roberto bolle caschetto cucciari

DANZA CON CASCHETTO - CHE C’ENTRANO GEPPI CUCCIARI E PIF, VIRGINIA RAFFAELE E MIRIAM LEONE, CON LE PIROETTE DI ROBERTO BOLLE IN ONDA IERI SERA SU RAIUNO? C’ENTRA L’AGENTE: SONO TUTTI (CASUALMENTE) RAPPRESENTATI DA BEPPE CASCHETTO, CHE HA IN SCUDERIA ANCHE DUE DEI QUATTRO AUTORI DI ‘DANZA CON ME’ - VIDEO

 

 

Davide Maggio per www.davidemaggio.it

 

roberto bolle geppi cucciari

Già tempo fa avevo scritto della sgradevolissima disparità di trattamento nei confronti di alcuni artisti della tv pubblica che, a parità di prestazioni, vengono trattati in maniera sensibilmente differente. Ma non ci sono soltanto artisti di serie A e artisti di serie B: la questione riguarda anche determinati programmi. E’ come se in Rai si decidesse periodicamente di concentrare energie e investimenti straordinari su determinati show che, nelle intenzioni, dovrebbero avere il carattere dell’evento. Lodevole, senza dubbio, ma ci sono dei ‘però’.

 

roberto bolle 2018

Il primo è che il problema della televisione di Viale Mazzini non sta, attualmente, nella mancanza di un prime time forte e, soprattutto, dell’evento in prima serata. I problemi si ravvisano principalmente in daytime (molto debole dopo la pessima – a parere di chi vi scrive – gestione Leone). Concentrerei, dunque, gli sforzi per rafforzare i programmi quotidiani piuttosto che cercare il fenomeno ‘one shot’.

 

Il secondo è l’affezione del pubblico. La già citata caratteristica ‘one shot’ fa sì che show del genere non possano essere nè divenire seriali, vuoi per la caratura dell’artista, vuoi per i costi extra-ordinari. Anche in questo caso, dunque, sarebbe preferibile spostare gli investimenti nella ricerca di nuovi prodotti che possano divenire capisaldi della programmazione.

miriam leone danza con me

 

Poi c’è il terzo, il più fastidioso: la macchina organizzativo-produttiva, in mano al solito “gruppetto chic” al quale ci si rivolge – per ragioni che non mi sono chiare, o forse si – quando – sarà un caso – i budget lievitano o il contesto si fa prestigioso. ‘Gruppetto chic’ vuol dire, da qualche anno a questa parte, Caschetto & Co. E quindi, direte voi, dov’è il problema nel fare riferimento ad un agente che può contare su artisti utili al programma? Ecco, sino a qualche anno fa, probabilmente avrei risposto “nessuno”.

geppi cucciari

 

Ora, invece, la cosa mi disturba per ragioni molto semplici: sembra, infatti, che le scelte vengano fatte non da chi dovrebbe decidere – mettendoci il denaro – ma da chi quel denaro lo riceve, in base a logiche molto distanti dalla riuscita dello show e dalla gratificazione di pubblico e, conseguentemente, investitori. Danza Con Me, ad esempio, è stata una vetrina per la ITC2000 di Caschetto a partire dai titoli di testa: due autori (Monarca e Todescan) su quattro sono dell’agenzia di Caschetto; certo, poi c’è pure tale Pamela Maffioli che fino al 21 dicembre scorso inviava comunicati di Che Tempo Che Fa come ufficio stampa Zebaki. Ora la ritroviamo a firmare uno show prestigioso in prima serata, ma questa è un’altra storia. Poi c’è il capitolo ospiti.

pif danza con me

 

Qui viene il bello: Geppi Cucciari, Pif, Miriam Leone e Virginia Raffaele. Tutti, manco a dirlo, rappresentati da Caschetto. E si dirà: beh, sono artisti amati dal pubblico. Si, talmente amati che, volendo sintetizzare, proprio Cucciari, Leone e Pif, tutti insieme appassionatamente, sono riusciti a far scendere gli ascolti di una corazzata come quella de Le Iene. Cosa che si ripete puntualmente quando i tre abbandonano la loro doratissima nicchia per “sperimentare” altrove, anche dove c’entrano come i cavoli a merenda.

roberto bolle marco d amore

 

L’elenco sarebbe troppo lungo per poter sintetizzare ma, sarà anche questo un caso, riappaiono spesso e volentieri anche quando un programma dovrebbero guardarlo da casa. E dispiace perchè è controproducente per l’artista stesso, soprattutto quando ci si trova di fronte a nomi straordinari come quello di Virginia Raffaele che anzichè vedersi ‘celebrata’ a dovere, è costretta a ’scontare’ le discutibilissime logiche di agenzia. Però la Rai ha scelto con maestria e autonomia il compagno di palco di Bolle: Marco D’Amore. Capite? Marco D’Amore. Anzi, lo straordinario Marco D’Amore. Peccato, però, che la sua straordinarietà sia pressocchè sconosciuta al grande pubblico. Sono pronto a mettere la mano sul fuoco sul fatto che la stragrande maggioranza dei telespettatori sintonizzati ieri sera su Rai 1 abbia speso gran parte del tempo a chiedersi “ma questo chi è?”.

roberto bolle marco d amore sting

 

La Rai farebbe bene ad amarsi di più, guardando gli artisti che ha in casa piuttosto che strizzare l’occhio ad una chiccheria più presunta che reale, per avere la coscienza a posto e, forse ancor di più, una scusa valida davanti agli impietosi dati Auditel: “abbiamo realizzato un prodotto di qualità”. Ma se la qualità la guardano in pochi, può andare a farsi benedire. Così come si è andata a far benedire la competenza di coloro che questi programmi li mettono in piedi, senza esser consapevoli dell’azienda nella quale e per la quale lavorano e soprattutto del pubblico che quella tv la guarda, preoccupati di compiacere qualcuno per rimanere saldi al proprio posto.

roberto bolle melissa hamilton

 

Peccato per Bolle. Avrei preferito recensire la sua grandezza e la sua arte. Quelle si, non si discutono.

virginia raffaele roberto bolle

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...