CIAK, MI GIRA - ALTRA GIORNATA DI INCASSUCCI E DI SALE MEZZE VUOTE. “ASTEROID CITY” DI WES ANDERSON È ANCORA PRIMO, IERI, CON 84 MILA EURO E 14 MILA SPETTATORI, CON UN TOTALE DI 761 MILA EURO - SECONDO POSTO PER “ASSASSINIO A VENEZIA” DI E CON KENNETH BRANAGH IN VERSIONE BAFFUTA CON 79 MILA EURO E 12 MILA SPETTATORI PER UN TOTALE DI 6,6 MILIONI DI EURO. TERZO POSTO PER L’HORROR AUSTRALIANO MARCHIATO A24 “TALK TO ME” DEI FRATELLI PHILIPPOU, PIACIUTO ALLA CRITICA INTERNAZIONALE
Marco Giusti per Dagospia
Altra giornata di incassucci e di sale mezze vuote. Detto questo con cinefili e pensionati al cinema, “Asteroid City” di Wes Anderson è ancora prima ieri con 84 mila euro e 14 mila spettatori, e un totale di 761 mila euro. Se non lo avete fatto già guardatevi anche i quattro episodi del regista tratti dai racconti di Roald Dahl su Netflix, che possono essere una bella sorpresa. Secondo posto per “Assassinio a Venezia” die e con Kenneth Branagh in versione baffuta con 79 mila euro e 12 mila spettatori per un totale di 6, 6 milioni di euro. Terzo posto per l’horror australiano marchiato A24 “Talk to Me” dei fratelli Philippou, molto piaciuto alla critica internazionale, con 77 mila euro e 11 mila spettatori per un totale di 958 mila euro.
Quarto è il film-evento “Vermeer – The Greatest Exhibition” con 57 mila euro, 6 mila spettatori, che pagano di più il biglietto però, con un totale di 159 mila euro. Al quinto posto troviamo “Io capitano” di Matteo Garrone con 55 mila euro con 10 mila spettatori e un totale di 2, 6 milioni di euro. Diciamo che non c’è questa grande differenza di spettatori tra “Asteroid City” e i quattro film che lo seguon. Praticamente sono tutti sulla stessa linea. Al sesto posto troviamo il fantascientifico “The Creator” di Gareth Edwards con 51 mila euro, 8 mila spettatori e un totale di 667 mila euro. Vi ricordo solo che “The Palace” di Roman Polanski è ancora decimo con 23 mila euro, 4 mila spettatori e un totale di 246 mila euro. Oggi escono molti altri film e forse qualcosa cambierà.
Anche perché ci si aspetta parecchio dal nuovo horror “The Exorcist: Il credente” di David Gordon Green con Ellen Burstyn, Leslie Odom Jr, Lydia Jewett, che si presenta come il vero sequel del vecchio Esorcista di William Friedkin. Ma le critiche americane sono terribili. Vi leggo solo cosa scrive Jordan Hoffman di “The Messanger”: “La data originale di uscita del film era stata spostata a causa del concerto-documentario di Taylor Swift. Sfortunatamente lei non ne gira uno ogni settimana”. Esce anche “Volevo un figlio maschio” commedia diretta e scritta da Neri Parenti (bentornato!) con Enrico Brignano padre di sole figlie femmine che sogna di avere il maschio e si ritrova magicamente a casa ben quattro figli maschi.
Sono quasi due anni che commedie di questo tipo sono state eliminate dalla programmazione in sala e vengono destinate solo alle piattaforme. Come tutte le produzioni medie. In sala vanno o kolossal popolari, o horror o anime per giovani, o film d’arte e da festival per i vecchi signori cinefili. La produzione media di un tempo, vedi “I peggiori giorni”, viene massacrata. Quel pubblico è tutto steso sul divano.
O no? Vedremo. Domani escono anche il film “civile” sul ragazzo gay che adotta una figlia down “Nata per te” di Fabio Mollo con Pierluigi Gigante e Teresa Saponangelo, il bellissimo “La moglie di Tchaikoswki” di Kirill Sebrennikov, visto a Cannes l’anno scorso, il film per vecchi signori “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry” di Hattie McDonald con Jim Broadbent che si fa piedi mezza Inghilterra per vedere un suo primo amore, e lo strano “Sick of Miself” di Kristiffer Borgi con Kristine Kujath Thorp e Erik Saether che pare un horror-farmacologico tedesco. Tanti titoli ma nessuno da grande incasso, mi sa…
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