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IL CINEMA DEI GIUSTI - È QUEL MOMENTO DELL'ANNO IN CUI UN HORROR INDIPENDENTE, GIRATO CON DUE SPICCI, FA IL BOOM AL BOTTEGHINO USA: "THE GALLOWS" INCASSA 38 MILIONI NONOSTANTE LE STRONCATURE DELLA CRITICA

Marco Giusti per Dagospia

 

The Gallows – L’esecuzione di Chris Lofing, Travis Cuff

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Se c’è una corda e un boia, prima o poi qualcuno ci lascerà le penne. Su questa semplice trovata, e sulla paura che si prova a girare quasi al buio con una telecamerina in soggettiva costante, è costruito questo piccolissimo horror americano giovanile, The Gallows – L’esecuzione, dei quasi esordienti Chris Lofing e Travis Cuff, che lo hanno scritto e diretto e hanno pure trovato con una colletta di amici i 100 mila dollari per girarlo rapidamente con un pugno di ragazzetti protagonisti.

 

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La cosa incredibile è che una volta girato in maniera indipendente, Lofing e Cuff hanno trovato un vero produttore, la New Line, e un distributore forte come la Warner Bros, che lo ha tagliato parecchio, riducendolo a una settantina di minuti, ma il film, in America, ha già incassato 38 milioni alla faccia delle recensioni terribili della critica. Prova a farlo in Italia…

 

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Quattro pischelli piuttosto antipatici, interpretati da Ryan Shools (lo avete visto in Mud), Pfeiffer Brownm Reese Mishler e Cassidy Erin Gifford, si ritrovano chiusi nella notte nel teatrino della loro scuola dove si aggira probabilmente il fantasma di un certo Charlie. Non sarà facile uscirne, perché Charlie si vuole vendicare di un terribile evento accaduto venti anni prima, quando ci rimase secco nella recita scolastica di “The Gallows”, da qui il titolo, mise la testa nella corda per l’impiccagione e il trucco per salvarlo non funzionò. Capita.

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Visto che venti anni dopo, nella stessa scuola, hanno avuto la bella idea di riprendere lo spettacolo omicida, Charlie sembra prepararsi alla sua vendetta alla Venerdì 13. Anche perché lo sciagurato Ryan, odioso come pochi, convince l’amico Reese e la biondina Cassidy, a entrare nel teatro di notte e rovinare le scene in modo da impedire la rappresentazione teatrale del giorno dopo.

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A loro si unisce una quarta ragazza, Pfeiffer, protagonista della piece assieme a Ryan, che è segretamente innamorato di lei. Il tutto è rirpeso dalla telecamerina di Reese più alla Rec che alla Blair Witch Project, anche se spesso, nel procedere della storia e nel suo scivolare nell’horror, non si capisce bene chi stia riprendendo.

 

Poco tenuto insieme come logica narrativa e messa in scena, il film funziona proprio per le sue funzionalità basiche da horror estivo, compreso il fatto che le apparizioni di Charlie arriveranno molto tardi e questo rende ancor più pauroso il tutto.

 

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A parte un paio di scene che dimostrano una certa idea di cinema, il resto del film è piuttosto modesto anche se si vede con piacere e i giovani attori sono piuttosto buoni. Comunque se con 100 mila lire di budget riuscite a incassare 38 milioni… Da oggi, 19 agosto, in sala.

 

 

 

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