IL CINEMA DEI GIUSTI: UN “OUTING” DA NON VEDERE

Marco Giusti per Dagospia

Nooo! Un'altra commedia girata tra Monopoli e Polignano! Con gli stessi set, le stesse inquadrature e perfino le stesse protagoniste del primo film e del tour di Checco Zalone, cioè Giulia Michelini e Claudia Potenza. C'è anche la commedia gay, anche se qui è trattata con la delicatezza di un Cassano, con battute tipo "Son froci. Problemi loro" o "Volevo dimostrare che la Puglia non ha solo le orecchiette, ha anche gli... orecchioni!"

L'unica differenza è che non troviamo in questo caso (strano...) la presenza della Film Commission Puglia, ma solo sponsorizzazione varie, tra cui l'Enel. Stiamo parlando di "Outing-fidanzati per sbaglio", commedia al gusto puglia-gay di tal Matteo Vicino, che lo ha pure scritto e montato, già autore di un film ,"Young Europe", oltre che (leggiamo) "intrattenitore e comico". Producono Roberto Cipullo e il mitico Andrea Iervolino, già responsabile di almeno tre commedie girate in quel di Polignano, e di un'altra mezza dozzina girate un po' qua un po' là in piccoli posti di mare fuori stagione.

Tra le caratteristiche delle commedie di Iervolino, c'è appunto quella della ambientazione fissa in un sud fuori stagione perché costa meno oltre alla presenza della sua fidanzata Cosetta Greco e di altre bellezze spesso sbattute nelle scene da extra dei titoli di coda. Rispetto a un piccolo capolavoro della commedia iervoliniana, come "La mia mamma suona il rock" di Massimo Ceccherini, pure questo girato a Polignano, con tematica gay e assurdamente sbattuto nelle uscite in dvd, in "Outing" sembrano girare più soldi e c'è un cast che pretenderebbe almeno lo status di film giovanile alla sotto-Brizzi o alla sotto-sotto Zalone.

Due giovani pugliesi, Andrea Bosca e Nicolas Vaporidis, il primo trapiantato a Milano nel mondo marcio della moda, con tanto di fidanzata semifoggiana, Claudia Potenza, il secondo rimasto a Polignano che mal se la cava con gamba claudicante e fratellino al seguito (non se ne capisce mai il motivo, però...), si fingono coppia di fatto gay quando esce un bando della Regione Puglia che assegna dei fondi alle imprese tenute da coppie omosessuali.

Il gioco è quindi quello di due amici etero, finto pugliesi nella realtà e pure finto froci nel film, che vanno a scuola di gaitudine dal trans Vittoria Schisano, sempre carina, e altri due strani ceffi sotto l'occhio del direttore del quotidiano "Puglia Oggi", un Massimo Ghini ormai sceso dal magico modo dei cinepanettoni, che è, alla fine, l'unico vero gay che si maschera da etero nella Puglia un po' all'antica. Avete capito qualcosa? Io ancora meno.

Aggiungiamoci una sotto-Gabbanelli d'assalto, l'adorabile Giulia Michelini che con al sua presenza illumina inutilmente il film, che scopre subito la verità ma si innamora di Vaporidis, un cattivissimo piccolo boss locale, la sua fidanzata scema messa a fare il caporedattore del giornale e poche altre ideuzze. Ne viene fuori un film un po' al di sopra delle produzioni consuete di serie Z di Iervolino, ma anche meno stracultizzante, un mischione di temi alla Brizzi e alla Zalone che nascondono la povertà totale della commedia che si sta mettendo in scena.

Il mondo gay non viene neanche sfiorato, quello degli stilisti milanesi è da barzelletta, mentre come commedia giovanile, malgrado la presenza di un buon cast, non si va da nessuna parte. Vaporidis, al suo secondo film da gay, vero o finto, sembra aspettare set migliori, il bel Andrea Bosca non si rende conto di dove è capitato, Claudia Potenza, creatura zaloniana a teatro, rotea gli occhi per fare la foggio-milanese di successo, la Michelini almeno gira in moto e scatta qualche foto. Fa vedere anche mezza chiappa. Meglio i vecchi sporchi film di Iervolino con gli sponsor miserabili a vista e la Marini ovunque. In sala dal 28 marzo.

 

Outing outing fidanzati per sbaglio nicolas vaporidis andrea bosca foto dal film nicolas vaporidis e andrea bosca in outing fidanzati per sbaglio giulia michelini foto dal film nicolas vaporidis andrea bosca e lorenzo zurzolo in outing fidanzati per sbaglio

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…