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“BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI NON PIACERE A TUTTI” – I 40 ANNI DI ARISA: “DIPENDIAMO TROPPO DAL GIUDIZIO DEGLI ALTRI. QUESTA STORIA DEL GIUDIZIO PER CUI OGNUNO DEVE METTERE BOCCA È PROVINCIALE. C’È ANCHE UN FATTORE DI INVIDIA, EH. L’ITALIA HA TANTISSIMI PREGI, MA È UN PAESE – I SOCIAL HANNO DATO LA PAROLA A TUTTI E C’È PURE QUELLO CHE CRITICA IL NASO DI MARINA ABRAMOVI?. RIMANGO SEMPRE PIÙ FERITA DAL GENERE FEMMINILE CHE ATTACCA IL GENERE FEMMINILE. SE MOSTRO I ROTOLI DI CICCIA CI STA CHE UNO MI DICA: ‘NON TI VERGOGNI?’. QUANDO C’È UN PENSIERO VOLUTAMENTE CATTIVO DI SICURO È DA PARTE DI UNA DONNA…”

Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”

 

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[…] A 40 anni, Rosalba Pippa, due volte vincitrice del Festival di Sanremo (nel 2009 da esordiente con Sincerità e nel 2014, nella categoria Campioni, con Controvento), ex giudice di X Factor , ex star di Ballando con le stelle , ora coach di Amici , è sempre sorprendente.

 

Schietta, stravagante, inquieta, dice: «So cosa voglio, il prossimo passo è la concretezza. Dipendiamo troppo dal giudizio degli altri». Ha cambiato tante volte, sui social ha mostrato il suo corpo, “i rotoli di ciccia” e la vita da vespa, ha parlato del suo percorso. «Sono forte e fragile, come tutti. Ma ho imparato a volermi bene».

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Ha detto: «Vedo con chiarezza l’orizzonte verso cui voglio dirigermi». Quale è?

«La concretezza. Siamo dipendenti dal giudizio degli altri, specie chi fa il mio lavoro. La mia strada è la melodia, è bello credere nei sentimenti: non demoliamo le speranze. […]».

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È scappata spesso?

«Sì, tante volte, per prima cosa da me stessa. Sono sempre quella del passo indietro, del “non me lo merito”. […] Bisogna avere il coraggio di non piacere a tutti».

 

[…]  Avevano fatto scalpore le foto in cui aveva un’immagine sensuale: un dimagrimento di cui si è parlato tanto. Cos’è cambiato?

«[…]  A me piace posare per i fotografi, fare foto in cui non sono io. Il problema è che poi sono io».

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Perché dice così?

«Perché mi piace quella immagine ma finisce lì. Quando mi riguardo, ci sono foto che ritraggono un’attrice anni 40, una cantante spogliarellista anni 70, e posso essere tutte queste donne. Certe relazioni lasciano l’amaro in bocca, anche se hai ricevuto un rifiuto sai che vali a prescindere. Invece per prima cosa mostri il corpo: “Sono fica, non me ne frega niente”. Poi ti passa pure quella roba lì».

 

Però le donne sono sempre giudicate: pensi agli attacchi a Levante che si è fatta bionda.

«C’è anche un fattore di invidia, eh. L’Italia ha tantissimi pregi, ma è un paese. Questa storia del giudizio per cui ognuno deve mettere bocca è provinciale. E lo dico io che vengo dalla campagna. Non se ne può più».

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Non pensa che i social abbiano peggiorato le cose?

«Hanno dato la parola a tutti, nel bene e nel male […] c’è quello che critica il naso di Marina Abramovic. Rimango sempre più ferita dal genere femminile che attacca il genere femminile, è come se mi sentissi più compresa dagli uomini che dalle donne. Se mostro i rotoli di ciccia, e li ho fatti vedere, ci sta che uno mi dica: “Non ti vergogni?”. Quando le cose sono più arzigogolate, c’è un pensiero volutamente cattivo, leggo, ed è da parte di una donna». […]

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