IL CINEMA DEI GIUSTI - CHE BELLEZZA“GANGSTER SQUAD”! ISPIRATO ALLA VERA STORIA DEL BOSS DI LOS ANGELES MICKEY COHEN, CON UN GRANDE SEAN PENN, SMITRAGLIATE, BELLE RAGAZZE, EX-PUGILI, POLIZIOTTI CORROTTI, POLIZIOTTI ONESTI NELLA LOS ANGELES DEL 1949 – MA LA SCENA PIÙ IMPORTANTE, IN CUI MOLTE PERSONE VENGONO UCCISE IN UN CINEMA, È STATA TAGLIATA DOPO LA STRAGE DI AURORA...

Marco Giusti per Dagospia

Che bellezza! Smitragliate, belle ragazze, ex-pugili, poliziotti corrotti, poliziotti onesti nella Los Angeles del 1949. Gli anni di Johnny Stompanato e di Mickey Cohen. Tornano i gangster in un film della Warner Bros! Come se ci fossero ancora Humphrey Bogart e James Cagney, Raoul Walsh e Michael Curtiz...

Ecco, è molto piacevole questo "Gangster Squad" diretto da Ruben Fleischer, giovane regista di "Zombieland", e scritto dal televisivo Will Beal ispirato da una serie di libri di Paul Lieberman e alla vera storia del boss della male di Los Angeles Mickey Cohen. Ha pure un gran bel cast.

Da Sean Penn come il cattivissimo Mickey Cohen ("Io sono il progresso"), che mette sotto il suo tacco la bellissima Emma Stone nei panni della bambola Grace Faraday, alla squadra dei duri e puri capitanata da Josh Brolin come Sergente John O'Mara che ha preso con sé l'astro nascente Ryan Gosling, il disincantato Jerry Wooters, poi il nero Anthony Mackie, l'asso del coltello Coleman Harris, e ancora Robert Patrick come il pistolero Max Kennard, l'ispanico Michael Pena come Navidad Ramirez, e Giovanni Ribisi come il genio della scientifica Conway Keeler.

Mettiamoci anche il vecchio Nick Nolte come onesto capo della polizia di Los Angeles che ha deciso di farla finita con il boss Mickey Cohen con ogni mezzo. "Niente nomi, niente tesserini, niente pietà". Una squadra della morte di poliziotti killer.

Tutto bene, anche se la storia è un po' diversa e a Mickey non andrà così male nella vita. Eppure, malgrado il cast roboante, il tanto sparare, le belle e ricchissime scenografie che ricostruiscono le strade e i locali della Los Angeles di un tempo (notevole l'esibizione di una falsa Carmen Miranda), malgrado una regia agile e moderna, il film rimane sempre nella zona dell'intrattenimento piacevole.

Come se non fosse così facile per il regista e il suo sceneggiatore ritornare ai grandi noir della Warner Bros di un tempo. Ma nemmeno a quelli dei noir degli anni 70 ambientati a Los Angeles, come il capolavoro "Chinatown" di Roman Polanski o il suo tardo sequel, "The Two Jakes" di Jack Nicholson.

E possiamo anche rimpiangere il buon "L.A. Confidential" girato nel 1997 da Curtis Hanson ispirandosi ai romanzi di James Ellroy e che mette in piedi parte della stessa storia, con tanto di Mickey Cohen interpretato da Paul Guilfoyle. Certo, dietro il tanto sparare e la violenza da gran cinema di "Gangster Squad" non mancano i difetti. E anche qualche buco di copione.

Dovuto anche ai molti problemi che ha avuto il film una volta terminato. Dopo il massacro dello scorso 20 luglio nel cinema di Aurora in Colorado all'anteprima di "The Dark Knight", i produttori hanno deciso di togliere completamente una delle scene più importanti del film che vedeva proprio una gigantesca sparatoria con decine di morti che iniziava con i gangster che sparano dallo schermo dello storico Grauman's Chinese Theatre.

Al suo posto è stata girata un mese dopo, a fine agosto, la lunga scena a Chinatown con la stessa sparatoria, ma qualche legame e un bel po' di spettacolarità si devono essere perse per strada. I trailer preparati per l'uscita il 7 settembre, che mostravano parte della sparatoria nel cinema, sono così stati eliminati e si è deciso di fare uscire il film a metà gennaio del 2013. Detto questo si sente che qualcosa nel film non torna.

Anche per quanto riguarda il supercast, non tutto è così riuscito. Sean Penn è troppo e inutilmente cattivo, truccato pure in maniera eccessiva, sembra un misto tra i cattivi di Dick Tracy e il Cipolla intossicato. E Mickey Cohen non era affatto, a leggere le cronache, questo mostro.

Il grande scrittore americano Ben Hecht aveva fatto un ben più complesso ritratto di questo gangster ebreo di origine russa. Il capo dei buoni Josh Brolin è un Fearless Fosdick perfetto con cravatta e cappello, ma non ha un minimo di fascino. Per fortuna Emma Stone e Ryan Gosling, che fanno anche gli innamorati alla faccia di Sean Penn, sono perfetti. Lei, ancora fresca di "The Amazing Spiderman", è una bambolina intelligente che non ci fa rimpiangere le Laureen Bacall del tempo, e lui si muove con un'eleganza da Cary Grant in ogni scena.

Guardate il numero che fa quando accende la sigaretta a lei con il suo accendino. Guardatelo quando si muove sparando in mezzo alla strada. Ci credi sempre e non perde mai la sua eleganza, nemmeno quando brucia con l'acido le palle a un cattivo che voleva sfregiare la sua bella.

E' una star di prima grandezza, ruba la scena a tutti, magari anche a scapito del film, ma assieme a Emma Stone lo portano a un altro livello. Inoltre la storia tra lei e il gangster è molto più simile a quella che aveva con la sua fidanzata Georgia il vero gangster. Non male neanche Robert Patrick come vecchio cowboy della squadra. Lo avevamo visto come nemico di Arnold Shwarzenegger in "Terminator 2" e in "Flag of Our Fathers" di Clint Eastwood, ma non era mai esploso. La storia è quella che vi aspettate. I bravi ragazzi della polizia lottano contro tutti, anche contro i poteri forti corrotti, per riportare l'ordine e la legalità in quel di Los Angeles.

Qualcuno ci lascerà la pelle, ma i buoni avranno la meglio dopo una serie di imprese più o meno riuscite. Curiosamente, e questo in realtà non è male, proprio durante la prima missione sbagliano tutto e finiscono in carcere. Il personaggio di Ryan Gosling è quello del braccio destro di Josh Brolin che si innamora della donna del boss e già sappiamo che, prima o poi, Sean Penn scoprirà tutto.

Nella realtà Cohen si farà qualche anno di galera per evasione delle tasse e morirà nel 1976 nella sua Los Angeles. Vagamente, nel film, sentiamo alla radio la notizia della figlia tredicenne di Lana Turner che uccide l'amante della madre, il gangster Johnny Spampanato, legato alla banda di Mickey. Comunque, più che godibile. In sala dal 21 febbraio.

 

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