BRUNETTA RISPONDE A FACCI: ''ANCHE IO TI VOGLIO BENE. SONO SEMPRE LO STESSO ROMPIPALLE, È ''LIBERO'' CHE HA RIESUMATO IL METODO BOFFO CONTRO DI ME, HA CAMBIATO LINEA EDITORIALE E STA PERDENDO COPIE A DANNO DELLA 'VERITÀ' DI BELPIETRO. VI COMPIANGO, GLI ARTICOLI AL VELENO SU DI ME SONO LO SPECCHIO DELLA VOSTRA DECADENZA''
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Filippo,
anche io ti voglio bene, e molto. Io rompo, si sa, ma non credo sia questa la notizia.
In queste poche righe vorrei chiederti solo una cosa. Perché il tuo “Libero” ha riesumato il “Metodo Boffo” nei miei confronti? Dammi solo questa risposta, Filippo. Non chiedo altro.
Forse perché rompo troppo rispetto agli opportunisti, forse perché lavoro troppo con la mia intelligenza (che mi riconosci) per il fronte del No al referendum, forse perché a differenza di tanti sono coerente con me stesso e con i miei convincimenti.
renato brunetta con la moglie titti
Dimmi, caro Filippo, perché “Libero” negli ultimi mesi ha visto precipitare il numero delle copie vendute (circa 22mila), e “La Verità”, nuovo quotidiano del vostro ex direttore Belpietro, viaggia intorno alle 30mila copie? Perché quando scrivevo per “Libero”, quando facevo con Feltri i “Manuali di conversazione politica” in opposizione a Prodi, eravamo arrivati a 150mila copie? Brunetta che rompeva allora andava bene al tuo direttore. Perché Brunetta che continua a rompere adesso non va più bene? Forse perché disturba il manovratore Renzi?
Io sono sempre la stessa persona, lo stesso Brunetta, ebbene sì, lo stesso rompi palle. Ma quando mi guardo allo specchio, la mattina, mi piaccio ancora. Potete dire, voi di “Libero”, la stessa cosa?
Ti preoccupi delle querele. Beh, quando si scrivono infamità e falsità, come quelle messe nero su bianco da Francesco Specchia e da Mattias Mainiero, si deve essere consapevoli di cosa si rischia, a cosa si può andare incontro. Che ragioni c'erano per scrivere quelle assurdità contro di me, a freddo, senza alcuna ragione, ravanando nella rete?
Torniamo alla domanda iniziale, caro Filippo. Perché avete riesumato il “Metodo Boffo”? Cosa è successo dentro “Libero”? Perché si è spaccata in maniera così grave e traumatica la vostra comunità giornalistica?
“Libero” è stato costretto a cambiare linea editoriale in modo repentino e violento. Perché? Ve lo chiedete voi che con professionalità e sacrifici costruite ogni giorno il giornale nel quale dovreste rispecchiarvi. I vostri lettori vi stanno abbandonando, non sopportano un contrordine politico di questo tipo, per interessi, per soldi, per fondi pubblici, per potere. Non si sa più cosa siete. Siete per Renzi e contro l'Europa; attaccate me su Dario Fo e il giorno prima Feltri gli dà del mandante di un assassinio...
In gioco non ci sono io... “perennemente spiritato, incattivito, borioso, tutto il giorno a sbraitare e a twittare persino dal camerino del centro commerciale, criceto nella ruota di una politica che non esiste più…”. In ballo non ci sono io, con tutti i miei difetti. In ballo ci siete voi che siete rimasti. Vi compiango. “Libero” di adesso, senza bussola, “Libero” del “Metodo Boffo” è lo specchio della vostra decadenza. E sai che ho ragione.
Buona fortuna, caro Filippo. Ti voglio bene
Renato Brunetta