calvino guevara

CUBA LIBRE – 1968, ITALO CALVINO IN GLORIA DI CHE GUEVARA (CHE AVEVA CONOSCIUTO A CUBA NEL '64): "QUALSIASI COSA IO CERCHI DI SCRIVERE PER ESPRIMERE LA MIA AMMIRAZIONE MI PARE FUORI TONO. IO SONO QUI, SEDUTO NEL MIO STUDIO, NELLA FINTA PACE E FINTA PROSPERITÀ DELL'EUROPA, A SCRIVERE, SENZA ALCUN RISCHIO, D'UN UOMO CHE HA VOLUTO ASSUMERSI TUTTI I RISCHI…"

italo calvino

 

 

Il 9 ottobre 1967, mentre Calvino era a Parigi, ricevette la notizia della morte di Che Guevara, che aveva conosciuto a Cuba nel ’64. Il 15 ottobre 1967 (il giorno del suo 44º compleanno) scrisse un articolo a lui dedicato che fu pubblicato in spagnolo nel gennaio 1968 sulla rivista cubana “Casa de Las Americas”, nel numero speciale dedicato al rivoluzionario. La lettera venne poi ripubblicata sul giornale cubano Granma il 25 settembre 2007.

 

 “Qualsiasi cosa cerchi di scrivere”

di Italo Calvino

 

Pensando a Che Guevara

Che Guevara

Qualsiasi cosa io cerchi di scrivere per esprimere la mia ammirazione per Ernesto Che Guevara, per come visse e per come morì, mi pare fuori tono. Sento la sua risata che mi risponde, piena d'ironia e di commiserazione. Io sono qui, seduto nel mio studio, tra i miei libri, nella finta pace e finta prosperità dell'Europa, dedico un breve intervallo del mio lavoro a scrivere, senza alcun rischio, d'un uomo che ha voluto assumersi tutti i rischi, che non ha accettato la finzione d'una pace provvisoria, un uomo che chiedeva a sé e agli altri il massimo spirito di sacrificio, convinto che ogni risparmio di sacrifici oggi si pagherà domani con una somma di sacrifici ancor maggiori.

 

Guevara è per noi questo richiamo alla gravità assoluta di tutto ciò che riguarda la rivoluzione e l'avvenire del mondo, questa critica radicale a ogni gesto che serva soltanto a mettere a posto le nostre coscienze.

 

CALVINO

In questo senso egli resterà al centro delle nostre discussioni e dei nostri pensieri, così ieri da vivo come oggi da morto. È una presenza che non chiede a noi né consensi superficiali né atti di omaggio formali; essi equivarrebbero a misconoscere, a minimizzare l'estremo rigore della sua lezione.

 

La "linea del Che" esige molto dagli uomini; esige molto sia come metodo di lotta sia come prospettiva della società che deve nascere dalla lotta. Di fronte a tanta coerenza e coraggio nel portare alle ultime conseguenze un pensiero e una vita, mostriamoci innanzitutto modesti e sinceri, coscienti di quello che la "linea del Che" vuol dire -una trasformazione radicale non solo della società ma della "natura umana", a cominciare da noi stessi- e coscienti di che cosa ci separa dal metterla in pratica.

 

Ernesto Che Guevara

La discussione di Guevara con tutti quelli che lo avvicinarono, la lunga discussione che per la sua non lunga vita (discussione-azione, discussione senz'abbandonare mai il fucile), non sarà interrotta dalla morte, continuerà ad allargarsi.

 

 

Anche per un interlocutore occasionale e sconosciuto (come potevo esser io, in un gruppo d'invitati, un pomeriggio del 1964, nel suo ufficio del Ministero dell'Industria) il suo incontro non poteva restare un episodio marginale. Le discussioni che contano sono quelle che continuano poi silenziosamente, nel pensiero. Nella mia mente la discussione col Che è continuata per tutti questi anni, e più il tempo passava più lui aveva ragione.

Anche adesso, morendo nel mettere in moto una lotta che non si fermerà, egli continua ad avere sempre ragione.

CALVINO 1calvinoCALVINO ndex FIDEL CASTRO CHE GUEVARACHE GUEVARA CON IL ROLEXCHE GUEVARA ALEIDACHE GUEVARA

Fidel Castro e Che Guevarache guevara morto 4che guevara morto 2ERNESTO CHE GUEVARACHE GUEVARA MORTO AUTOPSIA jpegche guevara fidel castro e il che guevara FOTO INEDITA DELLA MORTE DI CHE GUEVARAche guevara morto 1che guevara morto 3

 

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