PROSTATA TIÈ! - COL “RAGGIO VERDE” L’IPERTROFIA ALLA PROSTATA SI VAPORIZZA E ADDIO IMPOTENZA E COMPLICAZIONI POST-OPERATORIE (IL LASER, INFATTI, NON DANNEGGIA I NERVI DELL'EREZIONE POSTI A RIDOSSO DELLA PROSTATA) - DAGLI USA IL LASER “GREENLIGHT XPS” ARRIVA IN ITALIA: GIA’ 1.000 INTERVENTI - TEMPI D’ATTESA RIDOTTI, MINORI SPESE PER LE CASSE PUBBLICHE E INTERVENTO IN DAY HOSPITAL…

Mario Pappagallo per il "Corriere della Sera"

Un raggio laser di colore verde che vaporizza le cellule in eccesso della prostata, senza complicanze successive. Una tecnica innovativa, messa a punto negli Stati Uniti (oltre 500 mila pazienti operati nel mondo), arrivata in Italia (circa mille interventi) dove è applicata in una quindicina di centri (a Roma, Milano, Modena, Legnano, Gemona, Udine, Torino, Lucca, Bari, Pordenone, Cuneo, Palermo, Cagliari).

Il laser «a raggio verde», Greenlight Xps, risolve definitivamente l'ipertrofia prostatica benigna (Ipb) che colpisce circa l'80% degli italiani dopo i 50 anni. E che incide in modo pesante sulla qualità della vita di chi ne soffre, con sintomi che vanno da disturbi alle vie urinarie (difficoltà a urinare, urgenza e frequenza anche notturna e nei casi più seri la completa ritenzione urinaria) a disfunzioni sessuali e impotenza.

Come funziona la luce verde? Andrea Tubaro, urologo dell'università La Sapienza di Roma, entra nel merito: «Si tratta di un potente laser al triborato di litio (un cristallo in grado di emettere una luce con una particolare lunghezza d'onda altamente assorbita dai tessuti) che vaporizza selettivamente, millimetro per millimetro solo l'eccesso di tessuto prostatico, trasformandolo in tante bollicine di vapore.

Rispetto agli interventi abitualmente attuati salvaguarda la potenza sessuale, la fertilità, la continenza urinaria e affronta con efficacia l'emergenza prostata in Italia dove l'Ipb è in continuo aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione». Inoltre, questa tecnica consente di operare anche pazienti ad alto rischio come quelli affetti da malattie cardiovascolari e della coagulazione che non possono sospendere i farmaci.

Dice Bruno Frea, università di Udine: «Grazie alle sue caratteristiche induce una coagulazione immediata dell'area trattata che consente di intervenire in tutta sicurezza anche su pazienti ad alto rischio come quelli affetti da malattie cardiovascolari e della coagulazione in cura con farmaci anticoagulanti, che ora possono essere operati senza più sospendere le cure». Non solo, Greenlight è indicato anche per i pazienti portatori di pacemaker.

La prostata in eccesso finisce in una nuvola di vapore. Facendo anche risparmiare soldi alla sanità. L'intervento si effettua in via endoscopica, con anestesia locale. E' ambulatoriale negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna. In Italia per ora è in day hospital, con una notte di degenza. Giovanni Ferrari, dell'università di Modena, snocciola un po' di cifre: «Ogni anno in Italia vengono effettuati oltre 40 mila interventi per la Ipb, 15 mila dei quali con tecniche invasive e con un ricovero di 3-5 giorni.

Per un totale di 52 mila giorni all'anno. Con Greenlight si risparmiano 39 mila giornate di degenza. E si riducono i tempi in lista d'attesa che, secondo Cittadinanza-attiva, nel 2011 sono stati anche di oltre 8 mesi». Netta, infine, la riduzione dei disturbi post operatori. Con le tecniche attuali: problemi erettivi nel 2-3% dei casi; eiaculazione retrograda (emissione di sperma verso la vescica e non all'esterno) nel 70-80% dei casi; infezione urinaria (5-10%); incontinenza (1-5%). Con il laser verde: disturbi irritativi di durata limitata nel 10% dei casi; eiaculazione retrograda nel 26%. E nessun rischio di impotenza successiva all'intervento: il laser, infatti, non danneggia i nervi dell'erezione posti a ridosso della prostata.

 

 

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