può risparmiarsi la ceretta, e poi, sempre a loro parere, un asex vive meglio senza i batticuori d’amore che gli altri hanno. Infine hanno chiuso il discorso con "c’è una buona notizia: gli asessuali non si riproducono, per cui sono una categoria in via d’estinzione! Che sollievo, meno male!" (la puntata è riascoltabile su Raiplayradio).

paola perego asessuali 3

 

 

Chi fa comunicazione non può peccare di leggerezza su quello che dice/scrive. Ovviamente può succedere di sbagliare ma, come insegna Montanelli, un giornalista che sbaglia ha il dovere di riconoscerlo e di chiedere scusa ai suoi lettori/ascoltatori. Ancor di più se sei un personaggio famoso, seguito, e lavori su un canale nazionale.

 

Mi saranno sfuggite, ma non ho letto né ascoltato scuse e/o smentite, se non un tweet di un autore della trasmissione che, invece di riconoscere la superficialità e la mancanza di tatto delle due conduttrici, si è mostrato infastidito dal comunicato che le associazioni LGBT hanno emesso a difesa dell’asessualità. Ha continuato a deridere, scrivendo che "non puoi fare nemmeno una battuta sui supplì che scopri che c’è un’associazione a difesa dei supplì pronta a denunciarti" (parole ritwittate dalla Perego).

paola perego laura campiglio 3

 

Dovrebbe essere chiaro una volta per tutte che se esistono tali associazioni non è per rompere le scatole a chi LGBT non è, ma per informare e dare legittimazione a chi ha sessualità non etero, farlo sentire meno solo, e difenderlo da attacchi gratuiti, prese in giro e sofferenze. Risatine e parole di scherno fanno indignare (notevole la presa di distanza di vari utenti, e va riconosciuto che questa volta il popolo social si è mostrato in gran parte coeso ma soprattutto pensante.

 

Su tutti riporto il post di Ebuc: "Ma in quale cavolo di mondo ti può dar fastidio se uno non sc*p* per scelta, tanto da augurargli l’estinzione? Ma che ti frega a te. Stavolta l’evergreen “ah, ma io ho tanti amici asessuali”, non regge").

 

Più gravemente, quanto detto ha ferito chi è asex e ha paura di viverlo, mostrarsi, dirlo, perché teme le prese in giro, le risatine non di due conduttrici radio, ma di chi più ha a cuore: amici e familiari che, anche a causa di tali grevi battute, e di tale informazione facilona, faticano ad uscire dal pregiudizio che fa stigmatizzare vite diverse dalle loro, ma profondamente legittime.

 

asessualita genere non binario

Gli asessuali non sono fenomeni da baraccone, ma persone normalissime, e non è vero che non hanno una sessualità, e non fanno sesso. Sono donne, uomini, gay, trans, etero, bisex, pansex, che vivono una sessualità senza atti espliciti, carnali. Premesso che ogni asex non è uguale ad un altro, in linea generale sono persone che amano, ma non hanno attrazione fisica verso il corpo altrui.

 

"Sentono" di vivere la loro sessualità solo con baci, carezze, mai andando oltre: stanno benissimo in un rapporto di coppia che prevede condivisione assoluta, tranne che sessuale. Provano piacere mentale, non hanno bisogno di contatti intimi, di possedere né di essere posseduti, e avvertono ogni "stretta" effusione come una violenza. Asessuali si nasce, non si diventa, e non sei asessuale perché hai ricevuto abusi o traumi.

IL SERVIZIO DE LE IENE SUGLI ASESSUALI

 

Se ancora nessun vip ha fatto coming out in tal senso, oltre che per rispettabilissima privacy, è appunto per paura di essere frainteso, e  ghettizzato, messo in ridicolo.

 

Non è una colpa non esporsi. Gli asessuali sono sempre esistiti, già il Rapporto Kinsey ne parlava, e adesso faccio un po’ di archeo-gossip: si mormora infatti che siano stati asessuali Kant, Isaac Newton, Lawrence d’Arabia, il dittatore Salazar, e forse pure Jorge Louis Borges e George Bernard Shaw.

 

AL POSTO DEL CUORE, puntata del 04/08/2018:

https://www.raiplayradio.it/audio/2018/07/AL-POSTO-DEL-CUORE-13198411-9d4e-490f-95ba-a502ec7cd27d.html

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