morte dei giornali

CARTA STRACCIATISSIMA - L’INESORABILE CRISI DEI QUOTIDIANI NON SI FERMA: A OTTOBRE 2021 LE VENDITE IN EDICOLA HANNO SEGNATO UN ALTRO CALO DEL 12%. IN CIFRE ASSOLUTE, SONO 183 MILA COPIE MEDIE VENDUTE IN MENO IN EDICOLA RISPETTO ALL’OTTOBRE 2020. IN SETTEMBRE ERANO STATE 190 MILA. IL MERCATO ORA È RIDOTTO A MENO DI 1 MILIONE E MEZZO DI COPIE - "BLITZQUOTIDIANO.IT": "SOLO DRAGHI PUÒ SALVARE IL SISTEMA DELL'INFORMAZIONE"

quotidiani.

Sergio Carli per www.blitzquotidiano.it

 

Scrivere delle vendite in edicola dei giornali quotidiani in Italia è diventato di una tragica monotonia. Il mese di ottobre conferma il trend. Dopo un settembre davvero nero, con un calo del mercato del 13%, ottobre segna un altro meno dodici per cento.

quotidiani italiani

 

In cifre assolute, sono 183 mila copie medie vendute in meno in edicola rispetto all’ottobre 2020. In settembre erano state 190 mila. Il mercato ora è ridotto a meno di 1 milione e mezzo di copie. Considerato che solo una parte dei lettori di giornali lo comprano tutti i giorni, la perdita di lettori è ancora più ampia.

 

Calo vendite giornali, coma fare?

mario draghi al senato

Per tenere in piedi il settore e farlo sopravvivere, in attesa che il passaggio dalla carta al digitale porti risultati accettabili sul piano economico, ci vuole un sostegno che le singole aziende, tutte in perdita più o meno rilevante, non sono in grado di trovare. Può farlo solo lo Stato.

 

I giornali e i giornalisti stanno sull’anima un po’ a tutti, i politici di tutti i colori li vorrebbero chiusi. Il fenomeno è mondiale e non riguarda solo l’Italia o i Paesi a democrazia limitata. L’ipocrisia della sinistra americana impersonata da Joe Biden, che esalta la libertà di stampa e si accanisce col più coraggioso reporter del mondo, Julian Assange ne è la conferma.

vendite giornali ottobre 2021

 

In Italia viviamo un momento speciale, di un primo ministro, Mario Draghi, che ha la forza di giostrare i partiti e fare quello che crede giusto, senza condizionamenti. I partiti odiano i giornali. Pensate a cosa hanno detto Massimo D’Alema e Beppe Grillo, l’odiatore primordiale.

 

Gli stessi giornalisti hanno dimostrato di che pasta sono fatti: per rompere le scatole a Berlusconi ci fu chi arrivò a scendere in piazza col post-it sulla bocca. Caduto Berlusconi, la sinistra al governo provò a fare di peggio e tutti si girarono dall’altra parte. Solo Luigi Zanda, uomo di giornali prima che di partito, sventò l’infame manovra.

 

Ma così non si andrà lontano

Non è solo il caso di chiedersi quando smetterà di girare l’ultima rotativa ma di chiedersi quando un sistema di informazione come lo conosciamo oggi si spegnerà. Resteranno i comunicati ufficiali e i blog, a stelle ma anche a strisce.

 

quotidiani italiani 2

Nessuno è contento di come gira il mondo dei giornali oggi. Ma il poco è meglio del niente. Parlare di democrazia è parlare a vuoto, se nulla si per impedire che venga meno il dna stesso della democrazia, la libera informazione. Quanto la sinistra e il Pd tengano alla libera stampa lo dimostrano le vicende del sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio per l’informazione.

vendite giornali ottobre 2021 (1)

 

C’era un veneziano post comunista di buona volontà e grande impegno, se non altro si sforzava di capire. Lo hanno sostituito con un berlusconiano di Lucania, gran brava persona, ma che si occupa di politica internazionale. E infatti nessuno lo ha mai sentito. Mentre il settore va alla deriva. Solo Draghi può salvare il sistema dell’informazione in Italia, disponendo le risorse e il percorso per traghettarlo dalla carta alle varie forme in cui oggi si è mutato. Il conto alla rovescia è cominciato.

 

 

vendite giornali ottobre 2021 (2)

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)