![la foresta dei sogni](/img/patch/04-2016/la-foresta-dei-sogni-785300_600_q50.webp)
IL CINEMA DEI GIUSTI - NON È ALLEGRISSIMO QUESTO “LA FORESTA DEI SOGNI” DIRETTO DA GUS VAN SANT CON INTERPRETI FORTI COME MATTHEW MCCONAUGHEY, KEN WATANABE E NAOMI WATTS, CHE HA DELUSO PARECCHIO, CON BOATI E FISCHI IN SALA, IL PUBBLICO DI CANNES
Marco Giusti per Dagospia
Un bel suicidio? Ma sì! Magari in un bosco accuratamente scelto in Giappone. Forse lo troviamo anche su tripadvisor. Diciamo che non è allegrissimo questo La foresta dei sogni (in originale The Sea of the Trees) diretto da Gus Van Sant con interpreti forti come Matthew McConaughey, Ken Watanabe e Naomi Watts, che ha deluso parecchio, con boati e fischi in sala, il pubblico nella scorsa edizione del Festival di Cannes.
Magari un anno dopo, senza polemiche, il film funzionerà di più. Da tempo conosciamo il malsano interesse di Gus Van Sant per i suicidi e per la morte, da Last Days (un capolavoro) al curioso Restless. Qui si parte da una sceneggiatura di Chris Sparling che vede un triste professore americano, Matthew MacConaughey, precipitarsi in una montagna giapponese, chiamata il Mare d'Alberi, che è da anni amena meta di suicidi di tutte le nazionalità. In un flashback vedremo appunto che clicca su Google "Ideal place to die" (“posti ideali per morire”) e viene fuori il simpatico posto.
Lì, come è pronto a farla finita per sempre neanche fosse Totò col gas in "Totò all'inferno", gli si presenta un altro aspirante suicida giapponese, Ken Watanabe. Per salvarlo, il professore desiste momentaneamente dall'impresa e si ritrova presto imprigionato nella foresta, dalla quale non riesce a uscire, e dall'arrivo dei ricordi della sua vita. Tutti legati alla moglie, Naomi Watts, che aveva il brutto vizio della bottiglia, con la quale aveva un rapporto di amore-odio particolarmente complesso.
Solo quando le è stato diagnosticato un tumore al cervello lui le si è ravvicinato senza rancori. È chiaro che è il fallimento del suo matrimonio a averlo portato nella amena montagna, dove le forze della natura sembrano essersi scatenate sui due aspiranti suicidi. Alla fine non ha convinto quasi nessuno questo mélo con punte fantastiche che non sembra proprio uno dei migliori film di Gus Van Sant. E pure i suoi attori ci sembrano un po’ spenti. Magari, un anno dopo, ripeto, il film funzionerà un po’ meglio. In sala da giovedì 14 aprile.