netflix disney

DISNEY SFIDA NETFLIX - IL COLOSSO DELL'INTRATTENIMENTO PORTA SPORT E FILM SUL WEB (PER ORA SOLO NEGLI USA) - LA PIATTAFORMA LEADER NELLO STREAMING ONLINE RISPONDE CON I FUMETTI, GRANDI REGISTI E IL RITORNO IN TV DI DAVID LETTERMAN - TUTTO QUESTO MALGRADO I 20 MILIARDI DI DEBITI…

1 - DISNEY FA DA SOLA E SBARCA SU INTERNET COMINCIA LA BATTAGLIA

Francesco Semprini per “la Stampa”

 

netflix netflix

Topolino decide di mettersi in proprio e dà il ben servito alla regina della web-tv. Walt Disney ha annunciato che abbandonerà Netflix risolvendo il suo accordo con la più popolare piattaforma di streaming a partire dal 2019. Il colosso dell' intrattenimento punta a offrire direttamente ai consumatori i suoi prodotti con due nuovi «canali» disponibili su Internet a partire dal prossimo anno.Lo smarcamento di Disney conferma il clima di sempre maggiore concorrenza incarnato dal business dello streaming di video, una formula che da anni sta creando problemi alla tv via cavo, specie quella a pagamento, e ai tradizionali network televisivi. Netflix, che nel campo della trasmissione online poteva considerarsi quasi un solista, deve ora vedersela con un concorrente di tutto rispetto come Walt Disney che si affaccerà con i suoi nuovi servizi in Rete proponendo contenuti di diverso genere, dallo sport ai film passando per le fiction.

 

NETFLIXNETFLIX

A partire dal prossimo anno, il papà di Topolino offrirà un servizio dedicato a Espn, la sua rete sportiva, offrendo 10 mila eventi dal vivo l' anno disponibili per abbonamenti anche a seconda dello sport preferito. Nel 2019 sarà invece lanciato un servizio per i film Disney. Gli abbonati di Netflix negli Stati Uniti avranno accesso ai film Disney disponibili sul catalogo fino alla fine del 2019, compresi tutti i nuovi film che verranno proiettati nelle sale cinematografiche entro la fine del 2018.

 

disneyland   6disneyland 6

«La scelta di Disney riguarda esclusivamente gli Stati Uniti ed è relativa solo ai film cinematografici», sottolinea un portavoce di Netflix. «I nostri accordi con Disney al di fuori dagli Stati Uniti rimangono esattamente come sono e la decisione di Disney non ha alcun impatto sui film che potremmo avere tramite accordi separati nei mercati internazionali», prosegue il comunicato, precisando implicitamente che in Italia nulla è destinato a cambiare. Permangono inoltre collaborazioni tra il servizio di streaming e Walt Disney Company a livello globale su molti fronti, inclusa la Marvel TV.

 

DISNEYDISNEY

Che i due colossi potessero arrivare un giorno a contendersi la leadership della distribuzione su Internet era un' ipotesi già prevista dagli analisti da tempo, anche se non in tempi così rapidi. La mossa di Disney è in parte legata alla forte crescita di Netflix, che di recente ha acquistato Millarworld, la sua prima acquisizione in 20 anni di vita. una mossa che apre la strada a ulteriori operazioni.

 

Walt DisneyWalt Disney

Con Millarworld l' obiettivo è sviluppare contenuti originali sui personaggi ideati da Mark Millar, il creatore di Kick-Ass, Starlight e Superior, ma anche di Wanted e Civil War. Millar ha lavorato in precedenza per Marvel Entertainment, ora controllata - corsi e ricorsi storici - dalla casa di Topolino, e per la quale aveva sviluppato storie di successo, divenuti cult come The Avengers e Logan . L' accelerazione è stata accolta con tutti i timori del caso dai mercati: Disney ha perso in Borsa quasi il 5% Netflix il 2%. Il monito è chiaro: «Da oggi lo streaming è un campo di battaglia».

 

2 - NETFLIX RILANCIA SUI CONTENUTI ORIGINALI E COMPRA FUMETTI, REGISTI E LETTERMAN

Gian Maria Tammaro per “la Stampa”

 

david letterman al late showdavid letterman al late show

Ogni volta che pensiamo di aver capito che cosa farà Netflix veniamo smentiti. Vediamo aumentare il numero di iscritti, che in tutto il mondo hanno superato i 100 milioni, e diamo per scontato che la piattaforma di streaming diminuirà i suoi debiti e che sceglierà diversamente come investire. Sbagliato. Perché gli impegni aumentano. Il Los Angeles Times li ha stimati - dividendoli in debiti a lungo termine e a breve termine - intorno ai 20 miliardi di dollari. Miliardi, non milioni. In parte necessari per tenere attiva la macchina; in parte vitali per continuare a crescere, per potenziare la produzione di contenuti originali. Perché è su questo che si decideranno le sorti della partita e cambieranno le regole del mercato. Varranno ancora quelle dei vecchi canali via cavo e del cinema in sala? L' intrattenimento sarà un' altra cosa, nell' era di Netflix? Ci sarà un prima o un dopo?

 

Netflix Building Netflix Building

In pochi giorni, si sono succeduti due degli annunci più importanti nella storia della piattaforma: l' acquisizione della Millarworld, e quindi di tutte le sue proprietà intellettuali, inclusi fumetti, eroi e storie; e il ritorno di David Letterman, il simbolo del «Late Show» americano, protagonista di una serie di sei episodi. Un' esclusiva. Due mosse vincenti, da qualunque punto di vista le si voglia guardare, e anche, assennate: perché hanno preparato il terreno a un altro annuncio, stavolta della Disney, che ha deciso di lasciare Netflix (ma solo negli Stati Uniti, non nel resto del mondo; e continuerà il progetto condiviso della Marvel Tv) per avviare un servizio di streaming.

 

Le conseguenze le hanno subite un po' tutti: Netflix che in Borsa ha perso quasi sei punti; e la stessa Disney che ne ha persi tre. Ma questo fa parte del gioco; fa parte di quella partita di cui parlavamo prima, una partita iniziata anni fa da Reed Hastings e dai suoi, volta a scardinare - e a distruggere, polverizzare - il mercato per come lo intendiamo. È una guerra. Né più, né meno. E ognuno, in questo momento, sta scegliendo le armi con cui combattere.

 

netflix europe netflix europe

Netflix ha deciso di puntare su più contenuti originali - decisione sacrosanta, ma anche fisiologica. I contenuti più piccoli e meno costosi si stanno riducendo. Arrivano i grandi nomi. E mentre aspettiamo novità sul film di Martin Scorsese, in autunno toccherà a Bright , con Will Smith, un film che è costato tra gli 80 e i 100 milioni di dollari. Quindi sarà la volta delle nuove serie, tra cui Suburra , la prima produzione italiana, e The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen, annunciata proprio ieri, in arrivo nel 2018. Con l' acquisizione della Millarworld, le possibilità sono aumentate. Pensate ai vari Kick-Ass, The Secret Service, Wanted.

 

Netflix Netflix

E non solo dal punto di vista di produzioni audiovisive. Ma anche come casa editrice: secondo il Sydney Morning Herald, infatti, i prossimi lavori di Mark Millar - l' autore che si cela dietro la Millarworld - potrebbero vedere la luce con una nuova etichetta finanziata dalla piattaforma di streaming. Ogni volta che ci sembra che stia rallentando la corsa e che in qualche modo si stia omologando al vecchio mondo, Netflix cambia. Impara dai propri errori. Soprattutto, non perde mai il contatto con i suoi abbonati, che sono la sua forza. Ogni idea, ogni annuncio e ogni novità diventano il «grande evento». Da una parte resiste la sicurezza di un' industria che si è appesantita e che è diventata prevedibile. Dall' altra, si estende il nero assoluto delle possibilità. E in questo mare d' ombra Netflix sembra essere a suo agio. Almeno per adesso .

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...