IL BEATLE D’ORO - TORNA CON UN NUOVO ALBUM “SIR” PAUL McCARTNEY, L’ARTISTA ROCK PIU’ RICCO DEL PIANETA: UN MILIARDO DI EURO - "L'ISPIRAZIONE? FARMI UN BEL BAGNO CALDO” - “SONO STATO CONTENTO DI ESSERMI RIAVVICINATO A LENNON PRIMA CHE MORISSE"
Leonardo Iannacci per “Libero Quotidiano”
Quante chiavi ha in tasca uno come Paul James McCartney, divo, star della musica, ex Beatle e icona del pop/rock, per aprire le proprie stanze della memoria? Questo eterno ragazzo di 74 anni che gira ancora il mondo con show leggendari, è l' artista rock più ricco nel pianeta: si calcola che il suo impero finanziario si aggiri sui 600 milioni di sterline, quasi un miliardo di euro.
Le sue stanze della memoria sono piene di emozioni ma anche di tristezze: le morti della prima adorata moglie Linda, di mamma Mary (che gli ispirò Let it be), degli amici e colleghi John Lennon e George Harrison, stemperano una vita di trionfi. Ma solo quando si parla delle sette note Sir Paul torna quello di sempre: impeccabilmente romantico, un poeta della musica.
Così appare quando ci introduce Pure McCartney, il cofanetto antologico uscito il 10 giugno, contenente 4 cd e 67 brani, tutti incisi dopo lo scioglimento dei Beatles nel 1970: «Questo box è nato quasi per caso: ero nel mio ufficio e la segretaria mi ha detto: Paul, ho riunito in una playlist le tue canzoni migliori.
Mi son detto: perché mai non creare su disco una playlist dei miei brani preferiti? Così è nato Pure». Il progetto contempla una nuova forma espressiva: filmati e inediti video girati a 360 gradi con una tecnica spaziale, accompagnano le canzoni e portano l' ascoltatore a vivere le canzoni come se si trovasse al centro di un set virtuale.
«È stato bellissimo esplorare questa nuova realtà fatta di bicks digitali», spiega l' ex bassista dei Fab Four che sarà protagonista, ad ottobre, del concerto del secolo a Indio, California, insieme ai Rolling Stones, Bob Dylan, The Who e Roger Waters. McCartney ha scritto più di 800 canzoni nella sua vita: «Sapete, scrivo canzoni dal 1958 (!) e ho avuto qualche difficoltà a selezionare quelle per il cofanetto. Così ho pensato di puntare soltanto sui titoli dal 1970 in poi; i Beatles li conoscono in parecchi, no?».
Quando parla dei Fab Four, però, sente i suoi nervi strofinarsi: «Fanno parte della mia vita, anzi sono la migliore band nella quale ho suonato. Cosa ha rappresentato per me la fine del gruppo? Un dramma. Caddi in depressione. Mi stavo separando dagli amici di una vita. E allora ho iniziato a bere. Mi salvò Linda».
sir paul mccartney il piu ricco di gran bretagna
Gli anni anni 70 e 80 hanno rappresentato per Paul una nuova vita con i Wings: «Sarebbe stato più facile formare un supergruppo telefonando a Eric Clapton e Jimmy Page. Ma volevo ripartire da zero.
john lennon e paul mccartney 1968
Non era facile capire cosa fare dopo la meravigliosa follia dei Beatles. I Wings erano musicalmente terribili: sapevamo che Linda non sapeva suonare, ma siamo migliorati anno dopo anno e molte canzoni di Pure appartengono a quel periodo. Come My Love e Live and let die, scritta per 007».
McCartney non ha regole quando scrive canzoni: «Una volta ho visto il mio smartphone che segnalava: memoria piena. Ci ho scritto una canzone sopra. Una buona fonte d' ispirazione? Farmi un bel bagno caldo». Da John Lennon, il primo amico-collega («Sono stato contento di esserci riavvicinati prima che lui morisse. Sarebbe stato tremendo affrontare la cosa senza essere tornati di nuovo fratelli») all' ultimo, Kanye West, di 35 anni più giovane: «Kanye è un tipo mostruoso.
Ha idee grandiose. Lavorare con lui è stato speciale perché non sembrava che stessimo scrivendo insieme una canzone. Un altro che adoro è Dave Grohl, leader dei Foo Fighters: è un mio fan, e io lo sono della sua musica».
dave grohl agli oscarlinda e paul venticinque anni di matrimonio