BOLLETTINO DELLA VITTORIA - CONTRO I CRUCCHI DELLA MERKEL, DE ROSSI DOVREBBE SCENDERE IN CAMPO ANCHE SE ACCIACCATO, INSIEME AD ABATE, MARCHISIO E BALZARETTI - MIRACOLI A PARTE, SOLO PANCHINA PER CHIELLINI - LA PROVA DISPENDIOSA CONTRO GLI INGLESI RISCHIA DI PESARE SULLE GAMBE, SOPRATTUTTO IN CASO DI SUPPLEMENTARI - L’ASSURDO CALENDARIO UEFA HA REGALATO A TEDESCHI E PORTOGHESI DUE GIORNI DI RIPOSO IN PIÙ…
M. Ner. Per "la Stampa"
Ormai specializzata in recuperi, da Barzagli a Chiellini, uno in cerca del bis, la clinica Italia è chiamata a nuove guarigioni, pregasi entro la semifinale di giovedì sera, contro la Germania: Daniele De Rossi, azzoppato dal dolore al nervo sciatico, e Giorgio Chiellini, appunto, stoppato dallo stiramento del bicipite femorale sinistro.
Dopo il check-up di ieri, c'erano più che buone chance di aggiustare in tempo il centrocampista giallorosso, più cautela per il difensore della Juve, che pure ha ricominciato a lavorare insieme al gruppo. Molto meno cupe, rispetto alle andature della sera prima, anche le condizioni di Marchisio, Abate e Balzaretti. Legittimo affaticamento.
Daniele De Rossi, anche contro l'Inghilterra tra i marziani, è atterrato in panchina per un guaio molto umano, il nervo sciatico, roba che può venire a ogni comune mortale. E' un problema con il quale il mediano convive dall'inverno scorso, e che non gli ha impedito di giocare, salva adeguata terapia e sopportazione del dolore.
«Va così così, la solita cosa», diceva abbacchiato uscendo dallo stadio di Kiev. Del resto, De Rossi ha dolori al nervo sciatico dall'inizio dell'Europeo, come da andatura a passeggio con la fidanzata, nei giorni di libera uscita. Ma con la Germania vuole esserci, e ci sarà .
Più delicato il recupero di Chiellini, rottosi contro l'Irlanda il 18 giugno e dimesso dalle visite con una prognosi che lasciava aperta la speranza per l'eventuale finale, il 1º luglio. Re Giorgio vorrebbe fare ancora di più: «Vediamo», s'è limitato a dire nella notte con l'Inghilterra. Ai bordi del campo di Kiev, s'era comunque presentato in tenuta, con tanto di scarpe da calcio e non da tennis: «Buona osservazione», sorride Cesare Prandelli.
E ieri pomeriggio ha ripreso ad allenarsi con i compagni, tra corse, allunghi e lievi scatti. Non preoccupano invece i muscoli di Abate, Balzaretti e Marchisio, semplicemente messi a dura prova dalla maratona. Contro la Germania lo juventino vorrebbe esserci in ogni caso: «Se non altro per prenderci la rivincita su quella squadra che, con Ozil e Khedira, ci eliminò in semifinale dagli Europei Under 21 del 2009. C'erano anche Giovinco e Balotelli». Un motivo in più.




