IL COMUNE DI SANREMO RICORRERÀ IN APPELLO DOPO LA SENTENZA DEL TAR LIGURIA SUL FESTIVAL - I GIUDICI AMMINISTRATIVI DI PRIMO GRADO DEL TAR AVEVANO STABILITO CHE LA KERMESSE ANDAVA AFFIDATA ATTRAVERSO UNA GARA APERTA "A TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE" (“È ILLEGITTIMO L'AFFIDAMENTO DIRETTO ALLA RAI”) – IL NODO PER IL MARCHIO E QUEI 60 MILIONI DI EURO DI RICAVI CHE PRODUCE IL FESTIVAL…
Il Comune di Sanremo ricorrerà in appello dopo la sentenza del Tar Liguria in riferimento al Festival. Lo annuncia la stessa amministrazione comunale, decisione presa dalla giunta, dopo la prima riunione effettuata nei giorni scorsi alla presenza dei consulenti legali. Il Comune ha quindi affidato l'incarico allo studio legale Bonura di procedere con il ricorso al Consiglio di Stato.
"Dopo aver analizzato la pratica ed approfondito i possibili sviluppi futuri - dichiara il sindaco Alessandro Mager - alla luce del pronunciamento del Tar, abbiamo assunto la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato per continuare a tutelare il Comune in tutte le sedi".
CARLO CONTI ANNUNCIA I BIG DI SANREMO AL TG1
Dopo la sentenza del Tar della Liguria sul Festival di Sanremo "in ottemperanza alla sentenza e a prescindere dall'esito che avrà il ricorso al Consiglio di Stato, ci siamo attivati immediatamente per predisporre la manifestazione di interesse. Oggi, infatti, è stata costituita un'unità operativa per la 'Concessione dell'uso in esclusiva del marchio Festival della Canzone Italiana' inerente allo svolgimento del Festival a partire dall'anno 2026" fa sapere il sindaco Mager.
"Questo organismo, realizzato dal segretario generale Monica Di Marco, è composto anche dai dirigenti del turismo e dei servizi finanziari, dai funzionari dell'ufficio gare e contratti, dall'avvocatura comunale e dal capo di gabinetto. Questa Unità Operativa risponderà alle direttive del sindaco e dell'assessore al turismo", aggiunge.
CARLO CONTI ANNUNCIA I BIG DI SANREMO AL TG1
Secondo la sentenza emessa dal Tar, invece, È "illegittimo l'affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell'organizzazione del festival" per il 2024-2025: fatta salva la prossima edizione, dal 2026 si dovrà procedere "con una gara aperta agli operatori del settore".
Il Tar si era pronunciato sul ricorso della Just Entertainment, società di edizione musicale e di produzione e realizzazione di eventi e opere musicali, che nel marzo 2023 aveva trasmesso al Comune di Sanremo una manifestazione di interesse "ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival di Sanremo" e del relativo marchio per curare l'organizzazione e lo svolgimento del Festival" nonché le relative "attività di promozione e diffusione". Di fronte al mancato riscontro del Comune - che "avrebbe riferito che nessun affidamento era intervenuto in favore di Rai con riferimento alle future edizioni del Festival" - la Je ha impugnato il provvedimento con cui lo stesso Comune "avrebbe affidato a Rai la concessione dell'uso in esclusiva del marchio 'Festival della Canzone Italiana' e "lo svolgimento della 74/a edizione del Festival, nonché di eventuali successive edizioni".
Piuttosto complessa, la sentenza si gioca sulla distinzione tra la titolarità del marchio e il format tv. "Il Tar - nella lettura di Viale Mazzini - ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio 'Festival della Canzone Italiana', nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell'organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi".
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