1. DOVREBBE STARE DENTRO E DA’ PURE GLI ULTIMATUM! CORAGGIO, L’ULTIMA MANO DI POKER SULLA TESTA DEGLI ITALIANI DURERÀ “SOLO” DIECI GIORNI. IL CAINANO MINACCIA LA CRISI SE NAPO ORSO CAPO NON GLI SALVA LE CHIAPPE CON QUALCHE MAGHEGGIO GIURIDICO 2. LETTANIPOTE SIBILA CHE SE B. FARÀ CADERE IL GOVERNO “SE NE ASSUMERÀ LE CONSEGUENZE”. MA NESSUNO VUOLE REALMENTE TORNARE ALLE URNE E SIAMO IN PRESENZA DI DUE BLUFF PERCHÉ LE ELEZIONI NON LE VOGLIONO I MERCATI E NON LE VOGLIONO LE BANCHE. QUINDI SCOMMETTIAMO CHE NON CI SARANNO? 3. PER LA SECONDA VOLTA IN POCHI GIORNI, ‘’REPUBBLICA’’ CI TIENE A FAR SAPERE CHE LE FOTO DA ASTANA SONO STATE SCATTATE DA NEIGE DE BENEDETTI, FIGLI DI RODOLFO E NIPOTE DI CARLETTO. OVVIAMENTE NEIGE È BRAVISSIMA E NON SIAMO ASSOLUTAMENTE DI FRONTE A UNO DI QUEI CASI DI “FAMILISMO AMORALE” CON I QUALI ‘’L’ESPRESSO’’ E ‘’REPUBBLICA’’ HANNO FUSTIGATO LA NAZIONE PER MEZZO SECOLO. ASPETTIAMO L’ALTRA PARGOLETTA NELLA REDAZIONE DEL TG5, COME DA ELEGANTE PRASSI DEL NOTABILATO ITALIOTA

a cura di Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota)

1. UN FINALE DA CAINANO?
Coraggio, l'ultima mano di poker sulla testa degli italiani durerà "solo" dieci giorni. Il Cainano minaccia la crisi se Napo Orso Capo non gli salva le chiappe con qualche magheggio giuridico, mentre Lettanipote sibila che se B. farà cadere il governo "se ne assumerà le conseguenze". Davanti agli elettori, s'immagina. Ma nessuno vuole realmente tornare alle urne e siamo in presenza di due bluff perché le elezioni non le vogliono i Mercati e non le vogliono le banche. Quindi scommettiamo che non ci saranno? Ci penserà Re Giorgio, dall'alto dei colli, a salvare capra e cavoli. E ora veniamo ai giornaloni di Lor signori, che da venti giorni (dalla pronuncia della Cassazione) stanno stordendo i loro lettori con tutto e il contrario di tutto.

2. DOVREBBE STARE DENTRO E DA' PURE GLI ULTIMATUM
Dopo aver fatto passare su media più o meno prezzolati il messaggio secondo il quale milioni di voti sono il lavacro di ogni sentenza, il sultanino di Hardcore spedisce Jolly Alfano da Lettanipote con l'ultimo avvertimento per Re Giorgio. Corriere delle banche: "L'accelerazione di Berlusconi: risposte in dieci giorni o è crisi. In caso di ‘chiusura' pronto un messaggio agli italiani. Berlusconi e Alfano verso l'ultimatum al premier. Quagliarello: la giunta non sia un plotone d'esecuzione" (pp. 1-2).

E la posizione del giornale diretto dal silente don Flebuccio de Bortoli s'immagina che sia quella esposta oggi con immensa paraculaggine da Sergio Romano: la permanenza o meno di B. in Senato "è un problema politico" e non esclusivamente giuridico, ma "questo delicato passaggio diverrebbe meno difficile se Berlusconi si rendesse conto delle proprie responsabilità" e facesse un non meglio precisato "passo indietro".

Su Repubblica invece scende in campo il direttore Ezio Mauro: "Come nelle epoche maledette, quando la politica diventa impostura, stiamo assistendo a un rovesciamento clamoroso del senso, a un sovvertimento della realtà. Il reato commesso da Berlusconi e sanzionato da tre gradi di giudizio è scomparso, nessuno chiede conto all'ex Premier del tesoro illegale di 270 milioni di euro costruito a danno della sua azienda e dei piccoli azionisti per giocare sporco nel campo della giustizia, della politica, dell'economia, alterando regole, concorrenza e mercato. Nel mondo alla rovescia in cui viviamo si chiede invece a un soggetto politico - il Pd - e a due soggetti istituzionali (il Presidente del Consiglio e il Capo dello Stato) di compromettersi con la tragedia della destra, costretta a condividere in pubblico i crimini privati del suo leader" (p. 1).

Resta poco da aggiungere, oggi, su questa tragicommedia all'italiana. Segnaliamo giusto un'intervista a Ennio Doris, socio di Berluskaiser in Mediolanum, che dice: "Questo governo conviene alle nostre aziende. La speranza ora è che si concretizzino i segnali di ripresa dell'economia, consolidandoli magari con provvedimenti intelligenti come i bonus sulle ristrutturazioni. Se riparte il mercato delle costruzioni, riparte tutto il nostro paese" (Repubblica, p. 2).

E poi c'è la sceneggiata sulla legge Severino, che improvvisamente si vuole incostituzionale o "da interpretare". Il Messaggero, anziché intervistare l'adorata Severino, concede spazio all'ex toga azzurra Caliendo, per il quale serve tempo perché "la motivazione della sentenza va acquisita" (p. 2). Mentre su Repubblica, il costituzionalista Massimo Luciani parla di "legge rigorosa, che vale per i reati precedenti" (p. 4).

Infine, ecco il Giornale di Sallustioni con la sua saga a puntate sul giudice campano: "La testimonianza di Franco Nero. Esposito odiava Berlusconi. L'attore, presente alla cena con il magistrato, conferma parola per parola i pregiudizi del giudice" (p. 1).

3. ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI
Ancora dal Giornale: "I veleni del Pd non incrinano il fronte azzurro. Nella guerra dei nervi d'agosto i democratici lanciano l'offensiva del dubbio". Sotto il titolo eroico, la foto della Royal Lady di via Negri, con la didascalia: "Pasionaria. A sinistra Daniela Santanchè, deputata del Popolo della libertà e sopra il tweet con qui (sic) attacca i colleghi che ‘prendono ordini' dal Quirinale" (p. 6).

4. MA FACCE RIDE!
"L'impegno militare internazionale è un altro dei buoni motivi che devono spingere alla prosecuzione dell'esperienza di governo guidata dal premier Letta. Anche questa è una questione di responsabilità". Così parlò il ministro della Guerra, il ciellino Mario Mauro, intervistato su un letto di bava dal Corriere (p. 12).

5. BOLDRINMEIER MON AMOUR
Finisce in vacca la mossa di pura propaganda di far riaprire la Camera a metà agosto per le norme sul cosiddetto femminicidio. "Urla, liti e abbronzature. Camera, due ore di scontro nella seduta ‘balneare'. In aula in 104, Boldrini ai 5 Stelle: immaturi" (Corriere, p. 7). Su Feissbuc, il grillino Andrea Colletti continua la gazzarra: "La Boldrini ha sempre strumentalizzato i rifugiati, ora si fa un po' di pubblicità con gli omicidi delle donne". Per il Giornale, "il Boldrini show ci è costato 200mila euro" (p. 9).

6. ANCHE IL TENERO GIGGETTO TIENE FAMIGLIA
Il sindaco di Napoli si conferma il vero dipietrista, tutto chiacchiere e distintivo: "Bufera su De Magistris per il contratto al fratello. ‘E' indagato'. Per lui un incarico di direttore del Forum delle culture di Napoli. Una parte della maggioranza lo attacca e parla di ‘cerchio magico' del sindaco. Il nome proposto dall'assessore alla Cultura: ‘E' un professionista, avrà compiti precisi" (Repubblica, p. 10).

7. LA REPUBBLICA DEI FURBETTI
In un paese ostaggio di un maxi evasore conclamato, casualmente prospera l'evasione fiscale. Ecco gli ultimi dati - al difetto - forniti dalla Guardia di Finanzia. La Stampa è il giornale che dà più spazio alla notizia: "Fisco, scoperti 17,5 miliardi di redditi. La Gdf: da gennaio a oggi 5 mila evasori totali. La Cgia: in 12 anni l'imponibile recuperato è di 334 miliardi. Nella rete anche 3 mila datori di lavoro in nero e milioni di prodotti falsi o pericolosi. Ma dopo il contenzioso la riscossione effettiva ammonta solo al 12% delle somme accertate".

Seguono alcune storie: la cartomante di Latina che aveva un enorme call center tutto in nero, il commerciante torinese con i magazzini vuoti ma con le prove nel computer del suo ottimo giro d'affari, il falsario di Modena con il business delle figurine taroccate e il giocattolaio cinese a Palermo (pp. 2-3). Milioni di italiani non pagano le tasse e poi chissà chi vanno a votare.

8. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Intanto Lettanipote promette sfracelli sui soliti noti: "Precari e tagli alle auto blu. Stretta del governo sugli statali. Zanonato prepara una soluzione sui debiti della pubblica amministrazione" (Stampa, p. 5). Mentre sul fronte tasse "Il Tesoro: cancelleremo la prima rata Imu. Poi una tassa sui servizi. L'annuncio del sottosegretario Baretta. Brunetta (Pdl): l'imposta va abolita per sempre e per tutti, i tecnici di Via XX Settembre trovino le risorse. Le decisioni su Imu e Iva sono attese nel Consiglio dei ministri di mercoledì prossimo" (Corriere, p. 8).

9. ULTIME DA COMUNIONE & FATTURAZIONE
i ragazzacci del Cetriolo Quotidiano vanno a fare le pulci a quelle care persone dell'osannato Meeting di Rimini: "Tra lobby e Regioni amiche gli strani affari del Meeting Cl. Pioggia di soldi pubblici. Lupi sblocca 32 milioni per il porto di Trieste (tra gli sponsor). Tanti gli stand di enti locali e aziende private all'annuale evento dell'associazione cattolica. Il caso Emilia Romagna: finanzia la manifestazione, ma a dicembre aveva promesso: ‘Niente più denaro, vogliamo vederci chiaro" (p. 1). Gli sarà apparsa la Madonna del Salvadanaio e ci avranno visto più chiaro.

10. FREE MARCHETT
Giornali in festa per il ritorno del mattone bancario sul mercato dei capitali. Essendoci di mezzo Unicredit e Intesa, perfino Repubblica si spella le mani: "Piazza Affari promuove l'aumento Prelios. Banche prime azioniste: la società incassa 115 milioni per finanziare gli investimenti" (p. 24). Pezzo di equilibrismo assoluto firmato da Fabio Tamburini sul Corriere delle banche finanziatrici: "Il ‘salotto' immobiliare ci riprova. Prelios chiama banche e finanza. I progetti per Citylife e Santa Giulia, vecchi e nuovi manager" (p. 26). A cominciare da Massimo Caputi, ieri sodale oggi nemico numero uno di Calta-riccone.

11. L'EREDITA' DI ROTELLI
Con un abile meccanismo di donazioni, prima di morire Giuseppe Rotelli ha messo in mani sicure il proprio impero. "Rotelli, i tre figli eredi universali. Il testamento dell'imprenditore: alla moglie l'usufrutto vitalizio su case e quadri. A Paolo, Marco e Giulia i beni ‘in parti uguali': sia gli ospedali che le partecipazioni come la quota del 3,37% in Rcs. Il 22 febbraio, 72 ore prima delle ultime volontà, l'atto di donazione della società Papiniano, a monte delle controllate" (Sole 24 Ore, p. 18).

12. ARMATI E CONTENTI
Ritagliare e rimirare la foto pubblicata dalla Repubblica degli illuminati a pagina 23. Vi si contempla il noto Capitano coraggioso Colaninno Roberto mentre stringe la mano a un ammiraglio della Marina militare finlandese, al quale ha appena piazzato un cacciamine da 52 metri in fibra di vetro.

13. AGENZIA MASTIKAZZI
La Stampa della Real Casa Agnelli-Elkann protesta in prima pagina: "Non si fotografano così due futuri re". E pubblica la foto di Kate e Willam con il mostriciattolo George e il cane (il più simpatico della banda), scattata da nonno Middleton "come una famiglia qualunque". Ed è polemica. Oh, sì. Gran polemica.

14. NEIGE, LA PADRONCINA IN REDAZIONE
Per la seconda volta in pochi giorni, un giornale noto per la disinvoltura sui credit fotografici come Repubblica ci tiene a far sapere che le foto da Astana sono state scattate da Neige De Benedetti, figli di Rodolfo e nipote di Carletto (pp. 16-17). Ovviamente Neige è bravissima e non siamo assolutamente di fronte a uno di quei casi di "familismo amorale" con i quali L'Espresso e Repubblica hanno fustigato la nazione per mezzo secolo. Aspettiamo l'altra pargoletta nella redazione del Tg5, come da elegante prassi del notabilato italiota.

15. ULTIME DALLE GALERE DELLA BOSSI-FINI-TURCO-NAPOLITANO
Pezzo di rara onestà sulla Stampa: "Costosi e inutili, ecco perché i Cie sono falliti'. Una ricerca fotografa la realtà dei centri di identificazione ed espulsione". Scrive Andrea Rossi: "Non sono carceri ma hanno sbarre e filo spinato. Sono strutture ‘di passaggio' ma c'è chi ci resta un anno e mezzo. C'è una legge che li istituisce ma nessuna che li regola: ogni prefettura agisce per conto suo" (p. 19).

colinward@autistici.org

 

 

 

BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALINAPOLITANO AL TELESCOPIO - FOTO LA PRESSENAPOLITANO E TESTA BERLUSCONI letta Giorgio Napolitano e Enrico Letta ANGELINO ALFANO Ferruccio De Bortoli Ezio Mauro Daniela Santanche e Alessandro Sallusti MARIO MAUROCLAUDIO DE MAGISTRIS E ANDREA ARAGOSA EQUITALIA E GUARDIA DI FINANZAPRECARIATO FLAVIO ZANONATOMAURIZIO LUPI GIUSEPPE ROTELLI

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