DEL TORO SCATENATO: “TROPPO INGRASSATO. DICEVANO CHE ERO ALCOLIZZATO E DA HOLLYWOOD NON MI CHIAMAVANO PIÙ. NON TROVAVO LAVORO. MI IDENTIFICAVANO COL PERSONAGGIO” – POI PARLA DI CHI LO SCAMBIA PER IL REGISTA GUILLERMO DEL TORO (“IO MENTO E MI PRENDO TUTTI I SUOI MERITI"), DI VALERIA GOLINO, DI 'SOLDADO' E DI STEFANO SOLLIMA - VIDEO
Da Vanity Fair
«Dopo Paura e delirio a Las Vegas non ho trovato lavoro per un bel po’. In America fu un grandissimo flop. I casting director non mi ricevevano più. I registi non mi prendevano in considerazione. Parlavano solo di quanto io fossi ingrassato. In effetti, ero ingrassato per il film e non avevo ancora avuto il tempo per dimagrire. Dicevano anche che ero alcolizzato, confondendomi con il personaggio del film. (…) Ne ho sofferto, stupidamente. Ho dato troppa attenzione a questa storia. Del resto, la vita degli attori è davvero fragile, ci seppelliamo sotto una montagna di insicurezze per un lungo periodo».
Così, in un’intervista esclusiva a Vanity Fair, che lo mette in copertina del numero in edicola dal 10 ottobre, Benicio Del Toro racconta il momento più difficile della sua carriera, quello seguito al film del 1998 di Terry Gilliam con Johnny Depp. Che, nel frattempo, è diventato un film di culto, mentre l’attore ha vinto un Oscar (nel 2001, per Traffic). Dal 18 ottobre lo vedremo in Soldado, sequel del fortunatissimo Sicario e primo film americano diretto dall’italiano Stefano Sollima («Per la prima volta lavorava in un Paese che non è il suo, con attori che avevano anche già interpretato questi personaggi, e i produttori di Hollywood che gli stavano addosso. Non ha mai perso il suo aplomb»).
L’attore è famoso per la sua tanto tempestosa quanto misteriosa vita sentimentale: Valeria Golino è tra le sue ex – «Ma non è per quello che Euphoria mi è piaciuto», dice del film che l’italiana ha presentato a Cannes, dove era presidente di una delle giurie – e ha una figlia di 6 anni avuta dalla modella Kimberly Stewart, figlia della rockstar Rod. Vive in America da quando è ragazzo ma è nato e cresciuto a Puerto Rico: «Ci vado due o tre volte l’anno a trovare i parenti», racconta a Vanity Fair, «e quando arrivo lì, dopo qualche giorno sogno e penso di nuovo in spagnolo. Anche quando conto, da cento in su passo allo spagnolo».
Non è ovviamente parente del regista messicano Guillermo del Toro, trionfatore agli ultimi Oscar. «In molti lo pensano, ma siamo solo amici. Ogni tanto qualcuno mi scambia per lui e mi chiede se sono io il regista de La forma dell’acqua, io mento e mi prendo tutti i meriti».
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