LA CANNES DEI GIUSTI - APPLAUSI NON ENTUSIASTICI, MA SINCERI, PER ''JULIETA'' DI ALMODOVAR. DONNE FAVOLOSE E MASCHI SPENTI, COME CI ASPETTAVAMO, TRIONFO DI COLLANT ANNI 80 E BELLISSIMA SCENA DI SESSO IN TRENO. MA È UN FILM PIÙ SERIO E ASCIUTTO DI MOLTE OPERE DEL REGISTA
Marco Giusti per Dagospia
Cannes. Piuttosto che restare tra le braccia di Calipso, definita un incrocio tra Kim Basinger e Angela Molina, il marinaio Ulisse prende la strada del mare aperto. L'avventura e forse la morte. Cosi' il marinaio Xoan fuggira' da Julieta e dalle sue donne. E a loro non rimarra' che elaborare il lutto e il senso di colpa.
Con Pedro Almodovar, che presenta oggi a Cannes in concorso il suo nuovo film, "Julieta", ispirato a tre racconti di Alice Munro, il lutto, i sensi di colpa e le donne che devono ricucire tele e rapporti non sono certo una novita'. Julieta, interpretatA da due diverse attrici, una piu' giovane e l'altra piu' grande, Emma Suarez e Adriana Ugarte, che non ha piu' notizie della figlia Antia da tredici anni, incontra l'amica storica della figlia, Bea, Michelle Jenner, che dice di averla incontrata.
Molla quindi tutto, il nuovo uomo Lorenzo, Dario Grandinetti, cambia casa, ritornando in quella dove aveva cresciuto la figlia e le scrive una lettera che diventa presto il flash back della sua vita. Julieta adulta diventa Julieta giovane in un trionfo di diverse acconciature bionde anni 80 e 90 che faranno la gioia delle signore e dei loro parrucchieri.
Siamo in un treno che viaggia nella note e il rifiuto di Julieta di parlare con un signore nella sua carrozza provoca due diverse cose, che Julieta incontri Xoan, Daniel Grao, l'uomo della sua vita, e che il signore, aspirante suicida, trovi la morte buttandosi dal treno. Da qui parte il primo senso di colpa e il curioso incastro tra desiderio maschile, scelta femminile e relative azioni che i vari Ulisse che le donne incontrano finiscono per dovere affrontare.
C'e' il mare tranquillo e il mare dell'avventura. Xoan ha una moglie, che e' morta, un'amante, Ava, Imma Cuesta, scultrice, una buffa domestica, una strepitosa Rossy De Palma, e il suo mare da affrontare. Julieta lo ama e vivra' con lui in una casetta sul mare. Nascera' la figlia, Antia, ma il gioco tra scelte e desiderio non cambiera'. E la morte di Xoan in mare, Julieta riconoscerà' il suo corpo dal tatuaggio, un cuore che vede scritte le lettere A e J, cioe' Antia e Julieta, ma forse anche Ava e Julieta, portera' al disastro familiare.
A Julieta non rimarra' che tessere la sua tela per la ricostruzione dei rapporti tra madre e figlia. Ma il cuore di tutto rimane il rapporto fra desiderio e scelte, tra l'erezione maschile, che vediamo immortalata gia' sui titoli di testa dalla statuetta fallica che Ava ha regalato a Julieta e rappresenta ovviamente Xoan, e senso di colpa femminile. Anche se e' un film piu' serio e asciutto di molte opere precedenti di Almodovar, non e' che sia meno complesso e interessante.
julieta pedro almodovar
julieta almodovar
Le sue Giuliette sono favolose, come ci aspettavamo, e i maschi un po' spenti, come ci aspettavamo. Trionfo di collant anni 80 nel primo flashback e bellissima scena di sesso in treno. Ne riparleremo presto, visto che esce a giugno. Applausi non entusiastici, ma sinceri.
