presta caschetto perego littizzetto

CHI COMANDA (DAVVERO) IN TV - DA BEPPE CASCHETTO A LUCIO PRESTA, DA SILVIO CAPECCHI A MARANGONI SPETTACOLI: ECCO CHI SONO LE "EMINENZE GRIGIE" DEL PICCOLO SCHERMO, GLI UOMINI E LE DONNE CHE GESTISCONO I VOLTI PIÙ NOTI, I CONTRATTI PIU' PESANTI E INDIRIZZANO CONDUZIONI E OSPITATE

LUCIO PRESTA

Antonello Baccaro per “L’Economia – Corriere della Sera”

 

Domenica, 11 marzo 1984. Su RaiUno i baffoni di Federico Fazzuoli accompagnano i telespettatori di «Linea Verde» fino al Tg, poi il testimone passa alla «Domenica in» di Pippo Baudo. In serata, la prima puntata della «Piovra», successo planetario della tv pubblica. Su Mediaset si va ancora di telefilm: Serpico, Lou Grant, Dallas e, alle 20,30, Alla conquista del West.

ROBERTO BENIGNI LUCIO PRESTA

 

A 33 anni da una domenica che abbiamo scelto a caso, a parte la permanenza di Linea Verde e Domenica in, la tv è un'altra cosa. Talk, reality, fiction, gameshow: ogni programma è un format che può essere venduto/acquistato oltreconfine. Allo stesso modo le star televisive, levatrici di ascolti, non sono più legate a vita a un' emittente. Esattamente come i calciatori, hanno un mercato, un target, un prezzo. E, soprattutto, un agente.

 

BEPPE CASCHETTO PISSI

Nello schema qui a fianco abbiamo provato a visualizzare la presenza dei personaggi tv principali in ogni palinsesto, agente per agente, attingendo ai loro siti, dove gli artisti vengono esposti come in un catalogo. L' occhio rileva immediatamente la prevalenza tra le agenzie di spettacolo di Itc 2000 , la società che il modenese Beppe Caschetto controlla al 70%, il cui fatturato nel 2016 è aumentato del 40% sull' anno precedente, per un importo di 5 milioni e mezzo e un utile di 625 mila euro. Caschetto gestisce anche produzioni cinematografiche con Ibc Movie e teatrali.

i protetti di beppe caschetto

 

Il suo competitor più diretto è Lucio Presta , cosentino, compagno della conduttrice Paola Perego, titolare del 60% della Arcobaleno Tre , azienda di famiglia, vista la presenza tra i soci di Perego e dei figli. Circa dieci i milioni ricavati del 2016, rispetto ai tre dell' anno precedente, e utile di 600 mila euro.

i protetti di beppe caschetto

 

Fiore all' occhiello, Roberto Benigni, per cui Presta ha prodotto gli show su RaiUno. Così come ha fatto con Paolo Bonolis, altra star indiscussa. Per l' esclusiva biennale di Antonella Clerici a RaiUno, fino al 2018, Presta ha strappato un compenso di tre milioni lordi. Si è guadagnato ormai un' ampia ribalta anche Silvio Capecchi, pistoiese, titolare del 62% di Vegastar.

LUCIO PRESTA

 

Figlio di Fernando che iniziò come manager discografico di Zucchero e Ramazzotti, per poi scoprire Leonardo Pieraccioni , Giorgio Panariello e Carlo Conti . Quest' ultimo è il «cavallo di razza» della sua scuderia che più di recente ha visto l' arrivo della conduttrice Francesca Fialdini . Nel 2016 ricavi per 473 mila euro (-2,4%) e una perdita limitata a 18 mila euro.

 

i protetti di beppe caschetto

Nata trent' anni fa con personaggi come Patrizio Roversi, Syusy Blady, i Gemelli Ruggeri, Sosia & Pistoia ha avuto nel suo portafoglio anche Fabio Fazio e Enzo Jannacci. Oggi annovera Benedetta Parodi , Camila Raznovich , Carlo Cracco, Antonino Cannvacciuolo . Diretta da C a rlo Gavaudan e Luisa Pistoia , si è data anche all' editori a. Nel 2016 presenta ricavi per un milione e 667 mila euro e un utile di 142 mila. L' agenzia Notoria ha subìto da qualche giorno la perdita del suo manager fondatore, Franchino Tuzio, che aveva iniziato a fianco di Fiorello all' epoca di Radio Deejay e del karaoke, per poi collaborare con Lele Mora. Circa vent' anni fa aveva fondato a Milano la sua agenzia, che oggi segue Michelle Hunziker , Ilary Blasi , Silvia Toffanin , Alessandro Cattelan e Nicola Savino . Ricavi nel 2016 per 901 mila euro e utile di 290 mila.

 

barbara castorina e marco ghigliani

Manager di Grillo , Gene Gnocchi e Piero Chiambretti , è invece la Marangoni Spettacolo , nata 15 anni fa dall' idea di Cencio Marangoni e oggi gestita dai figli Aldo e Angela. Fu Cencio a scoprire Grillo e portarlo a un provino da Baudo. Nel 2016 l' agenzia ha sviluppato ricavi per più di un milione di euro e un utile di 36 mila. Originale l' idea dell' agenzia VisVerb i , fondata nel 2011 da Camilla Buzzi , che ha puntato le sue carte sul giornalismo e le sue star, spesso ospiti in televisione, quando non protagonisti di programmi.

 

Le due socie principali oggi sono Valentina Fontana e Barbara Castorina, già collaboratrice di Caschetto. Nel «portafoglio» ci sono anche Andrea Scanzi , Giuseppe Cruciani e Maurizio Belpietro . Ricavi per 327 mila euro nel 2016, utile per 4.800. Ad aprile VisVerbi si è fatta notare per aver contribuito all' organizzazione dell' evento di Ivrea di Davide Casaleggio in memoria di suo padre, che ha avuto tra i conduttori Gianluigi Nuzzi , marito di Fontana.

gianluigi nuzzi

 

Sono proprio loro, gli agenti, a fare oggi la differenza in tv. La trattativa, conclusasi con un compenso complessivo di circa nove milioni per quattro anni, che ha visto Fabio Fazio approdare su RaiUno, gestita da Beppe Caschetto, non ha niente da invidiare a quella del procuratore Jorge Mendes per Cristiano Ronaldo. L' agente tv che piazza un personaggio spesso si garantisce, a ricasco, contratti per altri suoi artisti nello stesso show o in altri, moltiplicando gli incassi. Le «ospitate» non sono più «verticali» (ogni personaggio va solo nei programmi della propria rete) ma trasversali, in base alle scuderie di appartenenza, così crescono popolarità e valore.

 

BARBARA CASTORINA E CAMILLA BUZZI

Ma il salto di qualità vero è quello che ha consentito agli agenti di produrre il programma dei propri artisti, come «Nemicamatissima», lo show prodotto da Lucio Presta, manager di Lorella Cuccarini , protagonista del programma insieme con Heather Parisi . É un po' come se Jorge Mendes si mettesse a fare il patròn del Real Madrid. Se invece fosse Cristiano Ronaldo a avere la stessa pretesa, ecco che si configurerebbe il caso Fazio che ha ottenuto un compenso come autore/conduttore di «Che tempo che fa» e uno per la produzione del programma, affidata a una società, L' Officina, appositamente costituita con Magnolia in quote paritarie.

 

Dietro questa Opa degli agenti sulla Tv c' è in alcuni casi la carenza di risorse sufficienti per produrre da parte delle reti. In altri casi, la mancanza di idee, che ha già imposto lo strapotere delle società di produzione come Endemol, Magnolia, Banijay-Zodiak, Fremantlemedia, Ballandi capaci di far girare i loro format.

 

michele anzaldi

La scalata è finita nel mirino della Commissione di vigilanza Rai, dove il segretario Michele Anzaldi, è riuscito a far approvare una risoluzione che impegna, tra l' altro, l' emittente pubblica a adottare entro 90 giorni «procedure idonee» a evitare che gli agenti o i loro artisti producano le loro stesse trasmissioni e a escludere che in uno stesso programma possano essere contrattualizzati più di tre artisti dello stesso agente.

 

La presidente della Rai, Monica Maggioni, in audizione mercoledì scorso presso la stessa commissione, ha risposto che, «in mancanza di una legge» che sarebbe auspicabile, la Rai cercherà «un punto di equilibrio tra la necessità di tenere in considerazione la risoluzione e quella di non consegnarsi ad un auto-fallimento...». Il termine per adempiere all' obbligo scade il giorno di Natale. Auguri.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…