de sica 1

“IL POLITICALLY CORRECT È UNA STRONZATA. SIAMO TUTTI CASTRATI" – CHRISTIAN DE SICA RANDELLA A TUTTA FORZA: "È UNA VITA CHE FACCIO RUOLI DI MISOGINI E MASCHILISTI, SI SA CHE SI RIDE CON IL DEMONIO, NON CON SAN FRANCESCO" - "SE FACESSI OGGI UN FILM COME QUELLI CON DE LAURENTIIS PRODUTTORE, MI ARRESTEREBBERO" - "HO RECITATO ADESSO IN 'VITA DA CARLO 2', MI HA TELEFONATO AURELIO E MI HA DETTO CHE INSIEME FUNZIONIAMO. GLI HO RISPOSTO "E SOLO ORA TE NE ACCORGI?" '

 

Estratto dell’articolo di Fulvia Caprara per “La Stampa”

 

massimo boldi christian de sica de sica in a spasso nel tempo 5

«Non se ne può più di personaggi negativi e vincenti». In vena di ricordi Christian De Sica liquida, a sorpresa, la sua ampia galleria di personaggi sboccati, maleducati, insopportabili: «Se facessi oggi un film come quelli con Aurelio De Laurentiis produttore, mi arresterebbero».  […]

 

Che succede, si è stancato di far ridere?

«E' una vita che faccio ruoli di misogini e maschilisti, d'altra parte si sa che si ride con il demonio, non certo con San Francesco. […] Italia ci sono tante famiglie felici, ma nessuno le racconta, si preferisce sottolineare i lati oscuri e questo è sbagliato, sono convinto che le persone abbiano bisogno di eleganza, di positività, di film con William Holden e Audrey Hepburn, di commedie ottimiste come quelle di mio padre. Mi torna in mente Aldo Fabrizi e una sua battuta in cui diceva soddisfatto "oggi è domenica, c'è il pollo!". Ecco, quell'Italia lì, fatta di semplicità e gente umile, non la descrive più nessuno».

 

christian de sica

Cosa non le piace del cinema di oggi?

«Non ne posso più di film americani a base di esplosioni e primi piani. E poi mi rattrista constatare che il nostro sia un Paese che dimentica in fretta e facilmente. Anni fa sono entrato in un bar con mio fratello Manuel, c'erano due ragazzi, uno ha detto all'altro "ma lo sai che anche il papà di Christian faceva l'attore?" In Francia non sarebbe mai successo, lì un vecchio attore di successo è considerato un idolo da venerare». […]

 

Nel film Pietro perde la memoria. Lei che rapporti ha con i ricordi?

«Io con i ricordi ci vivo. Per Risi, Monicelli, Age, Scarpelli, Sordi, ho sempre avuto una stima sfegatata, senza non avrei potuto fare niente. Una volta, poco prima che se ne andasse, Sordi mi prese da parte, eravamo in una trasmissione tv, mi disse "ogni volta che vedi una foto mia, ce' devi mette il moccoletto sotto, perché da me hai imparato tutto". Aveva ragione. Per esempio, nella comicità, ho imparato che certe cose, tipo la vecchia che cade per terra, faranno sempre ridere».

 

teresa saponangelo e christian de sica - i limoni d inverno

Oggi, però, con l'imperativo del politically correct, le battute vietate sono tante. Che ne pensa?

«Il politically correct è una stronzata. Siamo tutti castrati, solo Checco Zalone se ne frega e continua a far ridere. Se ripenso a certi trucchi, a certi travestimenti del passato, che ne so, tingermi la faccia di nero per interpretare un afro-americano… tutta roba diventata impossibile».

 

I cinepanettoni le hanno regalato grande successo. Rimpianti?

«I film di Natale erano una gabbia dorata, ho continuato a farli, ma ho anche avuto la sensazione di essere rimasto fregato».

christian de sica sordi

 

In che senso?

«Per esempio quando Tornatore mi offrì la parte del protagonista dell'Uomo delle stelle, ero sul set di Natale a Rio e fui costretto a rifiutare. E poi non sono mai riuscito a girare il film sulla storia dell'amore tra mio padre e mia madre Maria Mercader sul set del film La porta del cielo . Ogni volta che tornavo alla carica con il mio progetto, mi sentivo dire "lascia perdere, è una storia che fa piangere, non la vedrà nessuno".  Così alla fine non se n'è fatto niente. […]  Ho recitato adesso in Vita da Carlo 2 , mi ha telefonato Aurelio e mi ha detto che insieme funzioniamo. Gli ho risposto "E solo ora te ne accorgi?".

boldi de sica

 

E dire che siamo cresciuti insieme..» Siete anche cognati, visto che sua moglie Silvia è sorella di Carlo Verdone. «Devo molto a mia moglie, stiamo insieme da 50 anni e ridiamo ancora tanto. E' lei che mi ha spinto a fare teatro, ed è stata lei che mi ha convinto a girare I limoni d'inverno, io, senza Silvia, sarei un povero scemo. Voi donne siete magiche».

verdone de sicachristian de sica lino banfi bellifreschi christian de sicalino banfi christian de sica bellifreschiverdone de sica strabioliCHRISTIAN DE SICAmassimo boldi christian de sica CHRISTIAN DE SICASORDI E VITTORIO DE SICA UN ITALIANO IN AMERICAteresa saponangelo e christian de sica - i limoni d inverno

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…